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Curiosità : Come si previene il calo del desiderio - 5 nemici del desiderio sessuale - Quando il corpo di lei rifiuta lui
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Inviato da Antonella Ianniello il 21/4/2024 7:50:00 (2787 letture) |
L’età della partner, la depressione, certi farmaci, il calo del testosterone e la prolattina alta. Come si individuano e risolvono le allergie al liquido seminale. L’allergia al liquido seminale maschile si manifesta durante il rapporto o subito dopo con sintomi locali.
L’allergia che si manifesta nel momento più intimo e per questo più imbarazzante, quella allo sperma del partner, è un problema più diffuso di quanto si immagini. Le statistiche mostrano ancora dati circoscritti, ma è solo perché si tratta di un fenomeno difficile da ammettere e da individuare.
Quali sintomi
L’allergia al liquido seminale maschile si manifesta durante il rapporto o subito dopo con sintomi locali (bruciore, gonfiore), ma anche generali (orticaria, difficoltà respiratorie, angioedema). Una sorta di “allergia agli uomini” che colpisce le donne soprattutto tra i 20 e i 30 anni. Nel 40% dei casi, secondo gli studi, il disturbo si manifesta già dal primo rapporto sessuale. Sono dati dell’Associazione dermatologi ospedalieri italiani (Adoi) e dell’ISPLAD (International-Italian Society of Plastic-Aesthetic and Oncologic Dermatology).
“Si tratta di una rara forma di allergia che però, come le altre, sta aumentando nella popolazione”, spiega Patrizio Mulas, presidente dell’Adoi, “la difficoltà di determinarne il numero con precisione nasce dall'imbarazzo delle donne nel raccontare il problema al medico di famiglia o allo specialista. Secondo una ricerca Usa, il 12% di quante hanno reazioni allergiche durante un rapporto sessuale soffrono di questa allergia agli uomini. E il rimedio, sbagliato, spesso è l'astinenza”.
La soluzione non è l’astinenza
Sul banco degli imputati di scatenare questa reazione sgradevole, dolorosa e anche imbarazzante, ci sono frazioni glicoproteiche del liquido seminale, in particolare l'antigene “Psa” della prostata.
“Negli anni passati gli studi hanno soprattutto dimostrato una reazione di primo tipo, mediata dalle IgE, e quindi locale”, spiega il professor Antonino Di Pietro, presidente ISPLAD. “Adesso però si segnalano casi di reazioni generalizzate anche gravi. Si possono avere infatti delle semplici rinocongiuntiviti, ma anche orticarie generalizzate, sintomi gastrointestinali, angioedemi... Questo non significa, però, che l'allergia al liquido seminale permetta ugualmente di avere figli. In che modo? Basta ricorrere alla tecnica del lavaggio dello sperma”.
La diagnosi dell'allergia al liquido seminale
La diagnosi avviene con una reazione positiva allo “skin-prick test”, mentre per la terapia a lungo termine si può ricorrere alla desensibilizzazione del sistema immunitario. “Poiché la coppia non associa questa forma di allergia al liquido seminale, ma a problemi diversi anche di natura psicologica, molti smettono di avere rapporti sessuali”, ha detto Federico Ricciuti, “invece basta ricorrere a rapporti protetti, tenendo però conto che esiste anche l'allergia al lattice. Va sottolineato infatti che queste donne soffrono già di altre forme di allergia”.
Gli uomini più intelligenti tendono a produrre sperma di migliore qualità. È quanto risulta da una ricerca britannica, nella quale sono stati esaminati dati relativi a 425 veterani della guerra del Vietnam. È risultato che i soggetti che avevano punteggi più alti nei test di intelligenza erano anche quelli forniti di spermatozoi più abbondanti e mobili (come attestavano le analisi fatte quando erano militari). Lo studio, pubblicato sulla rivista "Intelligence", sembra confermare l'idea che i geni che assicurano l'intelligenza abbiano anche conseguenze biologiche. Finora gli scienziati erano inclini a ritenere che il rapporto tra intelligenza e salute fosse determinato da fattori attinenti allo stile di vita: per esempio, chi è più accorto evita di fumare, non esagera nel bere e cerca di tenersi in forma, tutte ricette che assicurano una performance intellettuale più brillante.
Le vogliono giovani, sane e in piena forma. Se hanno la loro età, si muovono poco e magari lamentano qualche piccolo “acciacco”, il desiderio sessuale svanisce.
È la radiografia degli over 50 italiani, secondo un’indagine condotta dall'Unità di medicina della sessualità e andrologia dell'azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze.
Il desiderio sessuale non può essere sempre presente con la stessa intensità. Un calo della libido, insomma, è del tutto normale ad una certa età. In ogni caso, si può cercare di evitarlo. Come?
Gli amici del desiderio
Nell’indagine sono stati presi in esame tre aspetti: la preoccupazione per la perdita della voglia di fare sesso , l'entità effettiva del desiderio e la rappresentazione intrapsichica di questo aspetto. Così gli studiosi hanno individuato gli amici della voglia di fare sesso:
- un'attività fisica regolare ma non troppo intensa
- sentirsi sani
- avere una compagna che sta bene e si ...sente in forma
- avere una compagna più giovane.
I nemici del desiderio
L’indagine è andata oltre e gli studiosi hanno fotografato anche i 5 nemici del desiderio di lui. Oltre a temere il raffronto con altri partner, gli uomini di una certa età devono fare i conti anche con altro. Tra i nemici dichiarati del desiderio sessuale “assopito” ci sono:
- oltre all'età di lei
- la depressione alcuni farmaci
- un calo di testosterone
- la prolattina alta
Si tratta di nemici che agiscono in modo diverso. Nello specifico, per esempio, la depressione influisce sui tre aspetti chiave: l'uomo non ha voglia, è preoccupato ed è frustrato.
Diverso è il caso in cui il calo di desiderio sia dovuto al calo di testosterone. In questo caso certo la voglia di fare l’amore è poca, ma non ci si preoccupa affatto. I farmaci antidepressivi, invece, hanno il potere di addormentare la voglia di sesso, così come la prolattina alta. Occhio però, perché se per riaccendere i bollori si pensa di ricorrere a un'amante più giovane, questo approccio rischia di non rappresentare una soluzione, anzi.
Il desiderio sessuale non può essere sempre presente con la stessa intensità. Un calo della libido, insomma, è del tutto normale. In ogni caso, si può cercare di evitarlo. Provate a seguire questi consigli.
- Rispetta il tuo corpo – Per il benessere psicofisico, è fondamentale accettare il proprio fisico e curarlo quel tanto che basta per stare in pace con se stessi. Se imparate a farlo, non avrete bisogno di super diete.
- Occhio all’ansia da
prestazione – Non chiedete a voi stessi (o al vostro partner) prestazioni eccezionali: se le aspettative rimangono deluse, la situazione peggiora e l’attività sessuale ne risente. Single? Attenzione alla precarietà – La mancanza di una relazione stabile può portare a rapporti gratificanti solo in apparenza. In realtà, può esserci un’inconscia sensazione di precarietà che porta a un calo di desiderio. Riflettete e chiedetevi se la vostra vita sessuale è davvero appagante.
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