Cos'è la depressione? La depressione è una malattia che può gravemente condizionare la vita delle persone, le relazioni interpersonali, il rendimento lavorativo e il piacere per le attività e il tempo libero.
I sintomi della depressione sono numerosissimi ma nessun sintomo preso da solo è preoccupante di per sé. È l'associazione di più sintomi, così come la loro durata che vanno considerate per fare diagnosi di depressione.
Quali sono i sintomi caratteristici della depressione?
Il paziente depresso riferisce solitamente di sentirsi triste, di piangere facilmente anche per cose di poco conto, di essere incapace di concentrarsi per leggere un libro o guardare un film.
Inoltre, si sente spesso in colpa per la sua condizione e perde l'interesse per le attività da lui preferite, per la cura del proprio aspetto e spesso è spossato e privo di energie. Accanto a questi sintomi, se ne aggiungono alcuni fisici, quali mal di testa o mal di schiena e variazione del peso corporeo.
Qualche volta, la depressione può iniziare dopo un particolare periodo di stress, come ad esempio la morte di una persona cara, la perdita del lavoro.
Cosa c'è alla base della depressione?
Il ruolo dei neurotrasmettitori
Alla base delle nostre emozioni, dei nostri pensieri, dei nostri stati d'animo e comportamenti, c'è una rete gigantesca di cellule cerebrali (neuroni) che si scambiano informazioni. Per trasmettere e ricevere queste informazioni, i neuroni ricorrono a dei messaggeri chimici: i neurotrasmettitori (serotonina, noradrenalina, dopamina). Tra essi per esempio, la serotonina influisce soprattutto sul controllo dell'impulsività, del sonno, dell'appetito, delle funzioni sessuali, dell'aggressività e dell'ideazione suicidaria.
Difetto di trasmissione
Se il soggetto è depresso, il cervello funziona al di sotto delle sue capacità. Secondo la teoria monoaminergica la depressione sarebbe la conseguenza di un'anomalia della trasmissione delle informazioni tra i neuroni dovuta a un calo dei neurotrasmettitori (serotonina, noradrenalina, dopamina) che intervengono nella regolazione dell'umore.
È per questo motivo che il medico, attraverso l'uso di farmaci che dovrebbero ristabilire i livelli fisiologici di queste sostanze, può trattare i sintomi della depressione.
Come può essere trattata la depressione?
La depressione può essere trattata utilizzando farmaci specifici o a volte integrando la terapia farmacologica a quella psicoterapica. Per poter cominciare a vedere l'effetto antidepressivo dei farmaci, bisogna attendere almeno 2-4 settimane dopo l'inizio del trattamento che va continuato per un periodo di 4-6 mesi per raggiungere un chiaro miglioramento e continuato per almeno altri 6 mesi per evitare delle ricadute, cioè il ripresentarsi dei sintomi depressivi nella loro piena manifestazione.
Che cosa può fare il medico per chi soffre di depressione?
Ogni persona che soffre di depressione presenta sintomi e necessità differenti. È importante che il paziente riferisca tutti i suoi sintomi e il suo stato d'animo a quanti si prendono cura di lui: importante interlocutore è il medico di famiglia, che farà la diagnosi iniziale ed inizierà il paziente verso la terapia più appropriata.
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