I pazienti disabili con lesioni al midollo spinale sono a maggiore rischio di ictus, specialmente di tipo ischemico. Lo si apprende da un ampio studio condotto a Taiwan, che raccomanda la messa a punto di strategie di prevenzione.
A partire dall’analisi dei dati relativi a una popolazione di 18.690.066 persone, i ricercatori hanno individuato 2.806 soggetti disabili in conseguenza a lesioni al midollo e hanno selezionato un gruppo di controllo dieci volte più numeroso con una composizione simile per età, sesso e propensity score, l’indice utilizzato per analizzare l’effetto causale a partire dai dati osservati.
Ciascun partecipante è stato seguito per quattro anni, registrando gli episodi e i decessi per ictus.
Tra gli individui con lesioni al midollo spinale, l’incidenza di ictus è stata di 5,96 ogni 1.000 persone-anno, molto superiore rispetto a quanto registrato nel gruppo di controllo, con un hazard ratio aggiustato di 2,85 corrispondente a un rischio quasi triplicato. Nel gruppo di persone disabili oggetto di studio, il tipo di ictus più frequente è stato quello ischemico, che si è verificato 3,42 volte più spesso di quello emorragico.
I dati, secondo gli autori, confermano l’importanza dell’attività fisica che risente di importanti limitazioni nei soggetti studiati, una categoria che si associa anche a una maggior frequenza di patologie cardiache, diabete, ipertensione, dislipemia e obesità. Una prevenzione è tuttavia possibile e sollecitata dagli studiosi cinesi, attraverso consulenze nutrizionali, programmi di riabilitazione e interventi farmacologici dedicati.
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