San Raimondo Nonnato Religioso -- San Bononio Abate -- San Bononio Abate -- Sant'Agostino Vescovo e dottore della Chiesa -- Beato Domenico (Barbieri) della Madre di Dio Sacerdote Passionista -- Sant'Oronzo Vescovo -- San Giuseppe Calasanzio Sacerdote -- Beato Edoardo Kazmierski Martire -- Beato Giovanni Maria della Croce (Mariano Garcia Mendez) Dehoniano, martire -- San Filippo Benizi Sacerdote -- Beata Vittoria Rasoamanarivo Vedova e principessa del Madagascar -- San Filiberto di Jumieges Abate -- San Giovanni Eudes Sacerdote -- Sant' Alberto Hurtado Cruchaga Religioso -- Santa Giovanna della Croce (Jeanne Delanoue) Fondatrice -- Santo Stefano di Ungheria Re -- Assunzione della Beata Vergine Maria -- San Benildo Romancon Religioso -- Sant' Euplo (Euplio) di Catania Diacono e martire -- San Besso Martire -- Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) Martire -- San Domenico di Guzman Sacerdote -- San Gaetano Thiene Sacerdote -- Trasfigurazione -- Trasfigurazione -- Beata Cecilia Cesarini Vergine -- Sant' Aspreno di Napoli Vescovo -- Sant' Alfreda (Etelreda) di Crowland Monaca Benedettina -- Beato Pietro Favre Gesuita.
31 agosto: San Raimondo Nonnato Religioso
Portell (Spagna), 1200 - Cardona (Spagna), 31 agosto 1240
Non si sa molto della sua vita. Il soprannome significa non partorito dalla madre viva, «non-nato», ossia estratto dal corpo senza vita di lei, morta prima di darlo alla luce. Forse di nobile famiglia, Raimondo verso il 1224 entrò nell'Ordine religioso della Mercede (detto anche dei Mercedari), fondato pochi anni prima con lo scopo di riscattare e di curare la formazione religiosa e morale degli schiavi nelle regioni spagnole ancora occupate dagli Arabi. Dopo che gli spagnoli liberarono gran parte del territorio, Raimondo partì per l'Algeria, dove venane fatto prigioniero. Per impedirgli di predicare, gli misero una sorta di morso. Tornato in Catalogna, diventato ormai famoso, venne chiamato a Roma da papa Gregorio IX che nel 1239 lo nominò cardinale. Ma durante il viaggio, morì assalito da violenti febbri. San Raimondo è considerato anche il patrono delle ostetriche. (Avvenire)
30 agosto: San Bononio Abate
Bologna, X sec. - Bologna, 30 agosto 1026
Nasce a Bologna nella seconda metà del X secolo. Trascorre la giovinezza nella sua città e successivamente parte per l'oriente; decide di stabilirsi a Il Cairo per fare l'eremita. Qui Bononio si dedica a opere di carità a sostegno delle popolazione, con cui costruisce anche alcune chiese. Contribuisce alla liberazione del vescovo di Vercelli, Pietro, fatto prigioniero dagli arabi dopo la sconfitta subita da Ottone II a Stilo. Ritornato in patria il vescovo in segno di riconoscenza nomina Bononio - che nel frattempo si ritira sul Sinai - abate del monastero di Lucedio. Il santo risponde alla chiamata del vescovo e accetta il nuovo incarico. A Bononio si attribuiscono alcuni miracoli compiuti a Bologna, la sua città natale, dove fa tappa durante il viaggio verso Lucedio. Si ferma anche in Toscana, nel monastero di San Michele di Marturi nel territorio di Poggibonsi. A Lucedio, forte della sua profonda spiritualità, il santo ripristina la disciplina dei religiosi e si adopera per aiutare la popolazione locale. Bononio muore il 30 agosto del 1026; le sue reliquie si trovano nella chiesa di Fontanetto Po, in provincia di Vercelli. È canonizzato da papa Giovanni XIX. (Avvenire)
29 agosto: San Bononio Abate
Sec. II
Patrizia romana del II secolo, uccisa in spregio alla fede allo stesso modo: decapitata. Nella sua «Passione» si legge che era una nobile pagana, moglie del senatore Valentino, convertitasi al cristianesimo per influenza dell’ancella Serapia. Con lei di notte scendeva nelle catacombe, dove i cristiani si riunivano clandestinamente per sfuggire alle persecuzioni imperiali. Quando Serapia venne catturata e bastonata a morte, anche Sabina venne allo scoperto subendo il martirio intorno all’anno 120. Le reliquie delle due martiri, insieme a quelle di Alessandro, Evenzio e Teodulo si trovano nella basilica di Santa Sabina all’Aventino, fondata nel 425 da Pietro d’Illiria, sui resti di un antico «Titulus Sabinae» (forse la santa, oltre che patrona, ne fu fondatrice e protettrice). San Domenico vi fondò il suo ordine nel 1219. Si può ancora vedere la sua cella, trasformata in cappella. Nel chiostro del convento si può ammirare l’arancio che il santo avrebbe piantato alla fondazione dei Predicatori. Anche uno dei più celebri figli dei Domenicani, san Tommaso, ha insegnato in questo convento. Santa Sabina viene raffigurata con libro, palma e corona. Con questi ultimi due attributi compare in una delle sue prime rappresentazioni (VI secolo) nella chiesa di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna. (Avvenire)
28 agosto: Sant'Agostino Vescovo e dottore della Chiesa
Tagaste (Numidia), 13 novembre 354 – Ippona (Africa), 28 agosto 430
Sant'Agostino nasce in Africa a Tagaste, nella Numidia - attualmente Souk-Ahras in Algeria - il 13 novembre 354 da una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Dalla madre riceve un'educazione cristiana, ma dopo aver letto l'Ortensio di Cicerone abbraccia la filosofia aderendo al manicheismo. Risale al 387 il viaggio a Milano, città in cui conosce sant'Ambrogio. L'incontro si rivela importante per il cammino di fede di Agostino: è da Ambrogio che riceve il battesimo. Successivamente ritorna in Africa con il desiderio di creare una comunità di monaci; dopo la morte della madre si reca a Ippona, dove viene ordinato sacerdote e vescovo. Le sue opere teologiche, mistiche, filosofiche e polemiche - quest'ultime riflettono l'intensa lotta che Agostino intraprende contro le eresie, a cui dedica parte della sua vita - sono tutt'ora studiate. Agostino per il suo pensiero, racchiuso in testi come «Confessioni» o «Città di Dio», ha meritato il titolo di Dottore della Chiesa. Mentre Ippona è assediata dai Vandali, nel 429 il santo si ammala gravemente. Muore il 28 agosto del 430 all'età di 76 anni. (Avvenire)
27 agosto: Beato Domenico (Barbieri) della Madre di Dio Sacerdote Passionista
Viterbo, 22 giugno 1792 - Reading (Inghilterra), 27 agosto 1849
Nato a Viterbo nel 1792, Domenico Barbieri a 22 anni entrò nei Passionisti, prendendo come nome da religioso Domenico della Madre di Dio. Ordinato sacerdote, cominciò la sua opera di predicazione in Italia, ma soprattutto in Inghilterra, dove ricondusse alla fede cattolica moltissimi fedeli e ministri, tra i quali anche John Henry Newman. Fu apprezzato dai Papi Leone XIII, che lo conobbe di persona quando era nunzio a Bruxelles, e Pio X, che ne ricordò la figura in una lettera del 1911. Fu uomo di vasta erudizione, come dimostrano molte sue opere filosofiche, teologiche e ascetiche. Morì a Reading nel 1849. È sepolto a Sutton-Oak nel ritiro di Sant'Anna, presso Liverpool. (Avvenire)
26 agosto: Sant'Oronzo Vescovo
Il sant'Oronzo venerato nel Salento è da identificarsi col martire Arontius di Potenza, ricordato dall'antico martirologio Geronimiano; si tratta di un martire sicuramente esistito il cui corpo, insieme a quello di altri santi appulo - lucani, venne traslato verso la metà del sec. VIII a Benevento. In questo centro longobardo si venne a formare la leggenda secondo la quale Aronzo e Fortunato - quest'ultimo non compare nel Geronimiano ma risulta da un'altra antica fonte quale la passio di San Felice di Thibiuca - farebbero parte del gruppo dei dodici fratelli africani martirizzati nella persecuzione di Massimiano in varie città del mezzogiorno d'Italia. La leggenda ha scarsissima attendibilità e di certo ha solo il riferimento all'esistenza e al martirio dei santi citati. Da Potenza e Benevento il culto di sant'Aronzo si diffuse in molti centri meridionali come attesta una vasta documentazione ascrivibile ai secoli XI-XIV. A Lecce il culto oronziano non ha riscontri anteriormente al XII secolo e appare localizzato e riferibile a una chiesa fuori le mura sull'attuale sito della cappella detta del martirio di Sant'Oronzo.
25 agosto: San Giuseppe Calasanzio Sacerdote
Peralta del Sal, Aragona (Spagna), 31 luglio 1558 - Roma, 25 agosto 1648
Nato nel 1557 a Peralta de la Sal, in Spagna, Giuseppe diventa sacerdote a ventisei anni. Ricopre importanti mansioni in diverse diocesi spagnole. A Roma, colpito dalla miseria in cui vivevano i ragazzi abbandonati, fonda un nuovo ordine religioso con l'obiettivo di dare un'istruzione ai più poveri e combattere così l'analfabetismo, l'ignoranza e la criminalità. Nascono le «Scuole Pie» e i suoi religiosi vengono chiamati «scolopi». Scrive il santo: «È missione nobilissima e fonte di grandi meriti quella di dedicarsi all'educazione dei fanciulli, specialmente poveri, per aiutarli a conseguire la vita eterna. Chi si fa loro maestro e, attraverso la formazione intellettuale, s'impegna a educarli, soprattutto nella fede e nella pietà, compie in qualche modo verso i fanciulli l'ufficio stesso del loro angelo custode, ed è altamente benemerito del loro sviluppo umano e cristiano». Giuseppe muore il 25 agosto del 1648; è canonizzato nel 1767 e nel 1948 è dichiarato da papa Pio XII «patrono Universale di tutte le scuole popolari cristiane del mondo». Oggi l'ordine degli Scolopi è presente in 4 continenti e 32 paesi. (Avvenire)
24 agosto: Beato Edoardo Kazmierski Martire
Poznan, Polonia, 1 ottobre 1919 – Dresda, Germania, 24 agosto 1942
Edward Kazmierski, nato a Poznan, proveniva da una famiglia povera. Suo padre era calzolaio. Appena terminata la scuola elementare, fu costretto a lavorare in un negozio e poi in una azienda meccanica. Si inserì presto nell'oratorio salesiano e in questo ambiente poté sviluppare insolite doti musicali.
Di lui si dice: la viva religiosità che attinse dalla famiglia lo portò ben presto, sotto la guida dei salesiani, alla maturità cristiana. Passava il tempo libero dopo il lavoro nell'ambiente dell'oratorio e cresceva nella devozione eucaristica e mariana.
A 15 anni partecipò al pellegrinaggio a Czestokowa facendo a piedi una distanza di oltre 500 Km. Fu presidente del circolo San Giovanni Bosco e si entusiasmò per gli ideali salesiani.
Vivace, costante nelle decisioni, coerente, amava cantare in chiesa, nel coro o da solista. A quindici anni scrisse alcune composizioni musicali. Lo caratterizzavano la sobrietà, la prudenza, la benevolenza. Nella prigionia dimostrò un grande amore verso i compagni. Aiutava volentieri i più anziani e fu totalmente libero da qualsiasi sentimento di odio verso i persecutori.
Fu arrestato dai nazisti nel settembre 1940 con altri quattro giovani oratoriani; furono tutti decapitati a Dresda il 24 agosto 1942.
23 agosto: Beato Giovanni Maria della Croce (Mariano Garcia Mendez) Dehoniano, martire
S. Esteban de los Patos (Avila), 25 settembre 1891 – Valenza, 23 agosto 1936
Mariano Garcia Méndez, ordinato sacerdote nella diocesi di Avila nel 1916, entrò dieci anni dopo come religioso nella congregazione devoniana, che lo venera come protomartire, prendendo il nome di Giovanni Maria della Croce. Giovanni Paolo II lo ha beatificato l’ 11 marzo 2001 con altrie 232 vittime della guerra civile spagnola.
22 agosto: San Filippo Benizi Sacerdote
Nasce a Firenze nel 1233. Dopo aver studiato medicina e filosofia, nel 1254 si sente ispirato ad entrare nel piccolo ordine dei servi di santa Maria, allora nato da una decina d'anni. Diventa sacerdote e poi priore generale. Attirato dalla vita umile ed evangelica, nel servizio alla Madre di Dio, dei frati del Monte Senario, entra nel loro monastero. Prima di diventare Superiore generale si interessa di serbare memoria degli inizi dell'Istituto e dei suoi fondatori, per tramandarla ai posteri. Da priore generale la sua attività risulta notevolmente intensa, tanto in Italia come all'estero. Si impegna a difendere l'Ordine in momenti burrascosi, fino a ottenerne, nel 1287, una lettera di protezione apostolica da parte del papa Onorio IV. Quindi si ritira presso il convento di San Marco di Todi, senza avere la fortuna di vedere i favorevoli sviluppi del suo Istituto. Benizi muore a Todi, in uno dei conventi più poveri dell'Ordine, il 22 agosto 1285. Sarà canonizzato da Papa Clemente X nel 1671. (Avvenire)
21 agosto: Beata Vittoria Rasoamanarivo Vedova e principessa del Madagascar
Tananarive (Madagascar), 1848 - † 21 agosto 1894
Vittoria Rasoamanarivo, nacque nel 1848 a Tananarive in Madagascar, in una delle più potenti famiglie dell'isola. Seguì in gioventù la religione idolatrica dei suoi antenati. Ma quando nel Madagascar giunsero alcuni missionari gesuiti francesi, si iscrisse nella scuola della missione e si fece battezzare con il nome di Vittoria, nonostante le resistenze della famiglia. Divenuta principessa, fu data in sposa ad un alto ufficiale dell'esercito, schiavo dell'alcol e delle passioni, ma rifiutò il divorzio, conscia dell'indissolubilità e santità del matrimonio. Quando nel 1883 una persecuzione portò all'espulsione dei missionari e i fedeli cattolici vennero accusati come traditori, Vittoria continuò a professare la sua fede apertamente, si fece protettrice della Chiesa a corte, insistendo che le chiese e le scuole cattoliche rimanessero aperte e incoraggiando le comunità alla perseveranza. Donna di profonda preghiera, trascorreva ore in chiesa e si dedicò ad innumerevoli opere di carità in favore di poveri, prigionieri, abbandonati, lebbrosi. Morì il 21 agosto 1894 a 46 anni. È stata proclamata beata da Giovanni Paolo II il 29 aprile 1989. (Avvenire)
20 agosto: San Filiberto di Jumieges Abate
Filiberto, abate di Jumièges e di Noirmoutier, nacque in Guascogna verso il 616. Nel 636 entrò nel monastero di Rebais, presso Coulommiers (Seine-et-Marne), che il suo amico Audoeno aveva appena fondato. Verso il 650 Filiberto eletto abate. Da qui intraprese la visita ai principali monasteri dell'Ile-de-France, di Borgogna e d'Italia, in particolare a Luxeuil e Bobbio. Al termine di questo viaggio si diresse verso Rouen, di cui il suo amico Audoeno era arcivescovo dal 641, e fondò sulla riva della Senna il monastero di Jumièges. Nel 676 entrò in conflitto con il maestro di palazzo, Ebroino, e dopo un periodo di residenza sorvegliata andò a Poitiers, presso il vescovo Ansoaldo, che gli concesse un isola sulle coste della Vandea, dove fondò il monastero di Noirmoutier. Dopo la morte di Ebroino (683) e forse anche quella di Audoeno (684), Filiberto poté ritornare a Jumièges. Rientrato a Noirmoutier, vi morì forse nel 685 o più probabilmente in uno degli anni seguenti. (Avvenire)
19 agosto: San Giovanni Eudes Sacerdote
Ri, Francia, 14 novembre 1601 - Caen, Francia, 19 agosto 1680
Nato in Normandia nel 1601, muore nel 1680. Divenuto un attivista e un devoto di Maria è ordinato sacerdote nel Collegio dei gesuiti di Caen. Da qui parte per assistere gli appestati nella regione di Argentan. In seguito si consacra alle missioni parrocchiali. Resosi conto di quanto sia importante la figura del sacerdote, riesce a far costruire un seminario, dando vita alla «Congregazione di Gesù e di Maria ». San Giovanni Eudes è il primo e più ardente apostolo del culto liturgico ai Sacri Cuori di Gesú e di Maria. Nel 1641 fonda due Congregazioni religiose, una maschile e una femminile, dedicate ai Sacri Cuori. Per lui, quindi, il culto del Sacro Cuore di Gesú è il culto della persona, in quanto esso è l'origine e la fonte della dignità e della santità della persona. Fonda poi rifugi per togliere le ragazze dalla strada e una Congregazione di Religiose per assisterle, l'ordine di «Nostra Signora della Carità del Rifugio». Scrive numerose opere, fra cui la più conosciuta e la più considerevole è «Il cuore ammirabile della Madre di Dio». (Avvenire)
18 agosto: Sant' Alberto Hurtado Cruchaga Religioso
Vina del Mar, Cile, 22 gennaio 1901 - Santiago del Cile, 18 agosto 1952
Sin da ragazzo aveva dovuto subire sulla propria carne le difficili condizioni del povero nella vita quotidiana. Rimasto giovanissimo orfano del padre, la madre dovette inviare i figli presso parenti. Alberto, di pronta intelligenza e forte volontà, lavorava al pomeriggio e spesso anche alla sera per contribuire al mantenimento della famiglia. Rimandò l'entrata nella Compagnia di Gesù, perché senti primario l'obbligo di offrire al suo più vicino prossimo, i familiari, il pane quotidiano.
Compie gli studi presso la facoltà di legge e riesce a laurearsi nel 1923 in ancora giovane età; entra quindi nel noviziato della Compagnia di Gesù a Córdoba, in Argentina. Si lega alla Compagnia in maniera completa, vivendo la comunità come una famiglia in cui il singolo esplica la sua utile azione come ricerca e miglioramento interiore.
Completa gli studi di filosofia e teologia in Spagna e a Lovanio, in Belgio, dove nel 1933 viene ordinato sacerdote. Ritornato nel 1936 in Cile, gli vengono assegnati vari incarichi all'interno dell'Ordine e anche a livello pastorale esterno. Nel 1944, preoccupato ed attento alle difficoltà sociali delle classi di diseredati, avviò l'iniziativa dell'Hogar de Cristo. In piena attività una malattia incurabile lo colse e stroncò la sua esistenza all'età di cinquantuno anni.
17 agosto: Santa Giovanna della Croce (Jeanne Delanoue) Fondatrice
Saumur, Francia, 18 giugno 1666 - Saumur, Francia, 17 agosto 1736
Figlia di commercianti, Jeanne Delanoue nacque a Saumur, nella valle della Loira, nel 1666. Perso il padre, aiutò la madre nel negozio, vicino al santuario di Notre Dame des Ardilliers. Morta anche la madre, un pellegrino al santuario invitò Jeanne a consacrarsi ai poveri. Lei aprì le sue porte ad essi. Poi arrivarono alcune giovani per aiutarla. Così nel 1704 nacque la congregazione di Sant'Anna della Provvidenza. E nel 1715 sorse a Saumur una casa per poveri. Jeanne morì nel 1736. È santa dal 1982. (Avvenire)
16 agosto: Santo Stefano di Ungheria Re
Esztergom (Ungheria), ca. 969 - Buda (attuale Budapest), 15 agosto 1038
Di nobilissima famiglia, e gli ricevette da bambino una profonda educazione cristiana. Consacrato re d'Ungheria nella notte di Natale dell'anno mille con il titolo di "re apostolico", organizzò non solo la vita politica del suo popolo, riunendo le 39 contee in unico regno, ma anche quella religiosa gettando le fondamenta di una solida cultura cristiana. Egli divise il territorio in diocesi, eresse chiese monasteri, fra cui quello famoso di San Martino di Pannonhalma, ed appoggiò il clero servendosi come collaboratori di Benedettini di Cluny. Aveva sposato una principessa, Gisella di Baviera, che lo sostenne nella sua opera e che alla sua morte si richiuse nel monastero benedettino di Passau.
15 agosto: Assunzione della Beata Vergine Maria
L'Immacolata Vergine, preservata immune da ogni colpa originale, finito il corso della sua vita, fu assunta alla celeste gloria in anima e corpo e dal Signore esaltata quale regina dell'universo, perché fosse più pienamente conforme al Figlio suo, Signore dei dominanti e vincitore del peccato e della morte'. (Conc. Vat. II, 'Lumen gentium', 59). L'Assunta è primizia della Chiesa celeste e segno di consolazione e di sicura speranza per la chiesa pellegrina. La 'dormitio Virginis' e l'assunzione, in Oriente e in Occidente, sono fra le più antiche feste mariane. Questa antica testimonianza liturgica fu esplicitata e solennemente proclamata con la definizione dommatica di Pio XII nel 1950. (Mess. Rom.
14 agosto: Beata Elisabetta Renzi Vergine e Fondatrice
Saludecio, Rimini, 19 novembre 1786 -14 agosto 1859
Elisabetta Renzi nasce a Saludecio (RN) il 19 novembre 1786 da famiglia benestante: il padre Giambattista Renzi è perito estimatore, la madre Vittoria Boni proviene da una famiglia nobile di Urbino. Nel 179I la famiglia si trasferisce a Mondaino (RN). Secondo l’usanza del tempo, fanciulla viene affidata alle monache Clarisse perché riceva un’adeguata formazione umana e cristiana. All’età di 21 anni chiede di entrare nel Monastero delle Agostiniane di Pietrarubbia (PU). Nel 1810 Napoleone sopprime il Monastero, Elisabetta, suo malgrado, deve tornare in famiglia. Trascorre quattordici anni di ricerca, di travaglio interiore. Un giorno, mentre sta cavalcando viene sbalzata via dal cavallo imbizzarrito. Si rialza incolume ed interpreta questa caduta come il segno di una chiamata di Dio. Si consiglia con il suo direttore spirituale don Vitale Corbucci che la rassicura indicandole Coriano (RN) dove funziona un “Conservatorio”, una scuola per le ragazze più povere. Elisabetta arriva a Coriano il 29 aprile 1824 e nel 1839 fonda la Congregazione delle Maestre Pie dell’Addolorata. Morì il 14 agosto 1859. Fu beatificata da Papa Giovanni Paolo II nel 1989.
13 agosto: San Benildo Romancon Religioso
Thuret, Alvernia, Francia, 14 giugno 1805 - Sangues, Alta Loira, 13 agosto 1862
Nato a Thuret il 14 giugno 1805 e battezzato col nome di Pietro Romancon, dai lavori campestri il beato passò alle scuole tenute dai Fratelli delle Scuole Cristiane a Riom. Egli avrebbe voluto entrare in quella Congregazione, ma non poté essere ammesso per la sua piccola statura. L'anno seguente, però, rinnovò la domanda, che fu accolta, e poté passare al noviziato, durante il quale la sua vocazione fu posta a dura prova dalle insistenze del padre che lo rivoleva in casa. Il giovane resistette con tenacia, fu ammesso ai voti e prese il nome di Benildo, ponendosi sotto la protezione di s. Benilde. Per venti anni fu addetto a varie scuole (Riom, Moulins, Limoges, Aurillac, Clermont, Billon), facendosi dovunque apprezzare dai confratelli, per la sua dolcezza, e dagli alunni, per la sua sapienza pedagogica. Durante questi anni, Benildo si occupò anche, per breve periodo, della cucina, dell'orto, dimostrando in questi lavori una serena umiltà e una grande cura.
Il 21 settembre1841 Benildo fu inviato a Sangues, a fondare e dirigere una nuova scuola, richiesta da quel comune e finanziata con pubblica sottoscrizione, ed ivi rimase fino alla morte. Le incomprensioni e le sofferenze furono molte, aggravate da un lavoro massacrante (tre soli fratelli per circa trecento alunni), ma Benildo riuscì ad impiantare e a far funzionare egregiamente la scuola fino alla sua morte, avvenuta il 13 agosto 1862.
Particolare impegno mise sempre nell'insegnamento del catechismo: in questa materia non ammetteva che alcun alunno rimanesse ignorante. Prendeva perciò a parte i più tardivi e con essi insisteva, fino a che avessero imparato a dovere le formule e il loro senso. In questo atteggiamento tipico lo rappresenta appunto, sull'altare a lui dedicato nella cappella della casa generalizia di Roma, un bel gruppo marmoreo dello scultore Ciocchetti; mentre una tela del pittore Mariani lo raffigura nell'atto di consacrare gli alunni a s. Giuseppe, per il quale dimostrò sempre una grande devozione.
Benildo ebbe una tale capacità di penetrare nell'animo dei giovanetti come maestro e più ancora come guida spirituale, che molti pensarono a speciali doni celesti, ottenuti con l'assiduità delle preghiere e delle penitenze. Presso la popolazione di Sangues egli godé sempre di una vera reputazione di santità. Un Crocifisso a lui appartenuto viene, ancora oggi, portato presso gli infermi del luogo, che piamente lo baciano invocando l'intercessione del beato, al quale è consacrata una cappella della chiesa parrocchiale.
12 agosto: Sant' Euplo (Euplio) di Catania Diacono e martire
Catania, sec. IV
La popolarità di sant' Agata a Catania ha oscurato un altro martire, il concittadino sant' Euplo (o Euplio), diacono, che subì il martirio «sotto il nono consolato di Diocleziano e l'ottavo di Massimiano, la vigilia delle idi di agosto, a Catania», cioè il 12 agosto 304. Questi dati provengono da un antico documento, «la Passione di sant' Euplo», che racconta le ultime ore del diacono. Davanti al tribunale che lo processava Euplo gridò ad alta voce: «Io sono cristiano; desidero morire per il nome di Cristo». Non volendo per nessuna ragione abiurare la sua fede, il governatore della città, Calviniano, ordinò che fosse decapitato. Gli fu posto al collo il Vangelo che portava al momento dell'arresto; davanti a lui un araldo gridava: «Euplo, cristiano, nemico degli dèi e degli imperatori!». Euplo, tutto contento, ripeteva senza posa: «Grazie a Cristo Dio». Affrettava il passo come se andasse alla incoronazione. Arrivato sul luogo del supplizio si mise in ginocchio e pregò a lungo. Poi presentò la testa e fu decapitato. (Avvenire)
11 agosto: Santa Susanna di Roma Martire
Nel Martirologio geronimiano viene commemorata l'11 agosto. Altri codici citano un cimitero di san Susanna ma, a parte questo, si soltanto che a Roma, a partire dal 595, vi era una chiesa a lei dedicata. La "Passio" della santa, forse non del tutto attendibile, dice che era figlia del presbitero Gabinio, fratello del vescovo Gaio e cugino dell'imperatore Diocleziano (fine III - inizio IV sec.). Il suo destino era di diventare la sposa del figlio dell'imperatore, Massimiano. Susanna si oppose ma il rifiuto le costò la vita. Condannata a morte, venne decapitata nella sua stessa casa e sepolta nella zona di Figlinas, l'odierna Coazzo sulla via Nomentana, nel cimitero di sant'Alessandro. Nessuna altra fonte, in ogni caso, fornisce elementi utili per identificare il sepolcro. (Avvenire)
10 agosto: San Besso Martire
+ Campiglia, Torino, fine III secolo
Secondo la tradizione, Besso era un soldato della legione Tebea convertitosi al Cristianesimo. Intorno al 286 , l’imperatore romano Massimiano si trovava con le sue truppe ad Agaunum (odierna Saint-Maurice in Svizzera). I soldati cristiani della legione Tebea, vennero massacrati per aver rifiutato di sacrificare agli dei pagani. All'eccidio scamparono solo pochi legionari, che presero a vagare per i monti, portando il messaggio della nuova fede. Questi soldati spesso martirizzati, furono i primi evangelizzatori di molte vallate della Alpi Occidentali. Anche Besso riuscì a convertire un gran numero di montanari della Val Soana, finchè venne catturato e scaraventato giù dal Monte Fautenio. Besso morì, ma lasciò miracolosamente la sua impronta sulla roccia sottostante, dove ora sorge il santuario a lui dedicato.
9 agosto: Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) Martire
Breslavia, 12 ottobre 1891 - Auschwitz, 9 agosto 1942
Edith Stein nasce a Breslavia, capitale della Slesia prussiana, il 12 ottobre 1891, da una famiglia ebrea di ceppo tedesco. Allevata nei valori della religione israelitica, a 14 anni abbandona la fede dei padri divenendo atea. Studia filosofia a Gottinga, diventando discepola di Edmund Husserl, il fondatore della scuola fenomenologica. Ha fama di brillante filosofa. Nel 1921 si converte al cattolicesimo, ricevendo il Battesimo nel 1922. Insegna per otto anni a Speyer (dal 1923 al 1931). Nel 1932 viene chiamata a insegnare all’Istituto pedagogico di Münster, in Westfalia, ma la sua attività viene sospesa dopo circa un anno a causa delle leggi razziali. Nel 1933, assecondando un desiderio lungamente accarezzato, entra come postulante al Carmelo di Colonia. Assume il nome di suor Teresa Benedetta della Croce. Il 2 agosto 1942 viene prelevata dalla Gestapo e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau dove il 9 agosto muore nella camera a gas. Nel 1987 viene proclamata Beata, è canonizzata da Giovanni Paolo II l’11 ottobre 1998. Nel 1999 viene dichiarata, con S. Brigida di Svezia e S. Caterina da Siena, Compatrona dell’Europa.
8 agosto: San Domenico di Guzman Sacerdote
Burgos, 1170? - Bologna, 6 agosto 1221
Nato nel 1170 a Caleruega, un villaggio montano della Vecchia Castiglia (Spagna), si distinse fin da giovane per carità e povertà. Convinto che bisognasse riportare il clero a quella austerità di vita che era alla base dell'eresia degli Albigesi e dei Valdesi, fondò a Tolosa l'Ordine dei Frati Predicatori che, nato sulla Regola agostiniana, divenne nella sostanza qualcosa di totalmente nuovo, basato sulla predicazione itinerante, la mendicità (per la prima volta legata ad un ordine clericale), una serie di osservanze di tipo monastico e lo studio approfondito. San Domenico si distinse per rettitudine, spirito di sacrificio e zelo apostolico. Le Costituzioni dell'Ordine dei Frati Predicatori attestano la chiarezza di pensiero, lo spirito costruttivo ed equilibrato e il senso pratico che si rispecchiano nel suo Ordine, uno dei più importanti della Chiesa. Sfinito dal lavoro apostolico ed estenuato dalle grandi penitenze, il 6 agosto 1221 muore circondato dai suoi frati, nel suo amatissimo convento di Bologna, in una cella non sua, perché lui, il Fondatore, non l'aveva. Gregorio IX, a lui legato da una profonda amicizia, lo canonizzerà il 3 luglio 1234. (Avvenire)
7 agosto: San Gaetano Thiene Sacerdote
Vicenza, ottobre 1480 - Napoli, 7 agosto 1547
Nacque a Vicenza dalla nobile famiglia dei Thiene nel 1480, e fu battezzato con il nome di Gaetano, in ricordo di un suo celebre zio, il quale si chiamava così perché era nato a Gaeta. Protontario apostolico di Giulio II, lasciò sotto Leone X la corte pontificia maturando, specie nell'Oratorio del Divino Amore, l'esperienza congiunta di preghiera e di servizio ai poveri e agli esclusi. È restauratore della vita sacerdotale e religiosa, ispirata al discorso della montagna e al modello della Chiesa apostolica. Devoto del presepe e della passione del signore, fondò (1524) con Gian Pietro Carafa, vescovo di Chieti (Teate), poi Paolo IV (1555-1559), i Chierici Regolari Teatini. Per la sua illimitata fiducia in Dio è venerato come il santo della provvidenza. (Avvenire)
6 agosto: Trasfigurazione
La liturgia romana leggeva il brano evangelico riferito all'episodio della trasfigurazione il sabato delle Quattro Tempora di Quaresima, mettendo così in relazione questo mistero con quello della passione. Lo stesso evangelista Matteo inizia il racconto con le parole: «Sei giorni dopo» (cioè dopo la solenne confessione di Pietro e il primo annuncio della passione), «Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni, suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. E si trasfigurò davanti a loro: il suo volto risplendette come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce». C'è in questo episodio una netta contrapposizione all'agonia dell'orto del Getsemani. La trasfigurazione, che fa parte del mistero della salvezza, è ben degna di una celebrazione liturgica che la Chiesa, sia in Occidente come in Oriente, ha comunque celebrato in vario modo e in date differenti, finché papa Callisto III elevò di grado la festa, estendendola alla Chiesa universale. (Avvenire)
5 agosto: Madonna della Neve
La Vergine Maria, oggetto di iperdulia, è stata invocata in tutti i secoli cristiani, con tante denominazioni legate alle sue virtù, al suo ruolo di corredentrice del genere umano e come Madre di Gesù il Salvatore; inoltre alle sue innumerevoli apparizioni, per i prodigi che si sono avverati con le sue immagini, per il culto locale tributatole in tante comunità.
Il titolo di Madonna della Neve, ffonda le sue origini nei primi secoli della Chiesa ed è strettamente legato al sorgere della Basilica di S. Maria Maggiore in Roma.
Nel IV secolo, sotto il pontificato di papa Liberio (352-366), un nobile e ricco patrizio romano di nome Giovanni, insieme alla sua altrettanto ricca e nobile moglie, non avendo figli decisero di offrire i loro beni alla Santa Vergine, per la costruzione di una chiesa a lei dedicata.
La Madonna gradì il loro desiderio e apparve in sogno ai coniugi la notte fra il 4 e il 5 agosto, tempo di gran caldo a Roma, indicando con un miracolo il luogo dove doveva sorgere la chiesa.
Infatti la mattina dopo, i coniugi romani si recarono da papa Liberio a raccontare il sogno fatto da entrambi, anche il papa aveva fatto lo stesso sogno e quindi si recò sul luogo indicato, il colle Esquilino e lo trovò coperto di neve, in piena estate romana.
Il pontefice tracciò il perimetro della nuova chiesa, seguendo la superficie del terreno innevato e fece costruire il tempio a spese dei nobili coniugi.
4 agosto: Beata Cecilia Cesarini Vergine
Roma, 1200 circa - Bologna, 1260
Diana degli Andalò (Bologna, 1200 circa - 10 giugno 1236) e Cecilia Cesarini (Roma, 1200 circa - Bologna, 1260) sono figure insigni di quella fioritura verginale che accompagnò la presenza di san Domenico nella città di Bologna. Diana nelle mani del Patriarca emise i voti di castità, povertà e obbedienza. Intorno a lei si raccolsero altre religiose, fra cui la beata Cecilia. Nell'epistolario di Diana con il beato Giordano di Sassonia, uno dei primi compagni del Fondatore dell'Ordine dei Predicatori, è documentato il fervore di questa prima comunità nel cuore di Bologna, mentre a Cecilia è attribuita una mirabile descrizione di san Domenico. Il culto delle due beate vergini domenicane è stato confermato da Leone XIII.
3 agosto: Sant' Aspreno di Napoli Vescovo
Primo vescovo di Napoli, visse tra la fine del I secolo e gli inizi del II, epoca a cui si fanno risalire gli inizi della Chiesa partenopea. Vari antichi documenti, tra i quali il Calendario marmoreo di Napoli, fissano la durata del suo episcopato in 23 anni. Secondo una leggenda si sarebbe convertito dopo essere stato guarito da san Pietro, che lo consacrò poi vescovo. Fece costruire l'oratorio di Santa Maria del Principio, su cui sarebbe poi sorta la basilica di Santa Restituta e la chiesa di San Pietro ad aram. Dopo san Gennaro è il secondo dei 47 protettori di Napoli i cui busti sono custoditi nella Cappella del tesoro in Duomo, dove sarebbe anche conservato il bastone con cui san Pietro lo guarì. Nella città, in epoche diverse, furono elette due chiese in suo onore e una cappella gli è dedicata nell'antichissima basilica di Santa Restituta. È invocato contro l'emicrania e la sua festa liturgica viene ricordata nel Martirologio romano e nel Calendario marmoreo al 3 agosto. (Avvenire)
2 agosto: Sant' Alfreda (Etelreda) di Crowland Monaca Benedettina
VMercia (Gran Bretagna), VIII secolo - Crowland (Inghilterra), 833 ca.
Alfreda è uno dei sei -sette nomi con cui è conosciuta santa Eteldreda, reclusa a Crowland in Inghilterra. Nacque nell'VIII secolo Dopo essere stata fidanzata di Etelberto, re dell'Anglia orientale, ucciso a causa di una congiura. Si ritirò successivamente nella badia di Crowland nello Yorkshire, dive occupò una cella da reclusa nella parte meridionale della chiesa vicino all'altare maggiore. Alfreda morì dopo l'833, le sue reliquie vennero distrutte quando nell'870, l'abbazia fu saccheggiata dai Danesi. La sua festa è celebrata il 2 agosto. (Avvenire)
1 agosto: Beato Pietro Favre Gesuita
Villaret, Savoia, 13 aprile 1506 - Roma, 1 agosto 1547
Il 22 luglio 1534 Pietro celebra la prima Messa, e il 15 agosto successivo è ancora lui a salire l’altare, nella chiesa di Santa Maria a Montmartre, quando sette giovani con alla testa Ignazio pronunciano i voti di povertà, castità e obbedienza, finalizzati al totale impegno missionario. Nasce in quel momento la Compagnia di Gesù, con cinque spagnoli (Ignazio di Loyola, Francesco Saverio, Giovanni Laínez, Alfonso Salmerón e Nicola Bobadilla), più il portoghese Simon Rodriguez de Azevedo, e Pietro Favre della Savoia.
Non essendo possibile l’andata in Terrasanta, i sette vanno a mettersi a disposizione del papa Paolo III Farnese in Roma: pronti per ogni servizio alla Chiesa, a qualsiasi livello. Il Pontefice manda Pietro Favre a insegnare teologia all’Università della Sapienza; qualche anno dopo, con la stessa obbedienza, lo troviamo a “fare catechismo” nelle campagne parmensi. Paolo III poi lo richiama, inviandolo in terra tedesca ai “colloqui di religione” tra cattolici e protestanti. La sua opera è così apprezzata che nel 1542 lo chiameranno un’altra volta in Germania. Sempre al servizio del Pontefice egli compie poi missioni in Portogallo e in Spagna (introducendo qui stabilmente la Compagnia di Gesù). Poi riceve l’ordine di tornare a Roma.
La sua è una vita faticosissima: Pietro Favre non si fa sconti nelle fatiche, nelle penitenze, nella povertà autentica. Paolo III lo chiama per inviarlo al Concilio di Trento che è incominciato nel 1545. Lui parte immediatamente, ma il suo organismo non regge più, sebbene abbia solo quarant’anni. Giunto nell’Urbe a metà luglio del 1546, due settimane dopo è già morto.
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