Combattente destinato all’azione, l’uomo vive di obiettivi. Prima del matrimonio, il suo principale obiettivo è la conquista della donna dei suoi sogni. Il matrimonio è la prima grande dimostrazione d’amore dell’uomo. Dopo il matrimonio, raggiunto l’obiettivo, se ne presenta un altro, rendere felice la propria moglie.
L’uomo è portato a pensare che più guadagna e più è in grado di rendere felice la propria donna, non facendole mancare nulla e trattandola come una regina.
Lavorare, nobilita l’uomo, lo fa sentire adeguato al privilegio di avere al fianco una donna speciale e non teme fatica di sorta, pur di renderla felice.
Per le nostre nonne, il fatto che gli uomini provvedessero al loro sostentamento, pur stando fuori giorni interni o lunghi mesi, era un sufficiente segnale d’amore…
Oggi le donne, sono costrette a lavorare, hanno minori occasioni di assecondare la loro femminilità e sono vieppiù stressate. I soldi ed il sostentamento, alle donne d’oggi, non bastano più, hanno bisogno di altro, vogliono dall’uomo anche il sostegno emotivo.
Ecco allora cosa accade. L’uomo, istintivamente, lavora tanto per rendere felice la propria donna, non sa che la donna, oltre al sostegno materiale, ha bisogno di intimità e comprensione.
D’altro canto, la donna non sa che, per l’uomo, il lavoro è uno strumento d’amore ed interpreta la sua assenza come segnale di distacco e di abbandono. La donna ha bisogno di lui e lui non c’è, così diviene triste ed infelice.
L’uomo ritiene di non essere all’altezza della sua stupenda moglie, pensa di non essere in grado di renderla felice, ha bisogno del suo sorriso e del suo apprezzamento, ma lei non gliene da…
Entrambi hanno bisogno reciproco dell’amore dell’altro, ma non riescono a riconoscerlo. Le frustrazioni divengono sempre profonde, gli animi si fomentano, si dipanano violente aggressioni ed accuse che fanno concludere, erroneamente, che non c’è più amore.
Invece è esattamente il contrario.
Il lavoro, così importante per l’uomo, è spesso causa di dissidi e rotture spesso irreparabili. Può essere l’assenza protratta da casa, la precarietà del lavoro, il mutamento professionale o peggio ancora la perdita del lavoro…
Non poter provvedere in modo adeguato alla sua bella famiglia è quanto di peggio possa accadere ad un uomo. Il senso di inadeguatezza e frustrazione sono tali da mettere a durissima prova anche i rapporti più solidi.
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