I prodotti in commercio vengono distinti, ai fini impositivi, nelle seguenti categorie: Le sigarette. I sigari. I sigaretti. I trinciati per sigarette. I trinciati per pipa. Il tabacco da fiuto e da mastico
Tali prodotti, accomunati nella più generale categoria dei tabacchi lavorati, sono gravati da diverse imposte:
l'IVA, che è pari al 21% del prezzo di vendita al pubblico al netto dell'IVA stessa
l'accisa , correlata al prezzo di vendita al pubblico, varia in relazione alla categoria del prodotto
il dazio, che si applica solo qualora i prodotti provengono da paesi terzi, cioè non appartenenti alla Unione Europea
Il prezzo finale di vendita al pubblico di un prodotto risulta dalla somma di più componenti, quelle fiscali sopraccitate alle quali si aggiungono l' aggio del rivenditore, nella misura fissa del 10% del prezzo, e la quota di spettanza del produttore che è residuale rispetto al prezzo scelto dal produttore medesimo.
Facciamo un esempio per chiarire quanto detto. Se consideriamo, per le sigarette, un prezzo pari a 100 avremo, con i valori arrotondati, che:
58,5 verranno versate nelle casse dell' erario a titolo di accisa
17 andranno, ugualmente, allo Stato per il pagamento dell' IVA
10 ricompenseranno il rivenditore
14,5 costituiranno l' incasso per il produttore
Come si può evincere lo Stato interviene in modo deciso sui tabacchi lavorati penalizzandone il consumo con una tassazione che sfiora il 75% del prezzo finale.
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