Strizzate in abiti sexy, fan della lingerie a vista, disinvolte nell'approccio con l'altro sesso, a caccia di divertimento da una notte e via, senza tabù e trasgressive. Le donne sono cambiate ma siamo sicure che siano più libere? E se fossimo troppo hot? Guardare un film porno, da sole o in compagnia , è segno di emancipazione. Pornografia femminile. prodotta e pensata da donne, per donne. Sempre più donne si spogliano, per divertimento, per soldi, per la tv, per gli amici, per gioco, per stimolo.
L'accusa arriva spesso proprio da parte degli uomini: le donne di oggi sono troppo disinibite, mettono quasi paura. Libertà sessuale, zero tabù, abbigliamento provocante , partner che vanno e vengono, separazioni facili. Ma è questa la vera liberazione? Oppure trasformarsi in maschiacci ci rende ancora più vittime?
E che cosa pensano veramente gli uomini di una donna sboccata o che fa battutine piccanti o che si veste sempre come se fosse a caccia di un maschio?
I costumi delle donne stanno cambiando, soprattutto Oltreoceano, e tocca farsene una ragione. Non ci sono quasi più un tabù, la lingerie è praticamente considerata abbigliamento lecito in discoteca, l'amore tra donne è stato elevato allo status di divertimento saltuario e temporaneo, guardare filmini hard non è più soltanto una prerogativa maschile, entrare e uscire da un sexy-shop con un paio di sacchetti in mano non mette in imbarazzo nessuna.
E soprattutto il corpo non è un tempio. Sempre più donne si spogliano, per divertimento, per soldi, per la tv, per gli amici, per gioco, per stimolo.
Sempre più donne dichiarano di provare un sottile piacere nell'esibizionismo e non se ne fanno un cruccio. Le femministe tuttavia qualche domanda se la pongono. Per esempio, come abbiamo scritto recentemente, quando si accende la tv ci si chiede che immagine del sesso debole si stria davvero dando, che messaggio arrivi agli uomini di oggi e di domani.
La liberazione sessuale passa davvero per tutta questo processo di corpi nudi esposti ai quattro venti? E perché per gli uomini non è (mai stato) così? Guardare un film porno, da sole o in compagnia , è segno di emancipazione e apertura mentale oppure significa avallare i meccanismi del mondo dell'hard e di mercificazione del corpo femminile? L'immagine che si dà della donna in queste pellicole è ancora degradante o è cambiata? E la cosiddetta pornografia femminile (prodotta e pensata da donne, per donne) rappresenta una svolta o è autosfruttamento? L'esibizionismo di cui parlano tante ragazze di oggi, che dicono di sentirsi appagate dopo uno spogliarello in discoteca, è sintomo di una (ri)trovata sintonia con il proprio corpo o soltanto il modo sbagliato per sentirsi accettate in una società che in fondo vede la donna come mercanzia?
Probabilmente la verità sta nel mezzo.
Abbandonare i tabù, sentirsi più libere di esibire una sessualità aperta e serena è oggettivamente positivo. L'importante è che questi atteggiamenti siano volontari e non – come pare capitare sempre più spesso - frutto di una moda che induce le donne a essere sfrontate per sentirsi amate o, peggio, per raggiungere un obiettivo. Esibirsi in uno strip per propria soddisfazione è ok, farlo in cambio di un regalino e di una comparsata in tv è tutt'altra cosa. Il confine tra evoluzione e involuzione è pericolosamente sottile.
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