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Rubriche > MISTERI NASCOSTI > Il Vischio
Il Vischio
Articolo di Franco Petrone pubblicato il 20/6/2012 (1692 Letture)
Il VischioIl Vischio è una pianta appartenente alla famiglia delle Lorantacee. Esso affonda le radici nei tronchi di vari alberi e si alimenta della loro linfa; le foglie sono perenni e sempreverdi e i frutti sono bacche gelatinose, somiglianti a perle, fornite di una tossicità piuttosto elevata. La capacità che ha questa pianta di svolgere la fotosintesi, fa del vischio una pianta emiparassita e non parassita come molti credono.


Il VischioIl Vischio è diffuso nelle regioni boscose di tutto il continente europeo e in quello americano.

Le parti utilizzate sono le foglie e parte dei rametti, raccolti prima che si formino i frutti ed essiccati in luogo fresco.

Il vischio è una pianta molto particolare, le cui radici affondano nei rami e nei tronchi degli alberi invece di attecchire nel terreno. I suoi semi, per germinare, hanno bisogno della luce del sole, diversamente dalla maggioranza degli altri semi, che hanno bisogno dell'oscurità. Allo stadio adulto, il vischio riesce a produrre clorofilla anche al buio.



Proprietà del Vischio tradizionalmente riconosciute:

Le caratteristiche medicinali del vischio, conosciute già dei tempi di Ipocrate e Plinio, sono assai interessanti e di recente si sono scoperte anche le sue proprietà antitumorali, proprietà, a dire il vero, ancora tutte da verificare e sulle quali proseguono tuttora le ricerche.



Ipotensivo e vasodilatatore

Da sempre è considerato un efficace regolatore del sistema cardio-circolatorio ed è una delle piante più efficaci che si conoscano contro l'ipertensione arteriosa, poiché migliora l'irrorazione sanguigna del cervello e del cuore, indeboliti a causa dell'indurimento (arteriosclerosi) delle arterie cerebrali o coronariche. Se ne consiglia l'uso in caso di arteriosclerosi cerebrale (nausea, vertigini, ronzio nelle orecchie) o coronarica (angina pectoris). Si può anche somministrare in via preventiva a chi abbia avuto attacchi di trombosi o embolie cerebrali.



Antispasmodico e sedativo

Calma la sensazione di oppressione nel petto, le palpitazioni, il nervosismo e le cefalee; anticamente si usava come sedativo anche negli attacchi epilettici e nelle crisi isteriche.



Diuretico e depurativo

Aumenta la produzione di urina e l'eliminazione dei residui tossici del metabolismo, come l'urea e l'acido urico; è indicato in caso di nefrite, gotta, artrite e ogni qual volta si voglia depurare il sangue.



Lenitivo e Antinfiammatorio

In applicazioni locali allevia i dolori reumatici, inoltre è molto efficace negli attacchi acuti di lombaggine o di sciatica.



Regolatore del ciclo mestruale

Tradizionalmente è anche stato utilizzato in caso di irregolarità del ciclo o in caso di mestruazioni eccessivamente abbondanti e di emorragie uterine grazie al suo effetto emostatico.



Probabili proprietà Antitumorali ancora da verificare

Nella pianta del Vischio sono presenti almeno 3 composti che possono essere ritenuti responsabili della azione antitumorale dimostrata in Vitro: alcaloidi, viscotossine (piccole proteine con attività Natural Killer) e lectine, composti che contengono sia proteine che zuccheri e che sono in grado di legarsi alla superficie delle cellule determinando cambiamenti biochimici complessi fino al blocco della sintesi proteica. Grazie soprattutto alle lectine, il vischio è in grado di stimolare la risposta immunitaria, ha effetti tossici diretti sulla cellula tumorale e inoltre ha una azione di stabilizzazione del DNA in cellule (soprattutto leucociti) sottoposte a chemioterapia.

L'attività antitumorale del Vischio è stata dimostrata in numerosi modelli animali su cui si è verificata una inibizione della crescita cellulare di diversi tipi di tumore. Nei Topi, ad esempio, il vischio si è dimostrato attivo in varia misura in linfomi, leucemie, carcinomi mammari, epatocarcinomi, melanomi e carcinomi del colon. Purtroppo nell'uomo non è stato ancora possibile confermare i risultati ottenuti sugli animali anche se, soprattutto per quanto riguarda il carcinoma della mammella, qualche dato positivo in letteratura esiste, pur essendo ancora tutto da verificare. Si spera perciò, nei prossimi anni, di aggiungere nuove scoperte a quelle attuali che possano essere impiegate clinicamente.



Preparazione di alcune ricette casalinghe per l'Uso Interno:



Infuso

Frantumate 30 g di foglie di vischio, mettetele a riposare in infusione in 7,5 dl d'acqua fredda per 7-8 ore; al termine riscaldate leggermente e filtrate. Consumare 3 tazzine al giorno, lontano dai pasti principali, allo scopo di combattere l'ipertensione arteriosa.



Macerazione

Si lasciano riposare per una notte 20 g di foglie essiccate in mezzo litro di acqua fresca; si filtra e si beve il giorno dopo in 3 o 4 riprese.



Vino di Vischio

Mettete a macerare 30 g di vischio (foglie) per 1 settimana dentro un vaso di vetro ermeticamente chiuso assieme a 1 litro di vino bianco secco, agitando di tanto in tanto. Trascorso questo periodo filtrate e conservate in bottiglia.

Consumate 2 bicchierini al giorno, distanziati tra un pasto e l'altro. Può essere impiegato come diuretico e contro l'arteriosclerosi, l'ipertensione e i problemi circolatori.



Preparazione di alcune ricette casalinghe per l'Uso Esterno:



Impacchi

Si imbevono in un infuso di 30 g di foglie essiccate in 1 litro d'acqua e si applicano sul petto (in caso di palpitazioni o di senso di oppressione), sulle spalle o sui reni (in caso di lombaggine o di sciatica) o sulle articolazioni colpite da reumatismi.



Bagno di vischio

Mescolate 4 cucchiai di timo (pianta) e 6 cucchiai di vischio (rametti), versate 1/2 litro d’acqua bollente su 2 cucchiai di droga e fate riposare per 30 minuti prima di filtrare. Lavate con cura e frequentemente la pelle in caso di abrasioni.


Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici.






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