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Rubriche > SOTTO VOCE > Intrigo e Passione. La mano andava alla ricerca del fiore più prezioso
Intrigo e Passione. La mano andava alla ricerca del fiore più prezioso
Articolo di Anonimi pubblicato il 15/8/2012 (1961 Letture)
gif56Sorrise Carlo mentre vedeva scendere dall’auto Sandra, accompagnata da Marco. Era davvero splendida con quel vestito lungo nero, ed un decollete notevolissimo, come quello che aveva esibito al primo incontro, quando vedendosi tutti e quattro, si erano subito piaciuti. Carlo ricordava ancora la settimana prima, nel bellissimo appartamento di Sandra dove le due coppie avevano dato sfogo ai loro desideri vivendo la loro prima esperienza a quattro. Una stretta di mano tra Carlo e Marco, mentre Cristina e Sandra si salutavano con un abbraccio.


Scambisti L’aria era forte di profumi, e Carlo sentiva quello inebriante di Sandra mentre salivano le scale; da dietro poteva ammirare il suo fondoschiena ondeggiare sensualissimo e, mentre lei saliva le scale a Carlo saliva l’eccitazione. L’ingresso della casa di Carlo e Cristina si illuminò, e tutti e 4 si proiettarono all’interno chiudendo con cura il portoncino; avevano ancora in mente le immagini della precedente esperienza vissuta insieme, dove l’esplosione dei sensi li aveva uniti in un amicizia unica, rivolta alla ricerca di quel piacere che solo con una buona dose di complicità a quattro può essere raggiunta. Marco e Sandra si sedettero nel primo divano Mentre Carlo , dopo aver stappato la bottiglia di moscato fredda, versava lo spumeggiante liquido nei calici preparati da Cristina, che nel frattempo aveva acceso le candele profumate ed abbassato le luci. Nel sottofondo una leggera melodia usciva dai diffusori situati ai fianchi dei divani. Carlo non riusciva a distogliere lo sguardo dalla scollatura di Sandra, ma non solo quello aveva catturato il suo interesse, Sandra infatti emanava un fascino particolare, aveva un viso bello, delle belle forme morbide e sinuose, un sorriso accattivante ed un carisma che emergeva da una personalità forte, ma al tempo stesso dolce e sensuale. Carlo sembrava ipnotizzato da tutto ciò e lo aveva confessato diverse volte a Cristina nei giorni precedenti, e lei ne sembrava compiaciuta, visto che anche lei era molto attratta da Marco. Dopo aver sorseggiato il suo bicchiere di spumante, Marco iniziò ad accarezzare dolcemente le gambe di Cristina, che apprezzando il gesto si avvicinò di più a lui. Carlo dopo aver guardando la scena incrociò lo sguardo di Sandra che con un leggero sorriso si umettava le labbra e si alzò dal divano lasciandolo tutto per loro. Carlo le si avvicinò da dietro, e inebriato dal profumo le cinse le spalle in un tenero abbraccio e, baciandole il collo, con una mano le sollevava il vestito all’altezza dell’inguine accarezzandole le morbide cosce e con l’altra le infilava la mano dentro il reggiseno. Il respiro dei due si faceva sempre più ansimante. La mano andava alla ricerca del fiore più prezioso all’inizio sopra gli slip, poi con abile maestria infilò una mano all’interno soffermandosi per un attimo sul monte di venere, per scendere sempre più in giù fino a sentire sulle dita i caldi umori che la bagnavano. L’altra mano, dopo aver trastullato a lungo i capezzoli, cercava la cerniera per liberarla subito dal vestito. Un rapido sguardo a Marco e Cristina che nel frattempo si erano liberati dei vestiti. Cristina sdraiata sul divano, mentre Marco con la lingua andava alla ricerca della fessura, trovandola già profumata e colma di umori. Cristina ruotò indietro la testa e ad occhi semichiusi emetteva gemiti di piacere, e Marco con la lingua roteava sul clitoride e la affondava in profondità.

Il vestito di Sandra era a terra, e Carlo mentre la spingeva dolcemente sull’altro divano, le sfilò il reggiseno con una mano mettendo finalmente allo scoperto il bellissimo seno che Sandra finora aveva mantenuto nascosto. La lingua accarezzava i capezzoli ormai duri che, mordicchiati leggermente avevano portato Sandra in un estasi di piacere; ormai travolta dai brividi della passione crescente, si abbandonò a mugolii di piacere che non facevano altro che eccitare ancora di più Carlo. La mano tra le cosce andava alla ricerca della figa ormai zuppa di umori, e dopo aver sfilato le mutandine, con il dito medio accarezzava il clitoride dapprima leggermente e poi con più vigore. La bocca succhiava e mordeva i capezzoli, e le dita della mano, abbandonato il clitoride, si infilavano all’interno nella figa, alla ricerca del punto che più faceva gemere Sandra. Sdraiata sul divano ormai non si curava più di Marco e Cristina, la quale dopo aver invertito i ruoli si apprestava leccare con vigore l’asta di Marco provocando in lui lunghi brividi di piacere.





Carlo con due dita dentro Sandra, muoveva la mano avanti e indietro, e con i polpastrelli rivolti verso l’alto, spingeva le dita dapprima lentamente, e mano mano che sentiva l’eccitazione di Sandra crescere, aumentava il movimento sempre più veloce e in fondo, fino a far esplodere Sandra in un Orgasmo liberatorio. Sentendola al culmine del piacere, iniziò ad accarezzarle teneramente i capelli sedendosi un momento sul divano per ammirare Marco che mentre affondava il membro tra le gambe di Cristina con una mano accarezzava il suo seno. Sandra dopo essersi ripresa, vedendo il membro di Carlo duro e marmoreo, si abbassò per prenderlo in bocca e massaggiarlo con la lingua. Andava avanti e indietro con la bocca, impugnando l’asta e accompagnando il movimento con la mano, roteandola intorno alla base del glande. Carlo si sdraiò tutto estasiato, mentre sentiva l’eccitazione che saliva piano piano fino al punto di pulsare nella bocca di Sandra. L’eccitazione ed il piacere era troppo forte al punto che non seppe trattenersi, esplodendo in un orgasmo che lo lasciò senza forze. Ma dopo un attimo di riposo, Carlo la prese per mano e la fece sdraiare di nuovo sul divano, la guardò teneramente ,i morbidi capelli mossi e biondi incorniciavano il suo viso reso ancor più bello dall’estasi dell’amplesso appena concluso, Sandra pareva apprezzare quel gesto tenero e gli offrì un dolce e tenue sorriso; Carlo lo colse come un invito ed approfittò facendo quello che finora non aveva osato: non resistette e le fiondò un appassionatissimo bacio così lungo da toglierle il fiato. I loro respiri ripresero affannosi di desiderio; Carlo si fece spazio tra le sue gambe e affondando la lingua nella fessura stuzzicava il clitoride nuovamente inturgidito, per poi scendere al secondo buchetto, anche quello ormai dilatato dagli spasmi del piacere. Sandra sentiva il respiro affannoso di lui confondersi con il suo e si abbandonò completamente al suo volere. Lui, a sua volta era già pronto a ricominciare. Si tirò su e accompagnò il membro mentre la penetrava lentamente. Il gemito ad occhi chiusi di Sandra indicava che aveva gradito quello che stava facendo. Carlo puntò i piedi sulla sponda del divano e cominciò a penetrarla con vigore. Dapprima lentamente per aumentare piano piano la velocità. Dall’altra parte Marco e Cristina avevano raggiunto l’orgasmo e respiravano affannosamente cercando un po’ di riposo. Uscendo da Sandra, Carlo si sedette sul divano, e con una mano accarezzava il cazzo duro come l’acciaio al punto che gli faceva un po’ male, con l’altra mano spingeva Sandra invitandola a mettersi su di lui. Lei salì sul divano con le ginocchia, prese con la mano l’asta di Carlo e con forza se lo infilò tutto, andando avanti ed indietro con il bacino. Marco vedendo la scena, gli venne subito in mente le volte che aveva fantasticato per far provare a Sandra la doppia penetrazione, e senza proferir parola andò da dietro alla ricerca del buchetto di Sandra, mentre Cristina guardando la scena eccitata, si accarezzava la figa. Sandra un pò sorpresa, si girò alla ricerca dello sguardo di Marco che non capendo più niente aveva ormai trovato la strada per penetrarla . Sandra mosse il bacino avanti e indietro in un turbinio di sensi così intensi da farle provare un orgasmo da lasciarla senza forze. Alzandosi da quella posizione, lascò scoperto il cazzo di Carlo che rimase li stanco ma ancora non appagato. Cristina, rimasta in disparte a guardare la scena, pretendeva la propria parte, e mentre allargò le gambe infilandosi l’arnese di Carlo, guardò Marco negli occhi quasi per supplicarlo di ripetere con lei. Si sdraiò su Carlo, lasciando in piena mostra il bel culo che Marco tanto ammirava. Marco non sperava altro, e di nuovo da dietro si fece spazio nel buco libero di Cristina. Le spinte di Marco, e il movimento di Cristina fecero finalmente arrivare l’orgasmo a Carlo,, seguito in pochi istanti da quello di Cristina e di Marco. Stremati tutti e quattro, cercarono i vestiti per sorseggiare quel poco spumante che ancora non era stato consumato.



N.B. La posta della rubrica " Sotto Voce " viene pubblicata integralmente, senza correzioni ne tagli, cestinando solo le storie ritenute troppo forti o di contenuto volgare. 



 


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