Menu principale

Categorie news

Contatore visite OGGI

Utenti online

63 utente(i) online
(6 utente(i) in Rubriche)

Login

Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!

Foto recenti

Meteo in Italia

La situazione:
Scegli la Provincia

Cerca nel Sito

Foto recenti

Foto a caso

Turchia, settimana della moda a Istanbul -
Miss Italia nel Mondo: vince Silvia Novais - Terza classificata -
Profughi somali in un campo nel Kenya
Ghiaccio: Kostner farfalla d'oro. Pattinaggio artistico, 4/o europeo nel singolo
Strappa all'uomo medio le illusioni di cui vive, e con lo stesso colpo gli strappa la felicità
Papa Francesco, papa dal 13 marzo 2013
Molte donne si danno a Dio quando il diavolo non le vuole più
L'adulterio e' l'applicazione della democrazia all'amore
Donna, tu sai che effetto fai veramente agli uomini?
Non ti preccupare le corna che hai tu non puoi vedertele, ecco perchè sei un cornuto contento
SmartSection is developed by The SmartFactory (http://www.smartfactory.ca), a division of INBOX Solutions (http://inboxinternational.com)
Rubriche > RUBRICA MEDICA > Pseudologia fantastica 2
Pseudologia fantastica 2
Articolo di Dott. Michele Sannino pubblicato il 16/10/2009 (1488 Letture)
PinocchioIl primo caso è quello di una giovane donna di 27 anni che da un anno è sposata con il suo fidanzato di sempre. Per chiarire meglio i precedenti della vicenda ci rifaremo alla sorella della paziente, maggiore di lei di otto anni. Per rispetto dell'anonimato chiameremo quest'ultima Luisa e la paziente Chiara. Tra le due sono state sempre evidenti delle differenze sia fisiche che caratteriali: Luisa magra, ipercinetica, del tutto incurante delle regole sociali, tendente ad atteggiamenti trasgressivi, intraprendente sul piano professionale ed affettivo anche se in questo, vista la sua scarsa avvenenza, ha sempre avuto la sensazione di doversi accontentare.


PinocchioChiara al contrario, nonostante i ripetuti tentativi di cambiamento, è sempre stata grassottella, con uno spiccato senso della famiglia e, accapparatasi quello che considerava un "buon partito", ha perseverato per anni nell'intento di sposarlo. Questo desiderio ha fatto scivolare in secondo piano l'impegno scolastico facendo sì che la minor brillantezza intellettiva venisse nascosta dalla mancanza di volontà. Chiara non ha mai celato un forte attaccamento nei confronti di Luisa che al contrario ha sempre avuto la tendenza a svilire le attitudini della sorella accapparrandosi, senza mai farne segreto, le simpatie materne. Chiara due anni prima del matrimonio, evento che per altro aveva più volte dato la sensazione di essere inattuabile, aveva trovato, suo malgrado, dal momento che non aveva mai nascosto la sua scarsa propensione al lavoro, una occupazione come commessa. Il lavoro e la spinta verso la vita familiare furono i due motivi propulsori affinchè fosse stabilita la data delle nozze.



Pochi mesi prima Chiara venne licenziata e proprio quando il matrimonio sembrava compromesso, visto che il fidanzato aveva posto come condizione che entrambi avessero un reddito sicuro, venne chiamata per ricoprire un posto vacante come assistente all'infanzia. Tutto andò apparentemente per il suo verso: le nozze furono celebrate, Chiara entusiasta della vita matrimoniale dopo pochi mesi iniziò a fare progetti per una futura maternità. In questo clima che non lasciava prevedere alcunchè di negativo, Chiara richiese una visita specialistica. Suo marito aveva scoperto un ammanco sul conto corrente di circa otto milioni, preoccupato era corso in banca dove gli era stato riferito che i prelievi erano stati fatti regolarmente dalla moglie. Chiara di fronte alle domande del marito si mostrò colta di sorpresa e negò, anche di fronte al cassiere da cui aveva fatto il prelievo, di aver compiuto alcuna operazione bancaria. In un primo tempo il marito, incapace di credere alla colpevolezza di Chiara, si lasciò convincere ma due mesi dopo, di fronte ad un ennesimo ammanco e alla rivendicata estraneità della moglie, nonostante la firma di lei sui due prelievi, decise di parlarne con i suoceri. Fu in quell'occasione che venne scoperchiato il vaso di Pandora: Chiara si era fatta prestare quattro milioni dal padre e con il tempo ne aveva restituiti due coprendo parte del debito con del denaro ricevuto in eredità.


Donna allegra


Un altro milione lo doveva ad un'amica e si scoprì che era solita chiedere alla sorella piccole quantità di danaro come anticipi su una divisione di beni che sarebbe stata fatta di lì a poco. In tutto i debiti ammontavano a quindici milioni. Il giorno dopo rispetto all'episodio rivelatore chiese una visita psichiatrica, era affranta, disse di non sapere come aveva speso quei soldi e di essersi trovata di fronte all'impiegato di banca incapace di controbattere le accuse che assicurava essere del tutto infondate. Dopo un lungo colloquio, in cui parlò del suo lavoro e confessò una vita matrimoniale tutt'altro che idilliaca, soffocata dall'avarizia del marito e impossibilitata dall'arroganza di questo a far valere le sue opinioni, la dimensione depressiva sembrava avere il sopravvento su qualsiasi altra diagnosi, pertanto si rese necessaria la prescrizione di un lieve ansiolitico e di un antidepressivo serotoninergico. La sera stessa il marito infuriato telefonò al curante dicendo che la moglie non era ammalata e che proprio quella sera aveva fatto un controllo accurato dei movimenti bancari dell'ultimo anno ed era evidente che anche il giorno stesso del colloquio Chiara aveva fatto un prelievo ingiustificato.

Dopo due giorni Chiara chiese di anticipare il successivo appuntamento e non esitò a confessare di aver raccontato, cosa del resto già evidente per il terapeuta, un sacco di frottole: un mese prima del matrimonio era stata licenziata dall'asilo e nel timore che il marito potesse addurre quella scusa per rimandare la data del matrimonio, da allora fece finta di lavorare pagandosi ad ogni ventottesimo giorno del mese lo stipendio. Questa storia potrebbe passare per una furbesca menzogna se non fosse che Chiara, dopo i primi mesi in cui era perfettamente consapevole di mentire, credette davvero di lavorare all'asilo tanto che usciva tutte le mattine per recarsi al lavoro, rientrava regolarmente dopo quattro ore e parlava con i familiari delle difficoltà o degli episodi che si sarebbero svolti sul lavoro. Quando il marito la portò di fronte al cassiere dal quale aveva ritirato il danaro che a fine mese le era indispensabile per concretizzare il suo stipendio, non riuscì davvero a capacitarsi del perchè quell'uomo, a cui abitualmente consegnava i suoi risparmi, stesse in quel momento, di fronte a suo marito, cambiando le carte in tavola.

Tenendo conto della grave situazione relazionale che si era creata con il marito, Chiara, consapevole che in quel momento l'avvallo psicopatologico avrebbe potuto ristabilire le sorti del matrimonio, chiese una visita alla presenza del marito. Non fu difficile descrivere Chiara come una donna frustrata e depressa incapace di far fronte al licenziamento, sebbene dietro un sottile velo psicopatologico esistesse una forte intolleranza della paziente verso il marito.

Da quel momento Chiara sentì il terapeuta dalla sua parte ed accettò una serie di colloqui al fine di chiarire meglio la situazione: tuttavia ogni volta che emergeva l'ambivalenza e la sua dipendenza dal marito la paziente metteva in atto la negazione fino al punto di considerarsi guarita ed interrompere sia i colloqui che la terapia farmacologica.

A sei mesi di distanza Chiara chiese un'altra visita e con atteggiamento trionfale annunciò di aver preso la patente, di essersi iscritta ad un corso paramedico e nel frattempo di aver trovato un lavoro modesto che però le permetteva di sbarcare il lunario.

Passarono ancora alcuni mesi prima che la paziente affranta ritornasse dal curante raccontando che un vigile, fermatala per un'infrazione del codice stradale, aveva scoperto che il foglio rosa sostitutivo della patente era falso, da lì la denuncia e l'ennesimo disvelamento della menzogna: il lavoro era inesistente e così anche il corso sebbene frequentasse alcune lezioni di ortopedia che le permettevano di sostenere la menzogna.

A questo punto la situazione psicopatologica era evidente: la menzogna si inseriva nella negazione maniacale che cadendo dava luogo al risvolto depressivo.



2° caso clinico

Il secondo caso che come vedremo presenta una serie di analogie con il precedente, è quello di una paziente di 53 anni ricoverata dopo un tentativo di suicidio nella nostra clinica e a tutta prima diagnosticata come una paziente affetta da un Disturbo Bipolare. Ultimogenita in una famiglia con altri sette figli e con una situazione economica disastrosa, non le fu mai fatto segreto di essere stata indesiderata al punto che da quando la paziente ricorda il suo unico desiderio fu quello di sposarsi e lasciare la casa paterna. Sicuramente la brama di evadere fu alla base della prima relazione fallita che la lasciò sola con un figlio. La situazione divenne insostenibile per la famiglia che supportata dai motivi morali indusse la paziente a rifugiarsi presso un istituto religioso. Dopo poco tempo conobbe l'attuale marito che per il momento tragico che attraversava e per le origini poco più che modeste di lui, le apparve come "l'occasione della sua vita". Si sposò ed ebbe altri tre figli, le ultime due gemelle, di cui una con un grave deficit uditivo. La paziente, che fino a quel momento aveva svolto attività infermieristica, decise di fare domanda di pensionamento possibile in base agli anni di anzianità lavorativa, e di dedicarsi all'educazione della prole mantenendo un minimo di attività "in nero" che le permettesse di arrotondare il salario del marito. Di fatto la paziente non lavorò più ma, per evitare di essere considerata mantenuta, saltuariamente si assentava da casa dicendo di dover fare delle assistenze domiciliari e in quelle occasioni consegnava al marito i guadagni ottenuti. Difficile individuare dal suo racconto quando il rapporto con il marito iniziò ad essere insoddisfacente ma sicuramente l'incombere dei suoceri, che continuavano a considerarla come una donna di malaffare, contribuì non poco al fallimento dell'unione. In tutto il periodo lavorativo la paziente continuò ad inviare mensilmente un assegno alla madre che, nonostante la pervicace malevolenza verso la figlia, rimasta vedova accettava dicendo di non riuscire a sbarcare il lunario. Fu proprio questo esborso mensile che per qualche tempo giustificò agli occhi del marito i continui prelievi della paziente dal conto corrente bancario. Ma la storia, così come noi l'abbiamo conosciuta, ebbe inizio dal tentativo di suicidio fatto nel momento in cui il coniuge chiese una spiegazione agli ammanchi finanziari per non essere costretta a rispondere di una serie di debiti contratti negli ultimi quattro anni per un ammontare di un centinaio di milioni. La paziente da tempo era assidua del monte di pietà dove impegnava alcuni preziosi regalati ai figli nelle ricorrenze e, incapace di riscattarli, chiese al figlio maggiore di versarle una cifra mensile per coprire le spese sanitarie della sorella handicappata; nel frattempo, avendo accettato all'insaputa del marito un aumento del canone di affitto, chiese più volte dei prestiti a delle amiche giustificandoli con il tentativo di non far sapere al marito che il figlio maggiore le prestava violenza ogni qual volta non soddisfacesse alle sue richieste economiche. Ma inspiegabilmente, visto che lo stipendio del marito sarebbe stato sufficiente per provvedere alle necessità domestiche, la paziente chiese per due volte alla banca un prestito: la prima volta raccontando di aver perso lo stipendio del marito e di non volergli infliggere quella notizia, la seconda raccontando di dover far fronte alle spese funerarie della madre. Sicuramente la quantità di denaro chiesta a prestito non era giustificata da nessuna delle cause elencate dalla paziente e tanto meno poteva essere attribuita a delle spese inconsulte fatte durante dei periodi di eccitazione maniacale dal momento che nessun oggetto di valore aveva varcato la soglia di casa negli ultimi anni e comunque nessuno fu in grado di ricordare dei suoi momenti euforici. La paziente portata dal marito di fronte ai poliziotti negò di essere vittima di ricattatori e tanto meno di essersi indebitata con degli usurai, tutto quello che riuscì a dire nel tentativo di porre rimedio alla situazione fu di non ricordare e di essere certa di non aver mai fatto debiti.

Ovviamente durante il ricovero fu importante ai fini diagnostici cercare di far luce sulla situazione. In un primo tempo la paziente si ostinò nel dire che non ricordava e questo indusse una serie di esami neurofisiologici e psicometrici per escludere delle patologie organiche. Successivamente assicuratole il segreto professionale raccontò di aver sempre mentito al marito sui soldi dal momento che nonostante l'apparente paciosità era solito chiederle ragione di ogni minima spesa.

Durante il ricovero, in cui la paziente fu curata con antidepressivi serotoninergici e della carbamazepina, sembrava esser più depressa ogni volta che aveva occasione di incontrare il marito, mentre con gli altri, pur lamentandosi per la sua situazione, sembrava più che altro cercare una via d'uscita alla situazione.

Sicuramente il fatto di essere ricoverata e di vedere riconosciuta la sua situazione come patologica fu uno dei motivi principali e per il tentativo di perdono da parte del marito e per sfuggire definitivamente dal dover giustificare ulteriormente i debiti.

E' utile precisare che la paziente dichiarò sempre di non essere una giocatrice di azzardo nè di spendere per motivi extrafamiliari.


Naviga negli articoli
Precedente articolo Pseudologia fantastica 3 - Considerazioni psicodinamiche a margine Pseudologia fantastica 1 prossimo articolo

Rubriche

Chiamaci su Skype

Social Networks

Messaggi dal Guestbook

  • 20/11/2008  Sono Miriam di Milano  Sono Miriam di Milano vorrei dirvi ...
  • 7/9/2008  Luisa Casalnuovo (NA) - Italia -  Ho letto le vostre rubriche eccezionali e o visto le foto sui tifosi belle
  • 7/9/2008  Luisa Volla (NA) - Italia  Coplimenti un ottimo sito non è caotico ed è molto chiaro
  • 23/8/2008  Kya  X Angela
  • 16/8/2008  Jonny  Divertente
  • 15/8/2008  Sara - Napoli  Sotto Voce è molto interessante -
  • 13/8/2008  Sara  Salve leggo spesso con le mie amiche i vostri messaggi nella rubrica sotto voce
  • 13/8/2008  Celeste - Napoli -  Per Angela di Napoli
  • 13/8/2008  Popetta  Per Angela
  • 13/8/2008  Mary Bon  Ad Angela di Napoli


  • Visita

News più lette

Un articolo a caso

gifocchiopesceIl giornalista non è tanto uno che vien pagato per ciò che scrive, quanto uno che vien pagato per ciò che non scrive - I giornalisti sono impermeabili a tutto. Arrivano sul cadavere caldo, sulla partita, a teatro, sul villaggio terremotato e hanno già il pezzo incorporato - Il mondo frana sotto i loro piedi, s'inabissa davanti ai loro taccuini e tutto quanto per loro è intercambiale letame da tradurre in un preconfezionato compulsare di cazzate sulla tastiera. Cinici? No frigidi - Editorialista: il dovere di un editorialista è quello di dire la verità. Il suo mestiere è di far credere che la conosce - Alcuni giornalisti sono scrittori, come gl'imbianchini sono pittori. Giornalista Melènso: Persona, che mostra inerzia dal punto di vista intellettivo, che è tarda nell’intendere e nell’agire, che alla scarsa intelligenza e scrive in un modo goffo. Cercava di attirare la sua attenzione con paroline melense, sciocche. Giornalista balordo: Scrive balordamente. Tardo di mente, tonto, sciocco, stupido, strampalato, senza né capo né coda. vale poco, una persona riuscita male, è uno sbandato, emarginato. Che scrive male.

News a caso

Articoli dalle Rubriche

Ultimi video inseriti

Video a caso

Dott. Mozzi: Vegetariani, veg...
(Sun, 03-Nov-2013)
Dott. Mozzi: Vegetariani, veg...
Spaghetti Alla Carbonara
(Sat, 26-Jul-2008)
Spaghetti Alla Carbonara
Master KG - Jerusalema [Feat....
(Sun, 13-Aug-2017)
Master KG - Jerusalema [Feat....
Jingle bells. Canzone di nata...
(Tue, 11-Nov-2014)
Jingle bells. Canzone di nata...
Un'altra Donna - I cugini di ...
(Thu, 06-Oct-2016)
Un'altra Donna - I cugini di ...
Rihanna - California King Bed
(Thu, 27-Oct-2011)
Rihanna - California King Bed
Scusate il ritardo - la madon...
(Fri, 20-Feb-2009)
Scusate il ritardo - la madon...
Volla (NA): Intervista all'as...
(Sun, 13-Jun-2010)
Volla (NA): Intervista all'as...
Lucio Battisti
(Wed, 26-Mar-2014)
Lucio Battisti
Filumena Marturano di Eduardo...
(Sun, 25-Feb-2018)
Filumena Marturano di Eduardo...