Risposta - Gentile Sebastiano, il dolore causato dalla perdita di una persona cara genera una serie di reazioni che si concretizzano in: incredulità o rifiuto, dolore, rabbia, senso di colpa, paura, accettazione e pace.
Inizialmente c'è quindi una fase in cui non si riesce a realizzare la perdita subita negando tale realtà.
Dopo qualche giorno il rifiuto si trasforma in dolore straziante.
I sentimenti che si associano oppure seguono al dolore riguardano sensi di colpa (ad esempio, per non aver fatto tutto il possibile per evitare l'accaduto oppure per non aver detto parole affettuose o non aver avuto abbastanza tempo per la persona cara scomparsa) e paura di non farcela a superare il senso di desolazione.
Questo periodo di profonda sofferenza piano piano si attenua grazie al passare del tempo, ma anche reagendo al dolore cercando il conforto negli amici, nei familiari e, laddove ce ne sia la necessità, con l'aiuto di uno psicologo. Fino a che arriverà il giorno in cui si sarà accettato l'avvenimento e non si riprenderà a vivere con una nuova pace interiore.
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