Gli demmo le lamette che avevamo portato con noi e la cosa finì li. Delle due c'era una ragazza con i fuseax e i capelli neri ricci e gli occhi grandi ed espressivi, neri come la notte. L'ho rivista solo un'altra volta quando andai a prendere i diplomi di maturità del liceo; già ero in università in una città diversa.
Credo lei sia andata a Bologna all'università, ma può anche essere che sia andata in un'altra città. Mi sono sempre chiesto se i suoi sguardi fossero di curiosità o se fosse davvero interessata a me. Era una ragazza veramente incantevole ed io non ci ho mai neanche parlato. Non ricordo neanche come si chiama. Confesso che fui un gran fesso, col senno di poi ci avrei provato. Però forse non conserverei questo bellissimo ricordo. Comprendo che la storia delle lamette è un pò ridicola, ma la vita è un pò così. Ringrazio questo sito per avermi concesso di scrivere questa confessione. - Tony Napoli -
N:B. Le confessioni che ci mandono i nostri lettori non vengono cambiate dalla nostra redazione, anche se, a volte, ci vorrebbero parole o verbi diversi; vengono cestinate solo quelle volgari.
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