Che stranezza la vita, l'essere umano ha un corpo e una mente che riesce quasi sempre ad adattare, quando non ci riesce sono guai. Da quando avevo 12 anni ho avuta la fila degli uomini che volevono stare me, ho dovuta sempre lottare non solo contro di loro (gli uomini) ma anche contro di me, quante volte volevo accettare, ma riufiutavo. 

Ad un certo punto mi sono buttata, si buttata con gli uomini, le ho fatte di tutti i colori. Un giorno conobbi un uomo molto affascinante con una posizione molto agiata e dopo un pò lo sposai, solo quando ho avuto mio figlio sono stata ferma, si perchè a modo mio rispettavo mio marito cercavo sempre di non fargli mancare niente, la sera ero sempre pulita e profumata con la cena pronta. Il mio bambino era molto legato al nonno, (mio padre), la mattina lo accompagnavo da lui e andavo a prenderlo alle 16,00 mio marito rincasava sempre verso le 18,00, c'era una buona trattoria vicino casa e mi facevo preparare ogni sera qualcosa, ma sempre quello che piaceva a mio marito, era un uomo importante ed economicamente stavamo bene. Mio padre incomiciò a portare mio figlio che, (all'epoca dei fatti aveva sette anni), alle corse dei Gokart, gli comprò la tuta il casco e l'auto piccola per lui per fare le gare, ogni domenica io e mio marito andavamo a vedere le gare di mio figlio quasi ogni domenica e dopo stavamo a pronzo fuori, mio padre tifava per mio figlio da pazzo. 

Mio padre era pazzo d'amore per mio figlio, io mia madre lo persa molti anni fa, anch'io ero legata molto a mio padre, a dire il vero anche mio figlio era felicissimo di stare con il nonno tutti i santi giorni. Ormai era diventata una abitudine se non accompagnavo mio figlio dal nonno veniva lui a prenderselo a casa, e con un bacio che mi dava diceva: Ci vediamo alle 16,00, io vedevo che mio figlio era felice con il nonno e tutto andava bene, e mio marito la sera era sempre felice perchè gli facevo trovare da cenare quello che gli piaceva a lui, e la moglie sempre pronta profumatamente. 

Un giorno mio padre mi chiama e mi dice che mio figlio ha avuto un incidente nelle prove con il Gokart in pista e lo stavano accompagnando all'ospedale, avvertii subito mio marito ci ritrovammo tutti in ospedale. Mio figlio lo dovettero subito portare in sala operatoria, sette ore sotto i ferri, poi fu accompagnato in rianimazioni. Inutile dire che piagevamo tutti nella sala d'aspetto.

Venne il medico e ci disse: Non voglio nascondervi l'amare verità, vostro figlio e difficile che arriverà a domani. 

Mio marito come un pazzo disse, rivolgendosi  a mio padre: Maledetto a voi ecc ecc, erano parole di sfogo per il dolore, io non ebbi il coraggio di dire niente, ne di difendere mio padre ne mio marito. Mio padre in lacrime andò via. Io e mio marito passammo tutta la notte in ospedale. La mattina cercai di chiamare mio padre, l'adorato nonno, ma non rispondeva al cellulare, riprovai per tutta la mattinata ma mio padre non rispondeva, nel pomeriggio il medico ci disse che con grande sorpresa mio figlio stava reaggendo bene alla terapia e forse c'erano qualche speranza. Volevo dare la buona notizia anche a mio padre, ma non rispondeva al cellulare, alle 16,00 mi rispose una persona chiedendomi chi ero, io dissi sono la figlia di .... lui si qualificò come poliziotto e mi disse che mio padre era morto, si era buttato dal quinto piano di un palazzo. Mi sentii scoppiare la testa, sentivo che stavo perdento il controllo di me, mio padre che era la mia vita era morto, mio figlio la mia gioia del cuore in grave condizioni, stavo impazzendo.

La polizia mi consegnò un messaggio che aveva in tasca mio padre: Susatemi non sopporto questo dolore causato per colpa mia. Mio marito con quelle parole aveva ucciso mio padre.

Pian piano mio figlio si riprese ma la nostra vita non è stata più la stessa. Sono io che mi sento in colpa, si perchè sotto sotto ero egoista persavo più a me stessa che a mio figlio, e mio padre è morto per il grande amore che aveva per lui. Ormai mi sento diversa non mi interessano più gli uomini, ho 40 anni e mi sento maledettamente vecchia dentro, mio figlio è l'unica ragione della mia vita è lui che riesce a darmi la forza di andare avanti, mio marito mi ha lasciata, ormai sono diversi anni, ci sono giornate che sono a pezzi l'immagine di mio padre l'ho sempre davanti agli occhi, un grande padre un grande nonno. La vita per me che era una gioia tutti i giorni, adesso è diventata un inferno, solo il sorriso di mio figlio mi da la forza di andare avanti. Antonella - Napoli

N.B. La posta della rubrica " Sotto Voce " viene pubblicata integralmente, senza correzioni ne tagli, cestinando solo le storie ritenute troppo forti o di contenuto volgare.