Perché farsi l’amante. Questa soluzione rimane pur sempre una situazione sulfurea e corrosiva.
Articolo di Dott. Michele Sannino pubblicato il 7/11/2008 (2077 Letture)
A volte si vive un rapporto sentimentale chiuso ed opprimente. La ripetitività e la noia impediscono qualunque slancio creativo. Lentamente subentra una pericolosa mancanza di comunicazione, che spegne entusiasmi e fantasie. E questo quando non vi è anche violenza fisica e psicologica. Il parere dello psicologo naturalmente è quello di meditare bene ed a lungo sull'opportunità di continuare la relazione e, nel caso non sia possibile per i motivi più disparati, giungere ad una decisione risolutiva. Ecco che allora può farsi strada e trovare legittimità l'ipotesi di un rapporto parallelo ed alternativo.
Questa soluzione rimane pur sempre una situazione sulfurea e corrosiva, ma apre le porte alla fantasia, alle emozioni lancinanti, ad un rivivere "a palla" vecchi sentimenti e nuovi desideri, a sentirsi ringiovanire, a lanciarsi
fuori dai legacci di un rapporto asfissiante e degenerativo. Si è visto infatti che chi si trova a vivere questa nuova dimensione, tende a ripotenziare il suo sistema immunitario e di conseguenza a sconfiggere oltrechè ansie, apatie e depressioni, anche una pericolosa tendenza verso il malessere e la malattia.
Io personalmente da oltre 26 anni mi occupo di psicoterapia ( dinamica breve ) applicata anche a forme tumorali, ed ho notato che a volte, individuata bene la causa psicosomatica dell' affezione ( sono un ostinato ed irriducibile assertore della genesi psicologica dello star male ) se casualmente o volutamente il corso dell'analisi si incrocia con l'esplosione di un nuovo amore, e quindi con la riscoperta di tutto il corredo emozionale esposto prima, ecco che tutto questo gioca a favore del successo della psicoterapia ( e quindi anche delle altre terapie in atto ).
Rimane purtuttavia materia incandescente, che dovrebbe essere trattata con enorme cautela ed attenzione, e considerata al pari di un rimedio farmacologico con le sue controindicazioni, effetti collaterali e reazioni avverse.
Ma "farmacon" non vuol dire veleno in greco antico? E qualunque medicina, come detto, non fa più male che bene? E allora? Allora tiriamo le somme:
- L'adulterio può essere utile perché scatena un uragano di emozioni che fanno terremotare una stanca o disperata situazione di coppia.
- Queste emozioni possono essere incanalate verso una maggiore e migliore comprensione del proprio status.
- Possono portare uno scossone "creativo" che può rivelarsi produttivo anche nella vita lavorativa
- Possono potenziare il proprio sistema immunitario e quindi costituire una nuova risorsa per la propria salute.
- Possono risvegliare una sessualità sopita, con tutte le piacevoli ed interessanti conseguenze del caso.
Di contro osserviamo che potrebbero:
- Scatenare sensi di colpa verso l'abituale partner
- Generare altra ansia ed inquietudine
- Portare, in caso di scoperta, ad un feroce inasprimento dei rapporti con il vecchio partner.
- Ingarbugliare maggiormente la propria situazione di coppia.
Pertanto sulla base di quanto detto, consideriamo che chi si accosta a questo tipo di avventura ( è il caso di dirlo ), deve conoscere nei minimi particolari ogni possibile pericolo; ed il segreto consiste proprio nel rimanere sempre possibilmente lucidi e padroni del contesto.
In caso contrario, quando non ricorrano questi presupposti e delimitazioni, si consiglia vivamente di astenersi e di risolvere in altra maniera, più meditata e tranquilla ma parimenti determinata, i propri problemi.
Questa soluzione rimane pur sempre una situazione sulfurea e corrosiva, ma apre le porte alla fantasia, alle emozioni lancinanti, ad un rivivere "a palla" vecchi sentimenti e nuovi desideri, a sentirsi ringiovanire, a lanciarsi

Io personalmente da oltre 26 anni mi occupo di psicoterapia ( dinamica breve ) applicata anche a forme tumorali, ed ho notato che a volte, individuata bene la causa psicosomatica dell' affezione ( sono un ostinato ed irriducibile assertore della genesi psicologica dello star male ) se casualmente o volutamente il corso dell'analisi si incrocia con l'esplosione di un nuovo amore, e quindi con la riscoperta di tutto il corredo emozionale esposto prima, ecco che tutto questo gioca a favore del successo della psicoterapia ( e quindi anche delle altre terapie in atto ).
Rimane purtuttavia materia incandescente, che dovrebbe essere trattata con enorme cautela ed attenzione, e considerata al pari di un rimedio farmacologico con le sue controindicazioni, effetti collaterali e reazioni avverse.
Ma "farmacon" non vuol dire veleno in greco antico? E qualunque medicina, come detto, non fa più male che bene? E allora? Allora tiriamo le somme:
- L'adulterio può essere utile perché scatena un uragano di emozioni che fanno terremotare una stanca o disperata situazione di coppia.
- Queste emozioni possono essere incanalate verso una maggiore e migliore comprensione del proprio status.
- Possono portare uno scossone "creativo" che può rivelarsi produttivo anche nella vita lavorativa
- Possono potenziare il proprio sistema immunitario e quindi costituire una nuova risorsa per la propria salute.
- Possono risvegliare una sessualità sopita, con tutte le piacevoli ed interessanti conseguenze del caso.
Di contro osserviamo che potrebbero:
- Scatenare sensi di colpa verso l'abituale partner
- Generare altra ansia ed inquietudine
- Portare, in caso di scoperta, ad un feroce inasprimento dei rapporti con il vecchio partner.
- Ingarbugliare maggiormente la propria situazione di coppia.
Pertanto sulla base di quanto detto, consideriamo che chi si accosta a questo tipo di avventura ( è il caso di dirlo ), deve conoscere nei minimi particolari ogni possibile pericolo; ed il segreto consiste proprio nel rimanere sempre possibilmente lucidi e padroni del contesto.
In caso contrario, quando non ricorrano questi presupposti e delimitazioni, si consiglia vivamente di astenersi e di risolvere in altra maniera, più meditata e tranquilla ma parimenti determinata, i propri problemi.
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