RISPOSTA: Egregia signora, possedere un regolare contratto di lavoro a tempo indeterminato per un periodo inferiore a quello effettivo non Le preclude di rivendicare il riconoscimento del periodo suddetto come rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Pertanto, in caso di vertenza col Suo Datore di lavoro potrà richiedere al Giudice del Lavoro non soltanto il riconoscimento del rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutto il periodo lavorativo ma anche tutti gli emolumenti retributivi non corrisposti. Infine, la sottoscrizione “forzata” di dimissioni non impedisce alle firmatarie di rivendicare tale coazione psicologica posta in essere dal proprio Datore di lavoro. Infatti, il legislatore, considerando il lavoratore quale parte più debole del rapporto di lavoro, ha inteso tutelarlo disponendo che (art.2113 del codice civile) “Le rinuncie e transazioni che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro…omissis…, non sono valide.”. Tuttavia, è necessario che tali dimissioni vengano impugnate con qualsiasi atto scritto entro sei mesi dal licenziamento.
Grazie per l’attenzione e continui a seguirci.
Naviga negli articoli | |
L'AVVOCATO RISPONDE - Cointestazione dell'auto, a chi arriva la multa | AVVOCATO RISPONDE: PRESCRIZIONE REATO PENALE |
|