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Rubriche > DIALOGO CON L'EDITORE > Persisterò fino al successo di Giuseppe Piccolo
Persisterò fino al successo di Giuseppe Piccolo
Articolo di Giuseppe Piccolo pubblicato il 11/6/2013 (1810 Letture)
Giuseppe Piccolo1Vuoi che ti dia la formula per il successo? E’ abbastanza semplice, davvero. Raddoppia il tuo numero di fallimenti? Pensi che il fallimento sia il nemico del successo. Ma non è assolutamente così? Puoi essere scoraggiato dal fallimento, oppure puoi imparare da esso. Quindi datti da fare e fai degli errori. Fai tutti quelli che puoi. Perché ricorda che è lì dove troverai il successo. Nel punto più lontano del fallimento. La maggior parte delle cose importanti al mondo è stata realizzata da persone che hanno continuato a provare quando non sembrava esserci alcuna speranza? “O troveremo una via o la costruiremo.” Le tue possibilità di successo possono sempre essere misurate in base alla tua autostima. Il mattatoio dell’insuccesso non è il mio destino.



Giuseppe Piccolo“Il primo passo che devi fare se vuoi essere una persona di successo è decidere che tipo di persona vuoi essere. Esistono 3 tipi di persone: coloro che fanno accadere le cose; coloro che guardano accadere le cose e coloro che si meravigliano di ciò che accade.”

Giuseppe Piccolo






“Il successo è un viaggio non una meta.”

Giuseppe Piccolo






“Vincere non è un episodio, è una cosa di sempre. Non vinci una volta ogni tanto, non fai bene le cose una volta ogni tanto, le fai bene sempre. Vincere è un’abitudine. Purtroppo lo è anche perdere.”

Giuseppe Piccolo






“Non puoi scoprire nuovi oceani fino a quando non hai il coraggio di perdere di vista la spiaggia.”

Giuseppe Piccolo





Persisterò fino al successo di Giuseppe Piccolo






Io non sono nato per la sconfitta, né il fallimento scorre nelle mie vene. Non sono una pecora che aspetta di essere pungolata dal pastore. Io sono un leone e mi rifiuto di parlare, camminare, dormire, con le pecore.


Non starò ad ascoltare quelli che piangono e si compiangono, poiché la loro è una malattia contagiosa. Lasciamoli insieme alle pecore.

Il mattatoio dell’insuccesso non è il mio destino
.

I premi della vita si trovano al termine di ogni viaggio, non agli inizi e non mi è dato sapere quanti passi sono necessari per raggiungere la meta.

Potrò ancora incontrare il fallimento al millesimo passo, tuttavia il successo può nascondersi dietro la prossima curva della strada. Non potrò mai sapere quanto è vicino, se non avrò svoltato l’angolo. Sempre avanzerò di un passo e se questo non recherà vantaggio, ne farò un altro e un altro ancora. In verità un passo alla volta non è difficile.


D’ora innanzi considererò lo sforzo di ogni giorno come un colpo della mia lama contro una quercia possente. Il primo colpo può non causare neppure un tremito nel legno e così il secondo e il terzo. Ogni colpo, di per se stesso può essere insignificante e sembrare privo di conseguenze, ma anche sotto una serie di fendenti infantili, la quercia alla fine crollerà. Così deve accadere grazie ai miei sforzi di oggi.


Sarò simile alla goccia di pioggia che spazza via la montagna; alla formica che divora una tigre; alla stella che illumina la terra; allo schiavo che erige una piramide. Costruirò il mio castello mattone dopo mattone, poiché so che con i piccoli sforzi ripetuti si porta a compimento qualsiasi impresa.


Non prenderò mai in considerazione la sconfitta e abolirò dal mio vocabolario parole e frasi come abbandonare, non posso, incapace, impossibile, fuori discussione, ineseguibile, improbabile, senza successo, ritirata; perché queste sono le parole degli sciocchi. Eviterò la disperazione, ma se questa malattia della mente mi dovesse infettare continuerò a lavorare nonostante la disperazione. Lavorerò sodo e sopporterò. Ignorerò gli ostacoli ai miei piedi e terrò gli occhi fissi alla meta sul mio capo, poiché so che dove finisce l’arido deserto cresce l’erba verde.


Ricorderò le vecchie leggi della statistica e le piegherò a mio vantaggio. Insisterò ben sapendo che ogni fallimento aumenterà le mie possibilità di successo al prossimo tentativo.


Ogni no che sento mi porterà più vicino al suono del sì. Ogni cipiglio che incontro mi porterà al sorriso venturo. Ogni sfortuna di oggi reca in sé il seme della buona sorte di domani. Devo avere la notte per apprezzare il giorno. Devo fallire spesso per avere successo una volta soltanto.


Proverò, proverò e proverò ancora. Considererò un ostacolo come una semplice deviazione dalla meta e come una sfida alla mia capacità. Persisterò e svilupperò la mia abilità come i marinai sviluppano la propria, imparando ad uscire illesi dalla furia di ogni uragano.


D’ora innanzi imparerò ad applicare un altro segreto proprio di coloro che eccellono nel mio genere di lavoro.

Al termine di ogni giorno, senza stare a considerare se è stato un successo o un fallimento, mi sforzerò di realizzare ancora una vendita. Quando i miei pensieri attireranno il mio corpo stanco verso casa, resisterò alla tentazione di farvi ritorno. Proverò di nuovo. Farò un ulteriore tentativo di chiudere con una vittoria e se questo fallisce ne farò un altro. Non permetterò mai che una giornata finisca con un insuccesso. Così pianterò il seme del successo di domani e otterrò un insormontabile vantaggio su coloro che terminano il lavoro ad un’ora stabilita. Quando gli altri si ritirano dalla lotta, allora comincerà la mia e il mio raccolto sarà grande.


Non permetterò che il successo di ieri mi culli nel compiacimento di oggi, poiché proprio questo è la base del fallimento. Dimenticherò gli eventi del giorno passato, buoni o cattivi che fossero e saluterò il nuovo con la certezza che questo sarà il giorno più bello della mia vita. Sino a che avrò respiro persisterò. Poiché io ora conosco uno dei più grandi princìpi del successo: se persisterò abbastanza a lungo vincerò. Persisterò. Vincerò.

La perseveranza. Negli ultimi 12 anni della mia vita ho tenuto corsi a molti venditori di aziende di tutti i tipi: assicurazioni, produttrici di software, estintori, elettronica, ecc. 

Non smetterò mai di ripeterlo, potete imparare tutti i trucchi, tutte le tecniche di vendita ma senza la perseveranza non raggiungerete mai i risultati che sognate.




Mi rendo conto benissimo che svegliarsi ogni mattina e andare a vendere richiede una dose di motivazione molto elevata. Ma se non costruite un sistema non andrete da nessuna parte.



Per costruire un sistema dovete essere perseveranti



Per sistema intendo un modo di lavorare ripetitivo e che migliora giorno dopo giorno.



Devi essere perseverante in queste attività:

cercare ed allargare il tuo mercato,
migliorare la presentazione del tuo prodotto,
ascoltare il tuo potenziale cliente,
conoscere nuova gente, creare relazioni
richiamare i potenziali clienti, i “forse”,
fare marketing.



Uno slogan pubblicitario di successo può rimanere associato ad un marchio importante per sempre e spesso ne intensifica la notorietà.



 Da i primi slogan del 1900...





- FINZI la casa dei bambini (1924)



- Acqua Minerale Naturale S. BERNARDO la più leggera del mondo (1926)



- Esigete MARSALA FLORIO Ristora, Rinfranca, Rinforza (1933)



- OMEGA l’orologio economico di tutti (1935)



- COCA BUTON Gloria dei liquori Italiani (1938)



- Il gioiello della casa...cucine a gas TRIPLEX (1939)



- IRRADIO la voce che incanta (1939)



- Anch’io ho commesso un errore. Non ho mai usato la brillantina LINETTI



- Di corsa ad indossarlo, è un abito FACIS (1954)



- LUX il sapone di 9 “stelle” su 10 (1955)



- I miei ringraziamenti più commossi...grazie preferirei le LANEROSSI



- AVA come lava...



- Non è vero che tutto fa brodo, è LOMBARDI il vero buon brodo



- Capitano, lo possiamo torturare - AMARENA FABBRI



- Al caffè PAULISTA non c’è uomo che resista



- ECCO la bevanda che batte il tempo (1960)



- Metti un tigre nel motore (ESSO) (1962)



- Se c’è la goccia è GIM (INVERNIZZI)



- GALBANI vuol dire fiducia



- OLIO SASSO e la pancia non c’è più



- Le stelle sono tante milioni di milioni la stella di NEGRONI vuol dire qualità



- MONTANA carne bovina in gelatina (1967-68)



- Solo tre parole: BITTER SAN PELLEGRINO (1967-68)



- CIRIO il sapore del sole (1967-68)



- BIALETTI, punti perfetti



- VIM senza pietà contro lo sporco più sporco (1967-68)



- VESPA 125 GT una novità che fa strada (PIAGGIO) (1967-68)



- FERNET BRANCA digestimola tutto (1967-68)



- Lui veste SIDI (1967-68)



- Con RITS non si è mai soli (SAIWA) (1967-68)



- Rompete il ghiaccio col CINZANO rosso (1967-68)



- e mo’... e mo’... MOPLEN (1967-68)



- Comincia bene chi sceglie BARILLA



- Chiamami PERONI sarò la tua birra (1970-71)



- Chi fuma avvelena anche te. Digli di smettere. (1975 – 1976)



- AIDS. I rapporti umani non trasmettono il virus. (1987)



- ORZO BIMBO che bontà



- FALQUI basta la parola



- LOCATELLI fa le cose per bene



- Bidibodibù - PERMAFLEX



- Appuntamento yes, appuntamento con PUNT E MES



- MON CHERY un bel regalo fa scintille!



- Morale della favola, metti GRAN PAVESI in tavola



- INVERNIZZINA di INVERNIZZI che bontà



- Voglio la caramella che mi piace tanto e che fa du du du du DUFOUR



- Chi non mangia la GOLIA o è un ladro o è una spia



- CYNAR - Contro il logorio della vita moderna



- Comprate sicuro comprate MARZOTTO



- PIAGGIO. Non correte...vespizzatevi



- AMARO MONTENEGRO. Sapore vero



- Ogni mattina OVOMALTINA



- Con VESPA si può (PIAGGIO)



- Quando tutto è nobile il regalo è PARKER



- MAGGI. Cuore del sapore



- Meditate, gente, meditate (Consorzio Birra)



- LEVI’S i pantaloni che vivono



- MATO MATO Impazzire di Tomato



- Per noi lo spazio è sintesi (ARISTON)



- Non ci vuole un pennello grande ma un grande pennello (CINGHIALE)



- CHICCO dove c’è un bambino



- BROOKLYN la gomma del ponte



- KRAFT cose buone dal mondo



- GLEN GRANT - Colore chiaro, gusto pulito



- RIO MARE così tenero che si taglia con un grissino



- SARATOGA è silicone sigillante



- URRÀ non ho mai provato URRÀ



- POLO. Il buco con la menta intorno



- Dove c’è BARILLA c’è casa



- Brrr...BRANCAMENTA



- Schweppati una SCHWEPPES



- Ah! APEROL!



- Se qualcuno ruba un fiore per te, sotto sotto c’è IMPULSE



- Io? CLIO



- S.O.S. GLISOLID



- Pizzettine. Pizzettine CATARì saziano la fame, stuzzicano l’appetito



- PICK INDOLOR già fatto?!



- Altissima, Purissima, LEVISSIMA



- The INFRÈ è buono qui, è buono qui



- Io ce l’ho profumato... L’alito - PASTIGLIE MENTAL



- LAVAZZA più lo mandi giù e più ti tira su



- LAVAZZA il caffè è un piacere, se non è buono che piacere è



- ACE smacchia a fondo senza strappo



- Caffè SPLENDID. Col caffè di montagna il gusto ci guadagna



- ROWENTA Per chi non s’accontenta



- DENIM Per l’uomo che non deve chiedere mai



- KARINZIA profumo d’intesa



- SAN BITTER C’est plus facile.



- CHICHITA La banana 10 e lode



- Camminate anche voi in una VALLE VERDE



- Silenzio, parla AGNESI



- SCOTTEX Il posto più morbido dove mettere il naso



- SCAVOLINI, la cucina più amata dagli italiani



- UHU, non fa fili e non sporca



- Vivere alla GRUNDIG



- FIDO GATTO Ogni gatto ne va matto



- Con NELSEN PIATTI li vuol lavare lui



- Chi rompe, ATTAK.



- O così. O POMÌ



- TUBORG Farei tutto per tu



- CRODINO L’analcolico biondo fa impazzire il mondo



- L’uomo DEL MONTE ha detto sì



- Liscia, gassata o FERRARELLE?



- PEPERLIZIA Il contorno che ti vizia.



- OMSA Che gambe!



- CHINÒ, l’altro modo di bere scuro (CHINOTTO)



- Chiara, fresca, SPRITE



- BUITONI Ed è subito festa



- Come hai detto che si chiama? Gran gelato SAMMONTANA



- MAXIBON MOTTA. Du gust is mej che uan



- KINDER PINGUÌ. Nutre come una merenda. Piace come un gelato



- ULIVETO Digerire nel modo più gusto



- Toglietemi tutto ma non il mio BREIL



- La mia non è fame, è voglia di qualcosa di buono - FERRERO ROCHÉ



- Che mondo sarebbe senza NUTELLA?



- CERES c’è



- No MARTINI? No party



- Un diamante è per sempre - DE BEERS



- MULINO BIANCO - mangia sano e vivi meglio



- ALFA ROMEO - la bellezza non basta



- TOGO GELATO il piacere senza il peccato



- La ricerca protegge il tuo mondo - BAIGON



- TIM - vivere senza confini



- UNICREDIT BANCA al servizio delle tue idee


  • Chi ha naso sceglie Dreher. (birra Dreher, 1971)

  • Chi mi ama mi segua. (pantaloni Jesus jeans, 1973)

  • Come natura crea, Cirio conserva. (Conserve alimentari Cirio, 1950)

  • Cos'è la vita senza Morositas? (caramelle Morositas, 1980)

  • Era incredibile, ma lei non sapeva nuotare.

    "Ti insegnerò io" lui le disse.

    Durante le lezioni ella rischiò di perdere la parte superiore del suo bikini, la cuffia. Ma imparò a nuotare, e bene anche.

    Il giorno in cui si fidanzarono, lui le donò un anello con diamante e andarono a celebrare l'avvenimento con una nuotata!

    "Ora" – si raccomandò lui arrancando dietro al favoloso crawl della compagna – "perdi pure il costume, la cuffia, tutto quello che vuoi! Ma non il tuo diamante!"

    Un diamante riflette l'amore un diamante è per sempre. (pietre preziose, 1971)

  • In Italia è necessario il cambio – tensione. (Viscount italiana, 1958)

  • La scienza col Telerad ha creato un personaggio ch'io avrei voluto inventare: moderno, completo, Altamente Fedele. (Salvator Gotta per Telerad – Irradio, 1958)

  • Magico Lipton, per me numero uno! (Dan Peterson per tè Lipton)

  • Milano da bere. (amaro Ramazzotti, 1987)

  • Musica Verità più elettronica nell'HiFi. (elettrodomestici Philips, 1971)

  • Non avrai altro jeans all'infuori di me. (pantaloni Jesus jeans, 1973)

  • Un amico vi consiglia... il meglio. (corsi per corrispondenza Scuola Radio Elettra, 1958)

  • Un viso "nuovo" per le vostre vacanze. (cosmetici Crema di Bellezza Durban's, 1958) 


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    Un articolo a caso

    E ‘ capitato a tutti noi genitori di percepire il disprezzo da parte di nostro figlio per qualcosa che abbiamo detto o fatto e che ha provocato in lui un senso di disgusto . La causa è spesso la diversa visione del mondo e i diversi valori . Se siamo molto spregiudicati e amorali i nostri figli potrebbero disprezzarci se per loro la dirittura morale è fondamentale.Se , viceversa , siamo molto onesti e rinunciatari ci potrebbero accusare di non aver lottato per affermarci e potrebbero considerarci dei perdenti. C’è disprezzo e disprezzo , nel primo caso dovremmo riflettere noi genitori, nel secondo , i nostri figli.

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