Aspirina forse riduce rischio melanoma. I risultati di una ricerca pubblicata sulla rivista Cancer - Troppo sale da bimbi, ipertensione adulti. Allarme in occasione Settimana mondiale riduzione consumo sale - Resistenza antibiotici come catastrofe. Esperta Gb, serve azione globale per sviluppare nuovi farmaci - Arterosclerosi problema antico. Studio su 137 mummie, forse e' acciacco fisiologico dell'eta'.

 L'aspirina potrebbe ridurre il rischio di melanoma. A rivelarlo e' una ricerca Usa pubblicata sulla rivista Cancer. Nell'ambito del Women Health Initiative, un progetto di ricerca del National Institutes of Health, sono state osservate 58.806 donne caucasiche di eta' compresa tra i 50 e i 79 anni per un periodo di 12 anni. Dal monitoraggio e' emerso che chi aveva preso piu' aspirine aveva un rischio del 21% in meno di sviluppare un melanoma rispetto a chi invece ne aveva fatto un minore uso.

Quasi 3 bambini su 4 assumono ogni giorno una quantita' di sale superiore a quella massima raccomandata (400mg al giorno fino ai 12 mesi), come dimostrano le ultime ricerche effettuate nel Regno Unito. Un consumo legato al rischio obesita' ed ipertensione in eta' adulta. Eppure, sarebbe sufficiente la dose contenuta negli alimenti. L'allarme e' della britannica WASH (World Action on Salt and Health) ed e' stato lanciato per la 'Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale'.

La resistenza agli antibiotici di alcuni batteri ''rappresenta una 'minaccia catastrofica' per la medicina e potrebbe causare la morte di pazienti che nonostante abbiano un basso rischio operatorio potrebbero perdere la vita per infezioni che non possono essere piu' curate''. A lanciare l'allarme e' un ufficiale capo medico inglese, Sally Davies, secondo la quale serve un'azione globale per combattere la resistenza antibiotica e sviluppare nuovi farmaci per combattere le nuove infezioni.

L'arterosclerosi non e' forse solo un prodotto della nostra era e di pessimi stili di vita, fumo e diete smodate, ma fa anche parte intrinsecamente dell'uomo, e probabilmente e' un acciacco fisiologico dell'eta'. Infatti era un problema globale anche in tempi non sospetti, nel mondo antico come rivela uno studio su 137 mummie prelevate ai 4 angoli della terra: Egitto, Peru', Alaska e America Sud-Occidentale. E' il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet.