Tutto ciò conduce inevitabilmente ai classici sintomi della sindrome del tunnel carpale ovvero formicolii (specialmente la notte) che si manifestano per lo più all'estremità delle tre dita (pollice, indice e medio ed in parte all'anulare) o dolori che possono rimontare dal polso fino alla spalla. Spesso il paziente, svegliato di notte dal formicolio alle dita, è costretto a muovere, scuotere energicamente la mano ed il polso per far passare questa spiacevole sensazione. Si ritiene che la notte, il polso rimanga in flessione, questo aumenta la "pressione" a livello del tunnel carpale ed i sintomi legati alla compressione del nervo mediano si manifestano nel risveglio del paziente o subito dopo il risveglio. Una delle terapie conservative consiste nell’immobilizzare il polso in estensione durante la notte.
La diagnosi clinica è confermata dall'elettromiografia. Il trattamento del tunnel carpale è chirurgico: si "libera" il nervo mediano (neurolisi) attraverso la sezione del legamento trasverso del carpo ("parete" superiore del tunnel carpale). L'intervento può essere eseguito attraverso una piccola incisione o in endoscopia.
Nella maggior parte dei casi si procederà ad un intervento chirurgico per risolvere il problema. Si utilizzano 2 tecniche d’intervento (endoscopico o a cielo aperto). L’intervento dura generalmente 15/25 minuti ed è svolto in anestesia locale.
La fase successiva all’intervento è molto importante: nei soggetti che svolgono attività lavorative manuali, muratori, parrucchieri etc necessitano di un periodo di riposo maggiore (fino a 2-3 mesi) abbinato ad un programma di recupero funzionale della mano, che prevede esercizi di flessibilità, propriocezione e rinforzo muscolare.
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