Con il termine sessuofobia si indica il timore di affrontare qualsiasi azione o pensiero relativi alla sessualità.
Le paure legate al sesso sono molteplici e possono riguardare sia aspetti prettamente anatomici e fisiologici dell'apparato genitale oppure gli atti legali al rapporto sessuale.
Il rifiuto fobico del sesso riguarda in genere individui immaturi, che non hanno raggiunto un equilibrio psico-sessuale e che pertanto considerano con ingiustificata avversità tutto quello che, direttamente o indirettamente, possa essere messo in relazione con la sessualità.
Alcune paure sessuali, che in alcuni casi diventano poi vere e proprie patologie, sono legate a traumi infantili, molte invece derivano dal senso di colpa che i pregiudizi sociali, l'educazione troppo rigida o le norme religiose a volte troppo restrittive, concorrono a formare, già dalla più tenera età. I bambini comprendono presto che la sessualità è un qualcosa di cui è meglio non parlare apertamente, qualcosa di "sporco", di cui vergognarsi e questo a volte compromette una sana maturazione psicologica legata al sesso.
Sessuofobia: i sintomi
Nella sessuofobia vi è un rifiuto delle sensazioni erotiche in generale, o di alcune specifiche attività o sensazioni legate al sesso. Una fobia sessuale, come accade in tutti gli altri tipi di fobie, è intensa, illogica, persistente e quindi dà luogo a reazioni non controllabili.
Quando molto accentuata, la sessuofobia porta a fenomeni di vero e proprio evitamento e anche all’isolamento sociale: nelle forme più gravi infatti i soggetti non riescono a sviluppare una normale vita relazionale, non riescono a costruire un solido rapporto di coppia e, sul piano lavorativo, non riescono ad avere normali rapporti con i colleghi dell’altro sesso.
Questa fobia non di rado porta allo sviluppo di disturbi ossessivo-compulsivi, o anche a forme gravi di depressione, causate dal blocco della libido e dell’emotività.

Sessuofobia: come guarire
A seconda della gravità e complessità delle fobie sessuali, si può intervenire o con la psicoterapia o con farmaci antidepressivi, o anche attraverso una combinazione delle due terapie.
L’ansia che precede una situazione sessuale fobica può essere diminuita con una desensibilizzazione diretta e sistematica verso lo stimolo ansiogeno. Ciò richiede l’utilizzo di esercizi sessuali graduali all’interno di una terapia sessuale integrata o di una terapia cognitivo-comportamentale che permettano di esporre gradualmente il soggetto alle situazioni temute, al fine di limitarne le reazioni automatiche, fino a farle scomparire.
Molto spesso è necessario anche un lavoro di informazione sui temi della sessualità, in genere non troppo conosciuti dal soggetto, che va rassicurato e sostenuto.
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Il sesso anale: tutto quel che dovete sapere
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