
Le anchorwoman famose sbraitino pure, i direttori Minzolini e Mimun hanno deciso che in video ci vuole sostanza ma anche apparenza. E arrivano "Bond Girl" e Laura Chimenti. Ma con tutte le brutte notizie che ci tocca sentire ogni sera, non potrebbero metterci
almeno una bella ragazza a leggerle?»: detto fatto, il desiderio dell'uomo medio si trasforma in realtà e il
tg della sera diventa palco per cattive nuove ingentilite da
graziose presenze femminili. La svolta, peraltro accompagnata da una drastica riduzione di tragedie e disgrazie (a tutto vantaggio di mutande antiscippo e coccodrilli casertani), è stata decisa in sorprendente coincidenza dalle
due ammiraglie dell'informazione televisiva nazionale.

Dopo aver "pensionato" la veterana Tiziana Ferrario (29 anni dietro il banco) e aver spinto Maria Luisa Busi alle dimissioni da anchorwoman (dopo quasi 4 lustri di servizio), il direttore del Tg1 Augusto Minzolini ha deciso di promuovere all'edizione principe delle 20 la Laura Chimenti, giornalista «brava e con un'immagine nuova» nata nel 1976 e professionista dal luglio 2000, anno in cui entra alla redazione economica del telegiornale di RaiUno. Bella, bionda, dotata di velocità e ritmo e vittima delle "attenzioni" del disturbatore Paolini, rispedisce la 46enne Busi all'edizione delle 13.30, ma non sarà sola nella riscossa giovanil-femminile.
Sulla sponda "rivale" del Tg5 di Clemente Mimun stanno per essere promosse ben tre fanciulle. Il direttore le presenta a Tv Sorrisi e Canzoni (manco fossero veline) così: «Simona Branchetti, Costanza Calabrese e Susanna Galeazzi potrebbero fare le Bond Girl: preparate e capaci, professionalmente ineccepibili e nello stesso tempo molto televisive e carine». Senza dimenticare che una è figlia di "bisteccone" e fidanzata con il braccio destro di uno degli uomini più potenti di Mediaset, la Branchetti ha sostituito nientemento che Didi Leoni e ha vinto un "campionato delle telegiornaliste" e Costanza è la figlia di Pietro Calabrese (direttore di Messaggero, Panorama e Gazzetta).
Dice il direttore: «Stiamo facendo una politica che porterà a ringiovanire il giornale : nessuno va via, ma vengono inseriti giovani perché è opportuno essere sintonizzati anche sui nuovi linguaggi. Abbiamo una squadra di conduttrici destinata via via a scalare, dalle 8 alle 10, poi alle 13, 17, 20...». Che dopo Busi e Ferrario a rischio ci siano anche le seggiole di Cesara Buonamici e Cristina Parodi?