Il feticismo corre in rete - Miho Yoshioka
Articolo di Anna Nappi pubblicato il 3/10/2009 (1330 Letture)
Il feticismo corre in rete e parla giapponese. Infatti è proprio dal Paese del Sol Levante che arriva il fenomeno delle gravure idols. Non si tratta però semplicemente di belle ragazze che sfruttano il web come vetrina, ma di veri oggetti di culto e la parola idol (idolo) fa già percepire il "misticismo" che sta dietro questa nuova mania. Nella cultura giapponese il termine idols indica infatti giovani ragazze che diventano famose nel mondo dello spettacolo grazie alla loro bellezza, e si cimentano poi come attrici, cantati o modelle...un po' l'equivalente delle nostre veline, letterine, paperine e compagnia bella.
La differenza che distingue le idols dalle bellezze nostrane è che il Giappone le ha trasformate in un vero e proprio fenomeno di rilevanza culturale: all'apice della loro carriera (spesso fulminea) le idols sono dappertutto, invadono i media e diventano persino oggetto di fanatismo.
Quello che rende le idols veramente famose sono senz'altro i servizi fotografici in cui sono ritratte in bikini (mai nude) o con costumi fetish, in pose audaci. E dove far girare le foto se non nella sfavillante vetrina di Internet?
Basta così un clic per ritrovarsi immersi in un catalogo virtuale di sorridenti Kaori ma molto, molto più emancipate della classica signorina giapponese dell'immaginario italiano, resa famosa da un formaggio spalmabile.
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