'Non posso fumare, ne' bere vino. Le uscite pubbliche della Bruni si fanno sempre piu' rare.
Carla Bruni con il pancione - All'ottavo mese di gravidanza ormai, Carla Bruni ha confidato la sua impazienza di avere il bebe' che, secondo i suoi medici, potrebbe nascere ''a partire dal 1/o ottobre in qualsiasi momento''. ''Francamente non ne posso piu', devo restare seduta o stesa tutto il tempo. Non posso fumare, ne' bere vino. Non vedo l'ora che finisca'', avrebbe confidato la premiere dame ad alcuni studenti d'arte in una galleria del quartiere del Marais, nel centro di Parigi, secondo quanto scrive oggi il quotidiano Le Parisien.
Le uscite pubbliche della Bruni si fanno sempre piu' rare. Sabato aveva fatto una breve comparsa nei giardini dell'Eliseo per firmare alcuni autografi accanto al marito, il presidente Nicolas Sarkozy, in occasione delle Giornate del Patrimonio, quando il palazzo presidenziale e' aperto alle visite.
Pochi giorni prima aveva incontrato alcuni studenti d'arte della place de Vosges e si sarebbe confidata con loro. ''A partire dal primo ottobre puo' succedere in qualsiasi momento - ha detto -. Del resto anche il mio primo figlio, Aurelien, e' nato prima del termine. E' molto lunga, ma ne avevo davvero voglia''.
Nell'attesa, la Bruni dice di continuare a suonare, di leggere molto, guardare film e telefonare a lungo agli amici. Le Parisien, citando alcune fonti vicine alla Bruni, precisa che il parto e' atteso ''normalmente intorno al 30 ottobre''. Dall'Eliseo precisano che non ci sara' nessun comunicato ufficiale: ''E' un avvenimento privato - ha riferito al Parisien un consigliere del presidente -, la nascita non sara' annunciata ufficialmente e non e' previsto alcun comunicato''.
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Il presente lavoro vuole solo essere una scheda, uno strumento rapido e sintetico per rivisitare, nelle sue tappe salienti, la storia del movimento religioso conosciuto col nome di Testimoni di Geova. Le informazioni che contiene sono già note ed ampiamente pubblicizzate in riviste, libri e pubblicazioni di vario genere, non rappresentano quindi una novità né sono o vogliono essere motivo di polemiche: la storia è di tutti. A scadenzare i vari periodi, di una cronologia che dura poco più di un secolo, il nome dei Presidenti che sono stati a capo del movimento e che ad esso hanno lasciato la loro indubbia impronta.
