Scatti dell'attrice americana rubati da hacker.
Scarlett Johansson osè sul web - Scarlett Johansson nuda
Scarlett Johansson nuda sul web. Due scatti dell'attrice americana che sarebbero stati rubati da hacker sono apparsi su diversi siti di gossip. Le foto, scattate dalla stessa star con il telefonino, la ritraggono in topless e poi in bagno davanti a uno specchio.
L'Fbi - secondo il sito Tmz - sarebbe stata allertata dall'attrice per indagare sull'accaduto, ma non ci sono conferme.
Si tratta delle ultime foto osé apparse sul web dopo quelle di Jessica Alba e Vanessa Hudgens.
Il caso delle foto osé 'rubate' dal telefono cellulare dell'attrice Scarlett Johansson sarebbe solo l'ultimo di una lunga serie di attacchi di uno o più gruppi di hackers nei confronti di celebrità hollywoodiane.
Lo ha confermato per la prima volta oggi l'Fbi, che ha ammesso di avere "in corso una investigazione su una serie di intrusioni in computer o apparecchi elettronici" appartenenti a star più o meno conosciute. Voci non confermate parlano di più di 50 casi. Laura Eimillier, portavoce del Federal Bureau of Investigation, è stata chiara: "l'Fbi sta indagando alla ricerca della persona o del gruppo responsabile di una serie di 'furti' elettronici d'immagine a danno di personaggi famosi".
Emillier non ha voluto invece confermare i nomi delle vittime "in quanto le indagini sono aperte e il caso pendente", ma indiscrezioni circolanti da giorni e in alcuni casi da mesi parlano di foto compromettenti che sarebbero state sottratte agli attori Justin Timberlake e Mila Kunis. In passato anche la cantante Christina Aguilera e le attrici Jessica Alba, Vanessa Hudgens e altri avrebbero denunciato di aver subito intrusioni simili nei loro computer, iPad o telefoni cellulari.
"Al giorno d'oggi - ha confermato l'Fbi - gli hachers non prendono più di mira solo i computer, ma qualsiasi strumento tipo l'iPad in grado di accedere ad informazioni personali tramite Internet".
| Naviga negli articoli | |
Manara: erotismo ha perso carica eversiva - A Siena la prima antologica di Milo Manara
|
Canalis nuda per campagna animalista. La soubrette all'inaugurazione insieme alla mamma
|
|
|
Trovarsi di fronte ad un paziente che mente è per qualsiasi medico una condizione frequente: il paziente che nega una dipendenza nociva come il fumo o il potus, che giura l'esatta assunzione posologica di farmaci a volte neppure acquistati, è tanto frequente quanto più si è preparati a riconoscerla. Più complicato diventa il ruolo dello psichiatra che si può trovare a dover valutare e gestire tre tipi di menzogna, quella comune del paziente che tende a fare di se stesso il paziente modello; la costruzione fantastica di una realtà inesistente, una situazione che si avvicina al sogno e che lo psichiatra inserisce nell'iter terapeutico come una verità narrativa; ed infine il paziente che mente forse anche all'interno della relazione terapeutica, ma soprattutto, come denunciano i familiari, nei suoi rapporti interpersonali.
