A chi conviene rivolgersi per contestare una multa?

Data 28/9/2023 10:00:00 | Categoria: News

gif60Prendere una multa non fa mai piacere a nessuno. E se con la vostra auto siete passati col rosso, avete superato i limiti di velocità oppure avete usato il telefono cellulare senza auricolare mentre eravate alla guida, c’è poco da fare.




Per una contravvenzione ingiusta è meglio rivolgersi al prefetto che al giudice di pace.


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 Bisogna pagare e basta: avete violato il Codice della strada e dovete subirne le conseguenze. Se però ritenete che la contravvenzione che vi è stata appena notificata sia ingiusta o presenti errori formali oppure che l’infrazione contestata non corrisponda a verità, potete cercare di far sentire la vostra voce. Potete attivarvi per difendere i vostri diritti, contestando la multa. Per farlo dovete rivolgervi al prefetto o al giudice di pace (oppure a entrambi), i quali prenderanno in esame il vostro caso.





Sia che ricorriate al giudice di pace sia che lo facciate dal prefetto, non avete bisogno di farvi assistere da un avvocato. Per il resto le differenze tra i due organismi riguardano i costi e i tempi burocratici.

Rivolgersi al giudice di pace costa 37 euro in bolli: questo balzello è stato introdotto, probabilmente, per tentare di arginare la grande quantità di contestazioni che arrivavano a questo ufficio, anche per multe di scarsa entità. Ma oltre al puro costo economico, c’è altro: ai 37 euro vanno poi aggiunte le spese di viaggio (se il giudice competente non è nella vostra città) e la perdita di tempo che questo comporta, dato che dovrete obbligatoriamente presenziare all’udienza. Nel complesso, quindi, a conti fatti, se la multa non supera i 50 euro, potrebbe essere più conveniente pagare piuttosto che rivolgersi al giudice di pace.





Se decidete di contestare la multa per un vizio formale, cioè quando il verbale di accertamento presenta un errore relativo alla trascrizione dei dati anagrafici dell’intestatario o del veicolo oppure mancante di qualche informazione, o ancora se il verbale è stato notificato oltre i 150 giorni previsti dalla legge, la cosa migliore è rivolgersi al prefetto, che acquisisce tutta la documentazione relativa all’accertamento e ne verifica la formale regolarità. La domanda di ricorso al prefetto, in carta semplice, va presentata senza alcuna spesa, a mano o per raccomandata a/r, al comando di polizia municipale oppure alla Prefettura del capoluogo di provincia dove è avvenuta l’infrazione, entro 60 giorni dalla notifica del verbale. Ricordatevi che al ricorso dovete allegare copia del verbale di accertamento e tut a la documentazione che può servire per avvalorare le vostre motivazioni (quindi, fotografie, atti di vendita del veicolo multato che ormai non possedete più, scontrini autostradali che dimostrano la vostra presenza altrove rispetto a quanto indicato dalla contravvenzione...). Nella domanda di ricorso potete

anche chiedere espressamente di essere sentiti al momento della discussione, per esporre le vostre ragioni.





Il ricorso, di per sé, non sospende il paga¬mento della multa: quindi ricordatevi di chiedere anche, contestualmente, la sospen¬sione dell’esecutività del provvedimento fi¬no alla decisione del prefetto. 

Potete considerare accolto il ricorso, e tirare un sospiro di sollievo, se non è stata adottata alcuna ordinanza entro 210 giorni (7 mesi) da quando è stata ricevuta la documentazione se l’avete presentata direttamente al prefet¬to, o entro 180 giorni (6 mesi) se vi siete rivol¬ti al comando di polizia municipale.





Il prefetto, che non può essere considerato esattamente un organo super partes, ap¬partenendo egli stesso alla polizia (la stessa che in molti casi ha dato la multa), si limita a valutare il ricorso sulla base della validità formale. Questo significa che se sul verbale c’è un errore, il prefetto accoglierà il ricorso e la multa non avrà seguito. 

Se invece il ricorso viene respinto, il prefetto emette entro 120 giorni un’ordinanza-in¬giunzione di pagamento (che va notificata entro 150 giorni, pena la sua validità) che è almeno il doppio della multa contestata. Se siete certi delle vostre ragioni, potete comunque, entro 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza, presentare un ulteriore ri¬corso, stavolta al giudice di pace. 

Di fatto, i rischi di un rigetto del ricorso sono più alti rispetto al giudice di pace, ma rivol¬gersi al prefetto permette di avere due pos¬sibilità per contestare una contravvenzione, senza mai dover ricorrere a un avvocato.





Nonostante i costi più alti, il giudice di pa¬ce, a differenza del prefetto, può ridurre l’importo della multa. Il nostro consiglio è di rivolgervi al prefetto quando il motivo del ricorso è un vizio formale (ad esempio il mancato rispetto dei tempi di notifica), che non richiede una valutazione del caso con¬creto. Solo negli altri casi, e se il gioco vale la candela considerando le spese da sostenere e il tempo da dedicarvi, è meglio rivolgersi al giudice di pace. 

Il ricorso va presentato al giudice del luogo in cui è stata commessa la violazione al Codi¬ce della strada, entro 30 giorni dalla notifica del verbale, a mano o per posta, allegando copia del verbale e tutta la documentazione considerata utile. Se il Comune dove presen¬tate il ricorso è diverso da quello della vostra residenza, nel caso in cui non indichiate un domicilio nel territorio del Comune del giudice di pace, dovrete informarvi voi stessi sulle comunicazioni relative alla procedura, come ad esempio la data dell’udienza e l’esi¬to del ricorso. 

Se il giudice di pace rigetta il ricorso, la sen¬tenza è comunque appellabile in tribunale (qui dovete essere assistiti da un avvocato).





Già da tempo è attivo un servizio telematico del giudice di pace. Potete dunque presen¬tare il ricorso anche via internet (www.gdp.giustizia.it) e accedere online alle informa¬zioni sullo stato dei procedimenti presentati. Una volta che il ricorso è stato iscritto a ruo¬lo, però, dovete comunque stamparlo e pre¬sentarlo all’ufficio del giudice competente a mano o con raccomandata a/r, completo del¬la documentazione richiesta. Per chi utilizza questa modalità sono stati creati sportelli preferenziali. Via email potete ricevere co¬municazioni e aggiornamenti sul ricorso.




Reclamare non é utile solo in caso di multe. Far valere la garanzia, essere rimborsati per problemi durante un viaggio, farsi sostituire prodotti difettosi è un diritto di tutti i consumatori. Scopri come far valere i tuoi diritti.




 






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