Le persone che presentano questa fobia sono soprattutto donne, secondo le ricerche in questo campo, che riescono a prendere in modo brillante la patente ma non riescono poi a mettersi al volante. Si tratterebbe di persone poco flessibili e perfezioniste che mostrano un forte bisogno di controllare la realtà circostante. Quest'ultima deve essere il più possibile precisa e senza sorprese. Per queste persone guidare diventa un'impresa molto difficile poiché la macchina non risulta essere un mezzo completamente gestibile in tutto. Inoltre la strada nasconde rischi e imprevisti che non dipendono sempre dagli automobilisti.
Il voler controllare in modo assoluto tutto ciò che accade rende l'atto del guidare poco spontaneo e nei casi peggiori impossibile. Anche la cronaca nera sugli incidenti stradali, molto attuale, può influenzare negativamente il rapporto con la guida, soprattutto in persone sensibili e suggestionabili. La paura di essere coinvolti in incidenti pericolosi, come ad esempio imbattersi con automobilisti ubriachi e sotto effetto di sostanze stupefacenti può bloccare (in modo più o meno consapevole) la capacità di guidare.
L'amaxofobia si può manifestare anche a seguito di prime esperienze negative alla guida, come ad esempio un rapporto difficile e teso con l'istruttore della scuola guida che magari non è stato molto incoraggiante e non è riuscito a rassicurare l'allievo. Un istruttore di scuola guida dovrebbe trasmettere fiducia e non dovrebbe essere ipercritico, svalutante, nervoso o agitato. Come si manifesta questa paura di guidare? Si caratterizza innanzitutto per l'ansia che si associa sempre all'idea di guidare, l'intensità può essere di diverso livello, forme più lievi fino ad arrivare a manifestazioni di angoscia vera e propria. Chi soffre di questa fobia a volte può avvertire anche dei sintomi fisici: aumento del battito cardiaco, respiro bloccato e la paura di svenire al volante.
L'effetto della paura di guidare può essere diverso: in alcuni si manifesta con la scarsa propensione a guidare e si mettono in atto delle condotte di evitamento (si guida solo in città oppure solo se affiancati da qualcuno) in altri invece si presenta come una fobia veramente paralizzante e non si riesce proprio a guidare con conseguenti limitazioni nella vita quotidiana. A volte poi la paura di guidare si associa ad un'altra fobia che risulta essere la principale: la claustrofobia ossia la paura di ritrovarsi in un luogo chiuso oppure la patofobia cioè il timore irrazionale di potersi sentire male mentre si è alla guida e di non poter essere soccorsi. Infine l'amaxofobia può manifestarsi anche in persone che soffrono di attacchi di panico, quest'ultimi possono scatenarsi proprio in coincidenza di eventi normali legati alla guida.
Come si può superare questa fobia di guidare? Come per le altre fobie non bisogna commettere l'errore di pensare che la fobia si risolverà da sola, anzi spesso si verifica proprio il contrario nel senso che con il tempo si accentua e si cronicizza. Può essere risolutiva una terapia cognitivo comportamentale che è un trattamento breve e non richiede un'analisi profonda della personalità. Con questo approccio terapeutico il fine è quello di modificare attraverso diverse tecniche i comportamenti che fanno star male in questo caso la paura di guidare. Tuttavia per completezza bisogna sapere che una terapia comportamentale breve può rimuovere il sintomo ma non si affronta l'origine profonda della paura e quindi non si risolveranno problemi legati alla personalità che possono esistere al di là della fobia di guidare.