ANORGASMIA - L' anorgasmia rappresenta l'impossibilità di raggiungere l'orgasmo, soprattutto da parte delle donne
Categoria : MISTERI NASCOSTI
Pubblicato da Anna Pupa in 17/3/2011


L' anorgasmia rappresenta l'impossibilità di raggiungere l'orgasmo, soprattutto da parte delle donne. Le cause principali sono: droghe o farmaci, disturbi fisici, soprattutto a carico dell'apparato genitale, cause psicologiche.


donna7Può interessare anche gli uomini ed in tal caso non va confusa con l' impotenza. Nei soggetti di sesso maschile questa disfunzione è talvolta associata ad eiaculazione ritardata: il fatto che un soggetto anorgasmico possa avere un'eiaculazione smentisce la credenza popolare secondo cui l' eiaculazione coincide necessariamente con orgasmo.



Una delle motivazioni di ordine psicologico per cui un soggetto può esserne colpito è l'essere stato vittima di violenza sessuale, soprattutto nella prima infanzia: questo tipo di violenza è spesso oggetto di rimozione, ovvero non viene più ricordato a livello cosciente. Se la causa è attestabile ad un episodio di questo genere, è possibile ottenere una remissione dei sintomi tramite un approccio psicoterapeutico.



Il termine popolare riferito all'anorgasmia femminile è frigidità : questo termine porta però con sé connotazioni negative che invece il termine anorgasmia non contempla; inoltre il termine frigidità indica, in modo più generico, la difficoltà di abbandonarsi al piacere sessuale, mentre l'anorgasmia si riferisce esclusivamente all'impossibilità di raggiungere l'orgasmo. Infatti, và sfatata la convinzione che l'Anorgasmia significa assenza completa di piacere, essa si riferisce soltanto alla mancanza dell'orgasmo.



Le giovani donne che affrontano le prime esperienze sessuali possono avere in particolare delle difficoltà nel raggiungere l' orgasmo mediante la penetrazione, generando quella che viene chiamata "anorgasmia coitale". Essa và distinta dall' “anorgasmia totale” in cui esiste una impossibilità generalizzata al raggiungimento dell' orgasmo, anche con la stimolazione diretta del clitoride. Mentre questo secondo caso è sicuramente espressione di qualche problema, l' anorgasmia coitale è estremamente diffusa. C' è innanzitutto, alla base, una condizione anatomica piuttosto svantaggiosa per la donna: per la sua posizione il clitoride, la struttura più importante per il riflesso orgasmico, riceve una stimolazione indiretta durante la penetrazione, che può risultare insufficiente. In più la scarsa cognizione dei rispettivi ritmi nel rapporto sessuale, che è la regola in un rapporto che nasce, può indurre ad arrivare alla penetrazione troppo presto rispetto al livello di eccitazione della donna, che ha spesso tempi diversi, più lenti rispetto a quelli del campagno.



Talune donne reagiscono all'impossibilità a raggiungere l'orgasmo con sentimenti di sofferenza o di rabbia, altre tendono a negarne l'importanza, ritenendosi soddisfatte comunque della relazione sessuale soprattutto per quanto riguarda gli aspetti affettivi e relazionali, molte altre ancora simulano l'orgasmo, sentendosi "anormali" e vivendo questa limitazione con doloroso sentimento d'inferiorità. Comunque sia dopo un lungo periodo di attese deluse, spesso inizia un certo disinteresse per il sesso e il rapporto fisico si trascina stancamente più come un dovere che come il piacere dell'incontro. L'orgasmo resta una fantasia costellata da mille contenuti spesso inquietanti. Le donne, infatti, che non hanno mai provato un orgasmo, neppure con la masturbazione, prima tappa necessaria sulla via del piacere, hanno un'idea di questa esperienza assai confusa. Sostanzialmente le paure più ricorrenti riguardano l'intensità dell'emozione, immaginata tale da mettere la donna seriamente in pericolo di perdere il controllo, di essere trascinata in un turbine senz'altro riferimenti certi di spazio e di tempo, di svenire. Insomma si affaccia la paura inconfessabile, di impazzire.



La maggior parte di queste fantasie affondano le loro radici nel vissuto profondo della propria sessualità e nella paura dell'incontro, di perdersi nel contatto e di uscirne fuori in qualche modo cambiata. Seppure sia importante la scelta di un partner che dia fiducia, non è dunque sufficiente a diminuire o eliminare il controllo involontario sul riflesso organico. C'è dunque bisogno di un lungo lavoro psicologico volto a promuovere la presa di coscienza delle ragioni che spingono la donna a "trattenere" i suoi orgasmi.