Cosa si scatena nella mente di un uomo quando gli muore la madre?
Categoria : PSICHE E DINTORNI
Pubblicato da Anna Nappi in 15/7/2008
Domanda - Cosa si scatena nella mente di un uomo quando gli muore la madre? La mia domanda scaturisce dal fatto che diversi anni fa l'ho vissuto in prima persona e ho attraversato un periodo troppo nero. Ho fatto i conti con tutto ciò che mi circondava (fidanzata, amici e relazione con un'altra donna). Ho cancellato tutti i rapporti esistenti e ho ricominciato tutto da capo. Oggi lo stesso problema lo sta vivendo un mio carissimo amico; di suo è un tipo che non sente il bisogno (o non riesce) ad esternare le sue emozioni, ma sta cercando di ribellarsi a tutto e a tutti (moglie, padre, fratelli e amici). Ho come la sensazione che voglia cancellare tutti i rapporti esistenti, ma a differenza mia lui oggi è sposato e ha figli. Un colpo di testa creerebbe non pochi problemi. In più si sente attratto da un'altra donna, non so ancora se solo per amicizia o per altro, visto che non parla. Non so come aiutarlo, vorrei che non si creasse altri problemi ben più gravi. Se può mi risponda, la ringrazio anticipatamente. Sebastiano.
Bella donna


Risposta - Gentile Sebastiano, il dolore causato dalla perdita di una persona cara genera una serie di reazioni che si concretizzano in: incredulità o rifiuto, dolore, rabbia, senso di colpa, paura, accettazione e pace.



Inizialmente c'è quindi una fase in cui non si riesce a realizzare la perdita subita negando tale realtà.



Dopo qualche giorno il rifiuto si trasforma in dolore straziante.



I sentimenti che si associano oppure seguono al dolore riguardano sensi di colpa (ad esempio, per non aver fatto tutto il possibile per evitare l'accaduto oppure per non aver detto parole affettuose o non aver avuto abbastanza tempo per la persona cara scomparsa) e paura di non farcela a superare il senso di desolazione.



Questo periodo di profonda sofferenza piano piano si attenua grazie al passare del tempo, ma anche reagendo al dolore cercando il conforto negli amici, nei familiari e, laddove ce ne sia la necessità, con l'aiuto di uno psicologo. Fino a che arriverà il giorno in cui si sarà accettato l'avvenimento e non si riprenderà a vivere con una nuova pace interiore.