, la lingua più classica.
Gli insegnamenti del Buddhismo: le 4 nobili Verità
Ci sono poi alcuni insegnamenti centrali del Buddha, conosciuti come le Quattro Nobili Verità, fondamentali nel percorso verso l’illuminazione, che sono:
la verità della sofferenza: la vita comporta sofferenza (vecchiaia, malattia e morte).
la verità dell’origine della sofferenza: l'origine della sofferenza è nell’intenso desiderio verso i piaceri sensuali o nel volere che le cose siano diverse da quello che sono
la verità della cessazione della sofferenza: la sofferenza termina con la cessazione del desiderio. Così si ottiene l’illuminazione, il Nirvana, ossia il totale abbandono dell’illusione che ci sia un sé o anima durevole e indipendente. Una persona illuminata è chiamata Arahant.
la verità del sentiero verso la cessazione della sofferenza: l’illuminazione si ottiene con un addestramento graduale.
Avendo trattato il tema delle Quattro Nobili Verità, occorre anche chiarire il concetto di sofferenza. Secondo il Buddhismo la sofferenza non è da intendersi solo come sofferenza fisica, ma soprattutto come sofferenza interiore, più emozionale e mentale. È chiaro che al mondo nessun essere vivente voglia deliberatamente soffrire, ma esistono un attaccamento molto forte a concetti e ad azioni che sono all'origine della sofferenza. Un esempio? L’attaccamento al proprio aspetto fisico che, con l’avanzare dell’età, non può che arrecare sofferenza e frustrazione (non è un caso, negli ultimi decenni, la chirurgia estetica abbia rappresentato, per molti, la "soluzione" dei propri mali…).
Cos'è il Karma
Merita un paragrafo il concetto di karma, perché ti sarà capitato più volte di sentirlo chiamare in causa. La legge del karma si basa sul principio di causa-effetto, tanto conosciuto nel campo della metafisica. La parola karma h ail significato di "azione", per cui ogni azione compiuta da un individuo è di per sé una causa che produrrà i propri effetti in un futuro più o meno prossimo, nella vita presente o in quella successiva (secondo il Buddhismo dopo la morte c’è la reincarnazione). Sei quindi tu, secondo questa corrente di pensiero, l’autore del tuo destino e ahimè l’artefice della tua sofferenza.
Da qui la necessità di mantenere sempre un comportamento corretto nella vita, in modo da rinascere in una condizione migliore, sulla Via dell’illuminazione. Questo pensiero fa sì che un buddhista non attribuisca mai a cause esterne la colpa delle proprie sventure e da ciò deriva un atteggiamento molto tollerante e compassionevole, oltre a un’accettazione pacifica degli eventi.
Dove si pratica il Buddhismo
Il Buddhismo è particolarmente diffuso nei Paesi asiatici. Ci sono almeno sette nazioni (Sri Lanka, Thailandia, Cambogia, Laos, Birmania, Bhutan e Mongolia), che hanno una grande maggioranza di praticanti buddhisti; a seconda poi di come vengono stimati gli aderenti alla religione nella Cina occidentale e in altre zone, questo numero potrebbe aumentare notevolmente includendo anche altri Paesi, primo tra tutti il Tibet.
Il Buddhismo è anche la religione di stato della Cambogia e del Bhutan, mentre nelle costituzioni di Thailandia e Sri Lanka riceve una una menzione di rilievo.