Tubercolosi, sintomi, cause e contagio
Categoria : RUBRICA MEDICA
Pubblicato da Dott. Gianni Fusco in 6/10/2016
PRINCIPALI SINTOMI DELLA TBC - Tosse o tossicola persistente, talvolta con escreato sanguigno - Perdita di appetito - Riduzione di peso corporeo - Stanchezza - Febbricola, in particolare nelle ore pomeridiane ed serali - Fitte toraciche - Le possibilità di contagio attraverso l'eliminazione extrapolmonare dei batteri, ad esempio per via genito-urinaria o cutanea, sono estremamente ridotte.
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Se i batteri della tubercolosi riescono ad accedere al flusso sanguigno, l'infezione può disseminarsi anche in altre parti del corpo, compresi i reni, il sistema linfatico, l'apparato circolatorio e genito-urinario, la colonna vertebrale, il cervello ed anche la pelle; i sintomi di queste condizioni variano in base alle regioni anatomiche coinvolte. La tubercolosi della colonna vertebrale, per esempio, può causare dolori alla schiena, mentre la tubercolosi dei reni si accompagna frequentemente ad ematuria (ematuria = sangue nelle urine; emottisi = espulsione di sangue con la tosse). La diffusione dell'infezione in sede extrapolmonare è più frequente tra i bambini e le persone immunodepresse.




Se non viene trattata tempestivamente ed in modo adeguato, la tubercolosi può essere fatale. In uno stadio iniziale tende a colpire i polmoni, mentre in seguito può diffondere in altre parti del corpo attraverso il flusso sanguigno, determinando complicanze differenti a seconda della localizzazione del focolaio. Oltre a danni polmonari irreversibili, possono quindi comparire forti dolori ossei, meningite (quando la tubercolosi colpisce il cervello ed il sistema nervoso centrale), fino alla cosiddetta tubercolosi disseminata o miliare, una grave complicanza in cui la malattia è diffusa in tutto il corpo.


Fattori di rischio




Anche se la tubercolosi può colpire persone di ogni età, sesso e rango sociale, alcuni fattori possono aumentare il rischio di contrarla. Tra questi, un ruolo di primo piano è ricoperto dalle numerose condizioni che deprimono il sistema immunitario, rendendolo incapace di contrastare efficacemente l'infezione (AIDS, malattie autoimmuni, diabete, insufficienza renale, silicosi, terapia con corticosteroidi o altri farmaci immunosoppressori, o con medicinali che agiscono bloccando il fattore di necrosi tumorale TNF).



PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO



  • CONVIVENZA CON AFFETTO DA

  • TBC CONTAGIOSA

  • COMUNITA' SUPERAFFOLLATE

  • MALNUTRIZIONE

  • ALCOLISMO

  • DIABETE

  • TOSSICODIPENDENZA

  • INFEZIONE DA HIV





Tra gli altri fattori di rischio ricordiamo lo stretto contatto con persone infette, che interessa anche il personale sanitario (l'uso della mascherina ed il frequente lavaggio delle mani limita il rischio di contagio), l'essere nati, risiedere o viaggiare spesso in Paesi dove l'incidenza della malattia è elevata, la terza età , l'abuso di sostanze stupefacenti, la malnutrizione e la mancanza di cure mediche.


Cause e Contagio




L'agente eziologico della tubercolosi è il Mycobacterium tuberculosis, che si trasmette da persona a persona attraverso le goccioline di saliva emesse con starnuti, colpi di tosse, fonazione, baci e via discorrendo. Solo in rare condizioni si ha contagio diretto dalla gestante al nascituro. Difficilmente, inoltre, il contagio avviene alla luce del sole, poiché il bacillo è molto sensibile alle radiazioni ultraviolette; il fattore di rischio più importante per la trasmissione della tubercolosi è dato pertanto dalla lunga permanenza in ambienti chiusi a contatto con uno o più individui malati. L'ambiente domestico e lavorativo, unitamente ai nosocomi, rappresenta quindi la sede più comune di contagio, soprattutto in condizioni di sovraffollamento, inadeguato ricambio d'aria e precarie condizioni igieniche.




Oltre all'uomo, una rara fonte di infezione è data dal latte bovino e dai suoi derivati (agente Mycobacterium bovis, eliminato con il latte dall'animale affetto da mastite); nel nostro paese tale reperto è del tutto eccezionale sia grazie ai numerosi controlli veterinari e alimentari, sia per gli efficaci processi di pastorizzazione e sterilizzazione a cui viene sottoposto l'alimento.




Le possibilità di contagio attraverso l'eliminazione extrapolmonare dei batteri, ad esempio per via genito-urinaria o cutanea, sono estremamente ridotte.





Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/salute/tubercolosi1.html