Pneumatici invernali ed estivi - I cinque miti da sfatare
Categoria : DIALOGO CON L'EDITORE
Pubblicato da Giuseppe Piccolo in 28/11/2014
Pericolo Nonostante la diffusione e il fatto che siano ormai diventate abbastanza familiari, quando si parla di gomme invernali ci sono sempre alcuni pregiudizi e luoghi comuni duri a morire. Ne è convinta la Delticom, che ne ha individuati cinque.



Eccoli:


Gommeghiaccioneve


I pneumatici invernali vanno bene solo in caso di ghiaccio e neve. Dato per scontato che diano il meglio di sé in condizioni difficili, offrono però prestazioni interessanti anche a temperature comprese tra gli zero e i sette gradi, un intervallo tipico degli inverni italiani. E più si abbassa la temperatura, più aumenta il vantaggio sulle estive.



Non sono indispensabili per uso prevalentemente cittadino. Anche se le precipitazioni nevose sono, nel nostro Paese, mediamente inferiori rispetto al Nord-Europa, il problema del gelo e delle piogge non va comunque sottovalutato, nemmeno in città. Persino nei centri urbani, basta un po’ di neve per rendere davvero difficoltosa la circolazione.



Il battistrada invernale è rumoroso e fa aumentare i consumi. Poteva essere vero 20 anni fa: le gomme invernali moderne non hanno nulla da invidiare in termini di confort alle omologhe estive. E nemmeno quello dei consumi è più un problema dato che le carcasse e i battistrada sono ottimizzati anche in funzione di questo.



Le gomme invernali causano alti costi aggiuntivi. Se si guarda al solo fatto di possedere due treni di ruote completi, ovviamente c’è un aggravio di costi. Ciò che invece viene spesso trascurato è che i chilometri percorsi dall’automobilista, essendo spalmati appunto su due treni, riducono la frequenza con cui bisogna cambiare le gomme. Come dire: il maggior costo viene in parte compensato dai vantaggi.



Con le invernali bisogna andare piano. I moderni pneumatici in commercio sono in grado di soddisfare anche i requisiti delle vetture più potenti, quelle, per intenderci, omologate con codici di velocità H (fino a 210 km/h) e V (fino a 240 km/h). Nessun limite tecnico, dunque, ma niente di meno di ciò che impone il Codice della strada e il buon senso.