Le donne che invece si mostrano più amichevoli o adottano uno stile neutro nel colloquio ci rimettono. Mostrarsi provocanti, giocose, adulatorie e sexy lusinga l'interlocutore (uomo) e facilita accordi, riconoscimenti e richieste più ambiziose.
"Esiste una differenza di genere importante che aiuta le donne che usano il fascino in modo strumentale perché la società è fondamentalmente di dominio maschile" afferma Laura Kray, a capo della ricerca. Gli studiosi hanno riassunto numerosi studi precedenti e condotto quattro diversi esperimenti su oltre 300 soggetti, studenti universitari e internauti, uomini e donne, che dimostrano che flirtare facilita le 'negoziazioni' con l'altro sesso. "Essere affascinanti indica un comportamento molto concentrato su se stesse e sui propri obiettivi e del tutto opposto dall'essere amichevoli che invece definisce uno stile più rivolto agli altri. Più ci ci comporta in modo affascinante e più si ottiene, più ci si comporta in modo amichevole e meno si ottiene per sé. La civetteria deve superare il livello di amicizia o l'atteggiamento confidenziale insomma.
Ma non funziona sempre. C'è un prezzo da pagare: il comportamento è infatti poco gradito se ci si relaziona con dei coetanei per i quali essere sexy può essere considerato un atteggiamento all'antica. Le reazioni inoltre dipendono anche dall'umore dell'interlocutore. Il rischio, infine, è che l'atteggiamento affascinante appaia troppo lusinghiero e percepito come manipolativo" conclude Kray.