PICCHIARE TUA MOGLIE? SI PUO'! E' UN DIRITTO TUTELATO DALLA LEGGE
Categoria : GOSSIP
Pubblicato da Kristina Bella in 8/4/2012
AFGHANISTAN - Le donne afgane ritorneranno in una posizione di completa subordinazione all’uomo, tanto che sarà lecito perfino picchiarle? E’ una concreta possibilità, visto che la massima autorità religiosa del paese asiatico ha redatto delle direttive, approvate anche dal presidente Karzai, secondo le quali il sesso cosiddetto debole viene al secondo posto nella società, e che se la Sharia consente la violenza contro le femmine, allora può essere permessa.


Ragazza Le nuove direttive del consiglio degli Ulema, un gremio al quale appartengono 150 tra i più importanti religiosi dell’Afghanistan, ha stabilito delle nuove direttive che pongono moltissimi limiti ai diritti delle donne.



alla possibilità di essere picchiate dai loro compagni, le donne non dovrebbero neanche muoversi liberamente. Le afgane potrebbero prendere mezzi pubblici solo in compagnia di un parente maschile, e nei luoghi pubblici come bazar o piazze, o nei luoghi di lavoro o all’università deve regnare la più stretta separazione dei generi.



Le direttive degli Ulema contrastano con la Costituzione approvata nel 2003, ma sono state approvate pubblicamente dal presidente Karzai, evidentemente più preoccupato di mantenere il suo potere trattando coi talebani che far rispettare la legge fondamentale del suo paese. La Costituzione fu un compromesso tra fondamentalisti e liberali, e contiene notevoli contraddizioni. L’articolo 22 sostiene che i cittadini dell’Afghanistan, uomini e donne, hanno gli stessi diritti e doveri davanti alla legge.



Ma già nell’articolo 3 c’è una potenziale situazione di pericolo per le donne, perchè si dice che in Afghanistan nessuna legge può contrastare con la fede e le determinazioni della sacra religione dell’Islam.

Attivisti e attiviste per i diritti delle donne avevano già rimarcato all’epoca della ratifica costituzionale tutti i pericoli del testo. Ma lo spirito di conciliazione nazionale potrebbe permettere la perdita di molti diritti per le donne, che finora sono state uno dei pochi successi dell’operazione militare della NATO lanciata ormai più di dieci anni fa.



Heather Barr di Human Rights Watch ha criticato il silenzio dei governi occidentali, che sembrano non preoccuparsi del fatto che le donne non potranno più lavorare, oppure le bambine andare a scuola, e che non ci sia più una rappresentanza femminile in Parlamento. I fondamentalisti non hanno mai accettato questa svolta, e hanno sempre cercato di limitare di nuovo i diritti delle donne. All’inizio dell’anno il ministero dell’Informazione aveva chiesto alle conduttrici di ridurre il loro trucco, e di tenere un velo durante le trasmissioni.



Solo i centri di assistenza per la violenza contro le donne, un vero e proprio incubo per i fondamentalisti islamici, non sono state nazionalizzate e quindi svuotate di senso nonostante la pressione dei conservatori, che sembrano trionfare nell’Afghanistan di Karzai.