Esiste una tradizione anche circa le posizioni in cui si fa l'amore

Data 28/4/2024 8:40:00 | Categoria: Curiosità

Donne AnimateDettata da poca fantasia, da scarsa forma fisica, da una risposta sessuale, specie maschile, incerta che non gradisce novità, la posizione "donna sotto, uomo sopra " è la più diffusa. Malinowski riferisce che fu chiamata "posizione del missionario " dagli aborigeni dell'isola di Trobriand in Polinesia. Essi infatti osservarono con curiosità e stupore che i missionari che vi erano sbarcati e si erano ben adattati alla libertà sessuale di quella popolazione, al contrario degli aborigeni, più fantasiosi, facevano tutti l'amore nella stessa posizione.



coppia45 Va però detto che è pratica, confortevole per la donna, permette ai corpi e agli sguardi un buon contatto. Anche per il maschio è facile e confortevole e, in più, permette di avere un rapporto completo anche con un'erezione incompleta e di lasciargli molto controllo dei movimenti coitali. 

Nell'antichità vigeva la credenza che fosse la migliore per la fecondazione e non è escluso che sia diventata per questo la più usuale. Tecnicamente invece non è del tutto favorevole al piacere della donna, dato che con essa non può avvenire la stimolazione del cosiddetto punto G. Questa zona, che altro non è che un residuo embrionale nella donna di quella che nel maschio è la prostata, si trova infatti sulla parete anteriore e nei due terzi superiori della vagina. Zona quindi difficilmente stimolabile in questa posizione. 




Altra posizione frequente è il suo opposto: donna sopra e uomo sotto

E' detta dell'amazzone, o pompeiana dato che è riprodotta su alcuni affreschi di Pompei. 

In epoche più recenti ha avuto il nome di "posizione dell'eroe stanco" per intuibili motivi. Richiede la disponibilità della donna ad esporsi e a giocare un certo grado di dominio nel rapporto sessuale. Se essa terrà il busto un po' flesso in avanti potrà avere anche una migliore stimolazione del clitoride durante il coito. Consente un buon livello di relazione sia del corpo che degli sguardi, come pure di dare e ricevere carezze. Era la più usata tra i greci ed i romani laddove i maschi tendevano al maggiore comfort sessuale con lo sforzo minimo. 




La terza tra le tradizionali è quella con la donna a carponi e il maschio dietro di lei.

Ha avuto tanti nomi: "dell'elefante" tra i popoli primitivi dell'Africa, "regale" tra i marinai che veleggiavano sui mari, "della preghiera" tra i romani, "dell'omega" tra i greci, fino a denominazioni meno immaginifiche in tempi più recenti, come "della levriera" o "della pecora". 

Se si osserva il recupero istintuale che essa esprime, la si potrebbe considerare la più naturale. Il maschio mette in gioco un senso di dominio e beneficia di una maggiore stimolazione erotica, mentre la donna la gradisce soprattutto se non è molto in sintonia con le fantasie erotiche.  Le permette però di avere la massima stimolazione del punto G e quindi un certo surplus di piacere. Non permette però alcun contatto degli sguardi né molta intimità, dato che dopo l'orgasmo i due si devono staccare se vogliono abbracciarsi. 




Un coefficiente di difficoltà un po' più alto l'ha la posizione che vede i partner coricati entrambi su un fianco, faccia a faccia. I greci la chiamavano "theta", i romani "prandiale", data la consonanza con la posizione sul triclinio durante il pranzo, e gli orientali, che la consideravano come l'espressione più alta della tenerezza, "della terza luna". 

Deve essere praticata da partner piuttosto snelli, dove il maschio abbia una buona erezione e la donna una buona flessibilità. 

Marziale immaginava che si accoppiassero così Dafne e Cloe, indicando come sia più adatta ai giovani. L'intimità è molto intensa. I volti, come il corpo, sono a stretto contatto e le mani sono libere per esplorare il corpo del partner. Non c'è prevaricazione di ruoli e per la donna, essendo la vagina più serrata, può essere molto piacevole. 
gif64




Per chi vuole sperimentare esperienze più frizzanti e ginniche, c'è la posizione nella quale, faccia a faccia, il maschio, in piedi, sostiene la partner sollevandola . Lei cingerà con le proprie gambe la vita di lui e con le braccia il suo collo. 

Gli africani la chiamavano "della palma", ma ha avuto anche molti altri nomi: "dell'albero reale", "della colonna", "dello stendardo" e, tra i giapponesi "della stella". La donna è meglio che sia un peso leggero ed è forse per questo che sembra che i primi a praticarla siano stati i giapponesi. L'erezione deve essere ottimale, ma anche la donna deve avere una buona lubrificazione. Il coito può avere un ritmo lento e si può prolungare nel tempo, dando alla posizione anche i connotati di una prova di forza fisica. L'intimità è grande e sono valorizzati, per coloro ai quali piace, gli stereotipi di maschio solido, sicuro e resistente e di femmina leggera, agile, piena di dolcezza e di grazia. 




Un'altra posizione abbastanza acrobatica è quella proprio definita "dell'acrobata", ma più per le sue varianti che non per la situazione di base. I clienti dei lupanari di Pompei la chiamavano invece "dell'acquedotto". La sua versione classica vede la donna sdraiata sul dorso con le cosce flesse sull'addome e le ginocchia flesse sulle cosce, lasciando così il bacino un po' alzato e la vulva ben esposta . Il maschio è il ginocchio, a busto eretto, tanto che il suo pube sia in asse con quello della partner e con le cosce allargate, tanto da stringere il bacino do lei. Potrà così prendere le caviglie della partner e portarle all'altezza delle proprie spalle.




La posizione, molto diretta, raccomanda un inizio di penetrazione delicato. Data la struttura della posizione, non sono possibili le carezze né da parte di lui, né di lei, dato che dovrà prendere le cosce del partner per tenerlo verso di sé. Vi è però un contatto di sguardi e la donna potrà avere sensazioni più intense
Donna8dato che le sue cosce saranno relativamente chiuse. 




La vera variante dell'acrobata vede però la donna sdraiata sul dorso con le gambe spinte verso l'alto e l'uomo in piedi a sostenerle. Se lui avanzerà una gamba per migliorare il baricentro si troverà anche nella posizione giusta per la penetrazione. 




Queste sono solo alcune delle innumerevoli posizioni che vengono soprattutto dalla cultura orientale, ricca di creatività e di tensione al piacere. Va comunque sottolineato che creatività e piacere sono comunque un patrimonio che ciascuno deve coltivare.



 



 






La fonte di questa news è :::: DIMENSIONE NOTIZIA :::: News Agency e annunci gratuiti dal 1990
https://www.dimensionenotizia.com

L'indirizzo di questa news è:
https://www.dimensionenotizia.com/modules/news/article.php?storyid=788