In origine si chiamavano sesamielli, in quanto venivano ricoperti da semi di sesamoqualcuno li chiama tuttora “sapienze”, il nome pare derivi dalle suore che appartenevano all’ordine del monastero della Sapienza. Ecco quindi che la forma della lettera “S” soddisfa entrambe le denominazioni, anzi più di due, infatti qualcuno, data la forma e il colore lo ha associato a “quella cosa” su cui si versa vanamente il Ruhm.