Il più abile e perverso uomo al mondo non può raggiungere la perversione di una donna principiante
Categoria : SOTTO VOCE
Pubblicato da Anonimi in 8/3/2011
Noi donne siamo micidiale. Le mani e la bocca di una donna vale milioni di euro, non parliamo delle sue parti intime. Sono una donna di 55 anni, andata in pensione da poco. Con la docezza delle donne brave, il migliore degli uomini casca in ginicchio.
DopioMi sono sposata vergine, non ero mai stata con un uomo, il primo fu mio marito, era impiegato al comune di Napoli. Con il suo stipendio non si arrivava a fine mese, lui non voleva che andassi a lavorare, dopo un po' lo convinsi. Mio marito parlò con un suo amico, aveva un negozio, uomo-donna, a via Duomo e finalmente, il famoso lunedì andai a fare la commessa. Era un bel negozio, io avevo appena partorito, mio figlio lo accudiva mia madre. La prima settimana tutto filò liscio il titolare fu sempre molto cortese con me, io avevo un seno molto gonfio, era sempre pieno di latte, a volte era talmente gonfio di latte che mi faceva male, parlando con il medico mi fece comprare una aspira latte dal seno, parlandone con il mio titolare, eravamo sempre solo noi due in negozio, lui disse scherzando: Posso pensarci io al tuo latte.

Credeva che scherzasse, io non potevo allattare il mio bambino, il negozio era lontano dalla mia casa. Passando vicini a me il Mario il titolare del negozio amico di mio marito, mi toccò il sedere, io sulle prime credevo che era stato casuale, ma con il passar dei giorni i suoi tocchi erano sempre più insistenti. Un giorno disse: Ti do 5.000 lire se melo lavori con le mani; io prendevo 10.000 lire a settimana, accettai. All' impiedi dietro al bancone lo tirava fuori e io con la mano lo massaggiavo dopo mi dava le cinquemila lire. I notavo che lui si eccitava molto, il lato basso non si vedeva, le persone passavano fuori al negozio, ma non potevano vedere il nostro mezzo busto sotto, questo gioca piaceva molto a Mario. Pian pianino voleva il mio latte, ogni pappata mi dava 10.000 lire. Madonna mia le pappate lo mandavano in estasi.

Pian pianino voleva la mia bocca e io misi il prezzo a 20.000 lire, lui accettava sempre, insomma le mie 10.000 lire a settimane erano diventate niente, riuscivo a fare un bel gruzzoletto a settimana, eppure prima avevo visto solo quello di mio marito.

Dopo alcune settimane, Mario voleva entrare dentro di me e ...li fu tragica la cosa, per non dirgli di no, per paura che perdessi il posto, dissi 50.000 lire, (quasi trent'anni fa erano tanti) lui con mia grande meraviglia accettò, io avevo sparato alto per non farlo accettare ma lui mi desiderava.

Mario era sposato aveva 35 anni io appena diciottenne. Ormai mi dava molti soldi, da quando metteva sul bancone sapevo cosa voleva fare.

Il negozio nel retro aveva una stanza per far misurare il clienti per uomini e donne, stanze piene di specchi molto belle, se veniva un cliente uomo lo serviva Mario se era una donna la servivo io.

Venne un avvocato nostro cliente, e Mario disse a me di servirlo, l'avvocato nel retro misurando i pantaloni del vestito mi chiamò nel camerino, aveva 20.000 lire in mano io capii che voleva il mio latte, lo accontentai, l'avvocato succhiava forte, dopo che usci dal camerino, mi richiamò ed aveva 50.000 lire in mano io capii e alzai la gonna, non prendevo mai precauzioni che incosciente che sono stata, l'avvocato da qual giorno andava in ebollizione appena mi vedeva. 

Il mio titolare mi trovava clienti, tutti amici suoi, venivano nel negozio andavamo nel retro e ci divertivamo, ma quanto sono stupidi gli uomini, pagano per il sesso, una cosa che mi piaceva tantissimo, il seno non mi faceva più male, anzi a volte nella giornata finiva, usciva poco, insomma il mio latte non poteva prenderlo mio figlio appena nato, e io lo vendevo agli amici di Mario.

Il gioco, forse li eccitava così tanto perché era dietro un negozio importante ... ma ... ! ?

Molte volte rientravo a casa tutta eccitata, perché tutti pensavano a godere, al loro piacere, poco a me, la sera ci pensava mio marito. A volte quando andavo a fare la spesa con mio marito, gli dicevo che mi ero dimenticata di mettere la mutanda, lui si eccitava tantissimo, un giorno era talmete eccitato che dovettimo andammo nei bagni del centro commerciale a fare sesso, come due ragazzini.

Pian pianini stavo accumulando molti soldi, di nascosto di mio marito, aprii un libretto in banca.

Tutti i giorni gli amici di Mario diventavano sempre più, io non dicevo mai no a nessuno per guadagnare sempre più soldi, anche quando stavo a “rosso”, lavoravo con la bocca e le mani, mi sentivo protetta nel negozio di Mario, ormai vedevo l'intimo degli uomini delle più svariate misure, piccoli, medi, gradi, grandissimi, è pensare che mi sono sposata vergine.  

Un giorno un avvocato mi disse se volevo andare a lavorare nel suo studio, mi dava un milione a settimana, parliamo di lire naturalmente, accettai di cosa.

L'avvocato anche lui sposato, dalle due che veniva in ufficio fino alle 16,00 che apriva lo studio facevamo sesso.

Non mi trovavo più guadagnavo di meno nello studio dell'avvocato, fare sesso con lui tutti i giorni era diventato come mio marito, monotono.

Così lui incominciò a far venire qualche suo collega, io avevo appena 20 anni. Così gli affari migliorarono, ormai avevo delle tariffe, mi sentivo desiderata, importante.

Un giorno venne un avvocato anziano, dopo aver fatto sesso, (volle essere servito), mi propose di andare da lui a lavorare, mi dava il doppio, accettai di corsa. 

Dopo la prima settimana capii perché, mi dava molto ma voleva molto, aveva una stanza dietro al suo studio attrezzata con lacci frusta ecc, da quel giorno il mio corpo era per lui il piatto del piacere, erano sensazioni nuove per me ma piacevoli, gioire nel dolce dolore. Pian pianino anche lui faceva venire i suoi amici nel pomeriggio, a me piaceva essere desiderata, essere al centro delle attenzioni, a volte c'erano 5-6 avvocati su di me, era un piacere, un emozione difficile da spiegare, avere dentro e vicino molti uomini contemporaneamente, si va in paradiso ... o all'inferno ... ma ...

Arrivò un giorno anche una donna era avvocato anche lei, inutile dire che era lesbica, voleva me!

Molti uomini con una donna che mi baciava erano emozioni forte, molto forte.

Ormai vestivo da far girare la testa a tutti, ripeto a tutti gli uomini che incontravo, senza falsa modestia, pian pianino col passare degli anni sono diventata sempre più brava e spregiudicata.

Mi sono sempre divertita nei bus affollati, e vi posso garantire che a Napoli spesso sono affollati, se avevo la gonna sentivo le mani degli uomini sotto la mia gonna, il loro sopraffiato, io facevo finta di niente e gli uomini nel bus si sono sempre eccitati tantissimo, il sesso rubato è il migliore, secondo me; purtroppo mi hanno sporcata molte volte.  

Tornando ai miei avvocati, mi fecero prendere un posto importante al tribunale, ma il pomeriggio nello studio dell'avvocato anziano, facevamo delle orge fantastiche, meglio che non spiego, troppo sex, troppo forte.

Io in quegli anni ho auto altri due bambini, chi è il padre? Non importa io sono la madre, mio marito è morto, ed io mi trovo a 55 anni sola ma con molti soldi. I miei figli si sono laureati e lavorano tutti e tre in banca, messi dal mio avvocato potente, si potente, perché alcuni avvocati sono molto potenti.

Adesso che sono completamente libera non so come occupare il tempo, forse farò qualche viaggio.


Viva gli Avvocati – Luisa – Napoli -



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