anche lei, se andavo a studiare da qualche amichetta mi accompagnava, prendeva in giro mio padre, ma lei capiva molto di più di mio padre in queste cose, quindi mi monitorava ogni giorno, il mio amato padre lo perso appena due anni dopo avevo dieci anni, lui voleva rientrare per il mio compleanno, si trovava a Parigi per lavoro, noleggiò un aereo privato che cadde a pochi chilometri da Roma. Ancora oggi sento il dolore della perdita di mio padre, ci amavamo troppo, nel scrivere queste cose mi vien da piangere.
Mia madre insegnante mi ha cresciuta con tanto amore. Dopo alcuni anni si mise col fratello di mio padre, era più giovane di mio padre e di lei, a me non piaceva, adesso che sono matura posso affermare che quelle mani con la scusa che mi accarezzava non andavano propio al posto giusto, però si è sempre e solo limitato a questo, un giorno, avevo 14 anni un giorno gli dissi: Se non la finisci di toccarmi dico tutto a mamma. Lui: Ma io lo faccio perchè ti voglio bene. Risposi: Non ti credo ma comunque da oggi in poi non mi toccare più. E da quel giorno veramente non mi toccò più.
Ma dalla morte di mio padre ero cambiata, mi sentivo sola, quante volte ho detto a mia madre: Perchè non morivi tu. Adesso so quanto l'ho fatta soffrire, io non volevo la morte di mia madre, ma volevo mio padre, piangevo di giorno e di notte per il dolore della perdita di mio padre. Avevo 11 anni, alle medie i ragazzini mi facevano le dichiarazioni erano carini ma il mio cuore era chiuso, come ho detto prima avevo 10 anni quando morì mio padre. Un giorno il prof. di italiano vedendomi che piangevo nel banco, ma in silenzio, venne vicino e mi chiese perchè stavo piangendo. Non riesco a sopportare il dolore della perdita di mio padre. Hai tua madre ecc ecc, disse lui, fu molto gentile, sentivo nelle sue parole tanta dolcezza che mi colpivano, non mi scivolavano addosso come le altre ma restavano dentro chissà perchè. Mi invitò il pomeriggio a casa sua, era sposato, nel pomeriggio andai da lui abitava quasi vicino a me, mi accolse la moglie persone gentili, e nel salotto mi misero a mio agio, non so perchè ma quelle persone il prof e la moglie erano gentilissimo con me, la differenza delle altre persone era che a me faceva piacere parlare con loro.
Un pomeriggio tornando dalla casa del mio professore incontrai un'amico di scuola io frequentavo la prima medi e lui la terza, quindi era due anni più grande di me, era un bel ragazzo, mi invitò a prendere un aperitivo, andammo in un bar fuori mano, ma era il mio amico di scuola, non mi sentivo in pericolo; ci sedemmo e lui andò dentro al bar e si fece dare due bitter, faceva molto caldo, quel bitter con ghiaccio mi fece molto piacere, dopo un pò mi volle accompagnare a casa, eravamo piccolo stavamo a piedi, camminando camminando mi sentivo mancare le gambe non mi reggevano, svenni.
Mi svegliai in ospedale, in poche parole il cosiddetto amico di scuola mi aveva drogato, fortunatamente mentre mi stavano mettendo nell'auto possò la polizia vedendo che io ero svenuta si fermarono, loro mi buttarono a terra e scapparono, la polizia capi tutto e furono tutti arrestati, fortunatamente non fui violentata, il cosiddetto amico mi aveva venduto a tre uomini per trecento mila lire.
Da quel giorno mia madre non mi ha più lasciata un minuto, che mamma ragazzi, chiese il prepensionamento per gravo motivi familiari e con il rapporto della polizia fu accontentata. Mia mamma viveva solo per me. Si alzava la mattina mi preparava il cappuccino in cucina con cornetti caldi, li riscaldava nel microonde, mi accompagnava a scuola ed un'ora prima dell'uscita della scuola la mia dolce mammina era fuori all'istituto ad aspettarmi, lascio il fratello di mio padre per dedicarsi anima e corpo a me.
Anche alle superiori mi accompagnava la mattina e veniva a prendermi all'uscita. I ragazzi dicevano che ero bella, mi desideravono, ma io non sentivo il bisogno di stare con nessuno. Non ho mai chiesto a mia madre di voler uscire la sera, forse o meglio certamente non mi fidavo di nessuno tranne di mia madre.
Stavo al quinto superiore ed ero ancora vergine.
Alla fine del quinto anno venne sostituito il prof. di fisica, con un professor appena lo vidi rimasi senza parole per il suo fascino, si era appena laureato prof di fisica, aveva 24 anni; non era di quelle bellezze da statua ma aveva un fascino che mi sconvolgeva, chissà perchè.
Io ero considerata, almeno così dicevano i miei spasimanti che ero la più bella dell'istituto, mi incominciavo a truccarmi in modo diverso, per far colpo sul mio prof. se ne accorse anche mia madre, mi vedeva più gioiosa.
Un giorno il mio prof disse se era possibile vederci nel pomeriggio per parlare, accettai subito. Arrivata a casa feci la doccia, mi preparai, vedevo che mia madre mi guardava senza parlare e cosi gl dissi: Mamma ho 18 anni sai che ti voglio bene oggi ho un appuntamento con il prof Giorgio non ti preoccupare andiamo a vedere un film, lei zitta.
Alle 17,00 lui mi venne a prendere puntualissimo, io avevo detto una bugia a mia madre perchè non sapevo dove mi portasse e ... mi porto sotto mio consiglio a vedere un film che era appena uscito. Nella sala lui mi baciò, era la prima volta che baciavo un uomo, era la prima volta che una lingua entrasse dentro la mia bocca, che bella sensazione fare queste cose con la persona giusta, mi sentivo di toccare il cielo con un dito ero felicissima. Dopo il film luimi voleva portare in hotel, lo pregai di non farlo, li mi chiese perchè. Risposi: Sono ancora vergine e stasera non sento il bisogno di andare in hote. Lui rimase sconvolto, non credeva che ero ancora vergine, mi riaccompagnò a casa. Da quel giorno il mio prof fu dolcissimo con me rispettando la mia volontà, e promisi che quando mi sentivo matura gliela avrei detto io. Ogni volta che uscivamo c'erano solo toccati baci e nient'altro. Una sera lui perse la pazienza, voleva fare sesso con me, io tremavo, stavamo in auto era tardi, pensavo a mia madre a casa che stava in pensiero, non ero ancora pronta a fare sesso, ma lui eccitatissimo, mi alzò la gonna mi strappò gli slippini lo tirò fuori stava per venirmi sopra, ma con l'ombrello che stava nell'auto, gliele diedi di santa ragione e scappai, avevo anche la gonna tutta strappata, nel nascondermi da lui chiamai nascosta nel boschetto i carabinieri e polizia vennero in poco tempo, lui nel frattempo quando sentii le sirene scappò con l'auto. Mi riaccompagnarono a casa, a mia madre dissi che avevo fatto un incidente, non era niente di grave, i poliziotti stettero al gioco, ma mia madre vide che non avevo gli slip piangendo volle sapere la verità, gli spiegai tutto. La mattina dopo al commissariato non volli denunciare il mio prof, venne a chiedermi scusa, ma io ormai di lui non volevo più saperne, si era cambiato davanti ai miei occhi mi sembrava un mostro. Finii le superiori, riuscii a prendere un posto al comune. I miei uomini aumentavono ogni giorno, ma non c'era mai quello che piaceva a me. Dopo un pò mia madre si ammalò di tumore e dopo pochi mesi morì.
Fu per me un'altra tragedia, dovevo trovarmi un compagno, mi dovevo distrarmi con la mente avevo trentanni ed ero ancora vergine. Un giorno il sindaco mi chiama nel suo ufficio per dei lavori all'anagrafe. aveva qurantanni sposato e divorziato senza figli, in poche parole accettai la sua corte, il giorno che vidi il suo pene rimasi scandalizzata l'aveva piccolissimo, tre centimetri, era stato il motivo del perchè la moglie l'aveva lasciato, eppure era alto robusto ma il suo organo tre centimetri. Tutto sommato andava bene per me. Mi spoò ed io andai nella sua magnifica villa lui era anche medico. Appena cercava di entrare dentro di me aveva già finito, in poche parole ero ancora vergine, ma lui questo non lo sapeva. Fittai una solotto in un hotel misi un annuncio: Cercasi uomo super dotato per film hard. Io che ero ancora vergine volevo fare un film hard? No no, volevo un uomo super dotato per fare un figlio con lui senza che lui sapesse il vero motivo e così feci. nell'hotel, era in un'altra città, vennero molte bei ragazzi super dotati si perchè l'annuncio diceva pure che solo essere scelti per la prova c'erano 10 mila euro per loro.
ne scelsi 5, i migliori sia come fisico che come arnese.
ne feci ritornare uno al giorno e la prova la dovevano fare con me, portandomi il certificato fatto in giornata che non avevano malattie infette. !0 aeuro a persona erano in tutto 50 mila euro ero la moglie del sindaco me lo potevo permettere.
Usando l'olio di vasellina, tutti e 5 l'avevano veramente grosso, portavano il certificato uno al giorno ed ebbero rapporti completi con me, mi piaque da morire, il primo quando usci tutto quel sangui credeva che mi aveva fatto male, ma io con una scusa, senza dire la verità, andai avanti. I miei 5 uomini li associai ai miei giorni fecondi. Dopo dissi che li avrei chiamato per il film ecc, non richiamai mai nessuno, loro non sapevano nemmeno il mio vero nome.
Il mio piano riusci, ero incinta, mio marito ignaro di tutto era contentissimo.
Dopo nove mesi partorii un bellissimo maschietto, la prima cosa che guardai fu il suo pisellino, sembrava normale, anche mio marito era preoccupato pensando ai suoi tre centimetri. Tutti felici e contenti, i miei cinque uomini non sapevano niente, io nemmeno sapevo che era il padre dei cinque ma andava tutto bene, ero felicissima, mio marito tutti i giorni andava a vedere il pisellino del figlio per vedere come cresceva.
Dopo il secondo anno, il pisellino di mio figlio cresceva troppo, aveva tre anni e sembrava quello di un uomo maturo, andammo dal pediatra che ci assicurò che erano piccoli problemi e si sarebbero curato, ma come? Passarono gli anni mio marito era sempre più contento che il figlio a 11 anni aveva un pene di 35 centimetri e diceva: Quello che manca a me l'ha mio figlio. Come faccio a sapere le misure di mio figlio? Lo controllavamo sotto diretto controllo della dottoressa, lo faceva stendere sul lettino, lo toccava appena si induriva e lo misurava. Non ho mai più tradito mio marito oltre che in quei cinque giorni. A volte mi masturbavo di nascosto, ma non l'ho mai più tradito. Un giorno mio marito mi convinse che voleva un altro figlio, visto mi disse io l'ho piccolo ma mio figlio ce l'ha enorme. Bene mi dovetti sacrificare di nuovo. Solito annuncio in un altra città solita procedura il certificato che erano sani e li feci venire nei giorni fecondi per fare la prova per il film, dicevo, mi venivano dentro prendevano, tutti felici i 10 mila euro e aspettavano una mia chiamata che non è mai venuta per il film hard.
Dopo pochi mesi nasce un altro bel maschietto, facendola in breve anche lui dopo pochi anni lo fece enorme. Mio marito era felicissimo.
Adesso potete giudicarmi assolvermi o condannarmi ma rifarei, per il bene della mia famiglia tutto. Perchè pagare gli uomini? Perchè sono stata io che ho sfruttata loro per un mio piacere, diabolica ma vero. I miei uomini a pagamento non sanno di avere un figlio e quindi non possono fare pretese su di loro, fare un figlio con mio marito che c'è la di tre centimetri sarebbe stato una tragedia, il mio metodo a messo tutti d'accordo, perchè nemmeno io so di preciso chi è dei primi cinque o dei secondi cinque il padre, nessuno sa di nessuno, ma tutti felici. Ciao - Napoli -
N.B. La posta della rubrica " Confessioni " viene pubblicata integralmente, senza correzioni ne tagli, cestinando solo le storie ritenute troppo forti o di contenuto volgare.