E purtroppo i batteri possono annidarsi ovunque, precisa l’Oms: dal lavello al piano di lavoro, dai canovacci al portaposate ai contenitori per alimenti. Anche abitudini ‘consolidate’ come quella di lavare cibi e oggetti con l’acqua può essere insufficiente o addirittura sbagliato.
Melarossa ti consiglia 10 norme igieniche in cucina, secondo le indicazioni dell’Oms supportate da una serie di ricerche mediche.
Non solo le stoviglie, ma qualsiasi oggetto entri a contatto con il cibo, deve essere lavato con l’acqua bollente. E subito dopo asciugato con la carta da cucina o con un panno appena lavato.
Sulla superficie della carne è presente il campylobacter, un batterio che si diffonde proprio attraverso l’acqua. Il pollo e i volatili sono i tipi di carne più colpiti dal batterio e la nostra unica arma di sicurezza è cuocerli subito. Nessun passaggio intermedio tra frigorifero e fornelli, perché il calore uccide subito i batteri.
Tenere gli alimenti congelati all’aria prima della cottura è il modo migliore per fare il pieno di batteri. Subito sulla piastra, nella pentola o sul barbecue, in modo che i batteri non abbiano il tempo per diffondersi. Nel caso del barbecue, inoltre, è preferibile evitare la cottura al sangue perché alcuni batteri possono sopravvivere anche per giorni.
Tenerli in scomparti diversi del frigo aiuta a ridurre il rischio di contaminazioni e ‘contagi’. A proposito dei cibi cotti, devono stare in contenitori a chiusura ermetica e mai fuori dal frigorifero per più di 2 ore. L’ideale sarebbe avere anche un abbattitore di temperatura, per surgelare gli alimenti rispettando le loro caratteristiche organolettiche.
Se la temperatura è superiore a 70° C va bene, perché per uccidere i batteri servono temperature elevate. Se invece la temperatura è inferiore è possibile che all’interno del microonde si annidino batteri, soprattutto la salmonella.
Ripiani, pareti e guarnizioni del frigo possono diventare colonie di battei. La pulizia costante è quindi fondamentale, basta anche il trattamento con l’aceto, non necessariamente i prodotti chimici. Inoltre è importante lavare bene frutta e verdura prima di riporle nei cassetti.
Per pulire la cucina è lo strumento migliore, perché non solleva la polvere come l’aspirapolvere ‘classico’. Far ricircolare l’aria non va bene per nessun ambiente, tanto meno per la cucina.
Secondo alcune ricerche è l’elettrodomestico più trascurato, per la convinzione generale che l’acqua dei lavaggi rappresenti una garanzia di igiene. Invece no, le muffe e i batteri possono formarsi, anche perché quando è chiusa il calore è il loro ambiente ideale. Soprattutto se non si sciacquano bene piatti e pentole prima di metterli dentro. La soluzione è sottoporre la lavastoviglie a frequenti lavaggi quando è vuota e usare sempre alte temperature, al di sopra dei 50°.
Nel frigorifero attenersi a una rigorosa suddivisione: frutta e verdura nei cassetti (separati), mentre carni formaggi e salumi sui ripiani. In questo modo si evita che i batteri passino da un alimento all’altro, diffondendosi in tutto il frigo.
Lì si annidano molti batteri provenienti dall’esterno (banchi del supermercato, celle frigorifere, camion per il trasporto). Eliminarle e ricoprire le confezioni con pellicola trasparente o alluminio aiuta a mantenere l’igiene in cucina e nel frigo.