Psicosi (disturbo psicotico): sintomi e cura
Categoria : PSICHE E DINTORNI
Pubblicato da Dott. Giuseppe Arno in 6/7/2017
Il termine “psicosi” fu introdotto nel XIX secolo con il significato di malattia mentale o follia. Successivamente è emersa, sul piano concettuale, la necessità di suddividere alcune di queste malattie con la denominazione nevrosi. Da allora i due termini hanno avuto un’evoluzione che si è espressa su piani diversi.
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Attualmente con disturbo psicotico si intende un disturbo psichiatrico grave caratterizzato da un distacco dall’ambiente che lo circonda, da forti difficoltà ad iniziare delle attività e a provare sentimenti autentici nei confronti delle altre persone; c’è quindi una grave alterazione dell’equilibrio psichico dell’individuo con compromissione dell’esame di realtà e disturbi formali del pensiero.

Tali disturbi hanno come caratteristica predominante i sintomi psicotici, raggruppabili in:

– Disturbi di forma del pensiero: alterazioni del flusso ideico, fino alla fuga delle idee e all’incoerenza, alterazione dei nessi associativi;

– Disturbi di contenuto del pensiero: ideazione prevalente o delirante (i cosiddetti deliri); in particolare, è molto nota la cosiddetta paranoia.

– Disturbi della sensopercezioneallucinazioni uditive, visive, olfattive, tattili, gustative.

Quindi una persona che presenta sintomi psicotici può non riuscire ad affrontare i suoi problemi quotidiani perché non riesce più a pensare con chiarezza oppure perché è convinta che qualcosa o qualcuno influenzi i suoi pensieri. Con una psicosi, il soggetto può non riuscire più a lavorare come prima, come se avesse perso la capacità di fare cose che prima sapeva fare o come se non potesse più concentrarsi a prendere decisioni. Inoltre può avere difficoltà a parlare con altre persone o non averne più voglia e non provare più piacere a farlo.

disturbi psicotici, generalmente, esordiscono nell’adolescenza e nella precoce età adulta e quasi sempre sono il risultato di fattori organici, psicologici e costituzionali. Non sono ancora state identificate con chiarezza le cause che generano le psicosi. E’ largamente diffusa l’ipotesi che siano interessati fattori biologici, genetici, psicologici e sociali.

E’ probabile che tali fattori possano creare in alcune persone una vulnerabilità a sviluppare i disturbi psicotici; tale vulnerabilità in condizioni di stress particolarmente accentuato o cronico può permettere lo svilupparsi di tali disturbi.

I principali disturbi psicotici o forme di psicosi sono: Schizofrenia, Disturbo delirante, Disturbo schizofreniforme, Disturbo schizoaffettivo, Disturbo psicotico breve.

Il trattamento delle psicosi punta a ristabilire un corretto funzionamento biochimico del sistema nervoso centrale. Generalmente il trattamento della psicosi, soprattutto nella fase acuta, è di tipo farmacologico (esistono attualmente molti nuovi farmaci antipsicotici), al quale è fondamentale associare un intervento psicoterapeutico – riabilitativo. Tali interventi hanno come obiettivo principale l’insegnamento delle abilità sociali; un lavoro con la famiglia attraverso interventi psicoeducazionali sulla psicosi che aiutino i familiari ad affrontare la malattia e promuovono il loro reciproco aiuto; specifici interventi psicologici cognitivo-comportamentali con la persona stessa.