TORTURE CINESI: ECCOVI ALCUNE DELLE TECNICHE PIÙ CRUENTE [IMMAGINI FORTI]
Categoria : MISTERI NASCOSTI
Pubblicato da Antonio Ricci in 31/8/2015
TORTURE CINESI: ECCOVI ALCUNE DELLE TECNICHE PIÙ CRUENTE [IMMAGINI FORTI]. Per la crudeltà di alcune immagini se ne sconsiglia la visione ad un pubblico sensibile. Le torture cinesi famose per la loro crudeltà, vengono ancor oggi utilizzate per obbligare la vittima a fornire informazioni e addirittura per modificarne il comportamento e il modo di pensare. Di seguito vi elenchiamo i metodi di tortura più cruenti utilizzati  nei campi di lavoro cinesi, nelle carceri e nei centri di lavaggio di cervello in Cina.


1. LA CAMICIA DI FORZA



La camicia di forza è in tela di canapa e ha le maniche più lunghe di 25 centimetri rispetto alle braccia. La vittima che la indossa è costretta a stare immobile con le braccia incrociate e diritte dietro la schiena: più ci si muove maggiore diventa la stretta della camicia. A volte la vittima è seduta su una panca, con una bacchetta di metallo attaccata alle braccia o alle gambe. Alla vittima normalmente viene richiesto di piegare la testa, ma non è consentito chiudere gli occhi.  Le persone che subiscono questa tortura riportano fratture a braccia, tendini, spalle, polsi e gomiti. I più resistenti vanno incontro a frattura delle vertebre e muoiono agonizzanti dal dolore


2. GLI AGHI



Questa tortura è agghiacciante. Essa consiste nell’infilare degli aghi d’acciaio di circa dieci centimetri su collo, schiena, petto e altre parti sensibili del corpo. Alcuni aghi sono spinti così in profondità che è quasi impossibile tirarli fuori.






Ricostruzione del metodo di tortura di infilare gli ahi sotto le unghie. (Minghui.org)



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.3. LA PANCA DELLA TIGRE



La vittima si siede su una piccola panca di ferro alta circa 20 centimetri. Le ginocchia sono legate saldamente alla panca, le mani dietro alla schiena o a volte appoggiate alle ginocchia. La vittima sta con la schiena diritta senza poter fare alcun movimento e delle guardie la obbligano a stare ferma. Normalmente sono inseriti oggetti duri sotto le gambe o le caviglie per intensificare il dolore.






Ricostruzione della panca della tigre.



4. IL LETTO DEI MORTI



Chiamato anche il letto che si allunga, la vittima viene legata con le braccia dietro la schiena e il collo è legato alle gambe. Poi viene incastrata sotto un letto e costretta a stare in questa posizione. Nella sua testimonianza la signora Yoko Kaneko ha evidenziato la brutalità di questo metodo:  per 20 giorni costretta in quella posizione, con mani e piedi ammanettati con così tanta forza, da farle sanguinare i polsi. Non le è stato permesso di andare in bagno, ma le è stato inserito un catetere nell’uretra. Dopo la liberazione, il suo corpo è diventato insensibile, incapace di muoversi e la sua pelle era piena di ulcere.






Ricostruzione del letto dei morti.



5 ARROSTIRE UN AGNELLO INTERO 



La vittima è legata orizzontalmente a un palo sospeso per aria. Poi viene presa a pugni, scosse elettriche e bastonate.



 






6. ABUSI SESSUALI CON VARI STRUMENTI



Tortura riservata alle donne. La vittima viene spogliata e legata con le mani ed i piedi a sbarre di metallo.  La prigioniera subisce una violenta penetrazione nella parte intima femminile, con una spazzola per lucidare le scarpe che provoca il sanguinamento e la perdita di coscienza.



7. LETTO DI STIRAMENTO



La vittima è legata mani e piedi con delle corde a un letto. In seguito stingendo sempre più le corde il corpo della vittima, in preda a stiramento estremo, si solleva dal letto. I torturatori devono stare attenti in quanto lo stiramento non deve avvenire con troppa forza altrimenti la vittima muore in pochi secondi. Se invece è applicata meno forza, dopo dieci minuti le ossa degli arti si slogano e la vittima diventa disabile in modo permanente.






Ricostruzione del letto di stiramento.



8. TRASCINARE UNA PERSONA CON UN VEICOLO



Gli agenti di polizia e le guardie di un campo di lavoro forzato legano con una corda la vittima a un veicolo, per poi trascinarlo per kilometri. Il risultato è chiaro: le ferite a volte sono così profonde che espongono le ossa.



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9. BASTONE ELETTRICO



Questa  è la tortura più utilizzata.  Alla vittima viene inflitta una scarica di 30 mila volt con dei bastoni elettrici. Le zone più colpite sono le più sensibili: la bocca, la base dell’orecchio, la parte centrale della pianta del piede, il centro del palmo della mano, le parti intime e i capezzoli.



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Ricostruzione della tortura con bastone elettrico.



10. ALIMENTAZIONE FORZATA



La vittima viene legata e poi le viene infilato un tubo in bocca o nel naso, che causa il danneggiamento della cavità nasale. Poi viene versato in un imbuto dell’acqua salata concentrata, sciroppo di amido appiccicoso, succo di peperoncino, acqua, medicine irritanti, liquori forti, urina ed escrementi. Questa miscela viene utilizzata sia per nutrire la persone, sia per infierire su di essa.






Ricostruzione del metodo dell’alimentazione forzata.



Queste sono solo alcune delle torture cinesi. La maggior parte di questi metodi sono utilizzati ai danni dei prigionieri di coscienza del Falun Gong, ma attraverso le loro testimonianze, la conoscenza di questi metodi si sta diffondendo sempre di più nel mondo.