Vangelo di Filippo
Categoria : QUESITI RELIGIOSI
Pubblicato da Giuseppe Piccolo in 5/7/2015
Nello stesso volume della biblioteca gnostica di Nag Hammâdi che contiene il Vangelo di Tommaso, anzi proprio in continuazione ad esso, si trova il Vangelo di Filippo. Il manoscritto, conosciuto già ai tempi di Epifanio (Eleuteropoli ca.310-403), ma scarsamente menzionato dai Padri della Chiesa, ha una datazione approssimativa che lo colloca intorno all'anno 330 d.C. ma l'originale in lingua greca risale senza dubbio fra la fine del I e gli inizi del II secolo (90 ÷ 120 d.C.). Si può con una certa sicurezza affermare che il manoscritto (i cui legami con la letteratura neotestamentaria canonica sono ancora piú effimeri che nel Vangelo di Tommaso), è da ascrivere ai valentiniani. Molte espressioni del Vangelo di Filippo ricordano i versetti dei sinottici (in particolare Giovanni e Lettere di Paolo ma in un contesto e con accezioni ben diverse) e questo fa, pensare concordemente con i maggiori esperti del settore, ad una fonte comune da cui sia Filippo che gli evangelisti canonici e Paolo hanno ricavato le sentenze, utilizzandole peró ciascuno in modo differente. La scoperta dello straordinario testo ha costituito un avvenimento di colossale importanza e reca un contributo notevolissimo alla conoscenza diretta del pensiero e della letteratura gnostica, di cui fino ai ritrovamenti di Nag Hammâdi, la storia era quasi completamente all'oscuro, anche purtroppo a seguito della capillare e rigida opera di distruzione dei documenti gnostici da parte della Chiesa dopo il Concilio di Nicea. Sebbene in misura assai minore che in Tommaso, anche Filippo ci fornisce un contributo per l'importante problema della ricostruzione, piú remota ed attendibile possibile del kerygma cristiano.
S.Filippo


1.) Un Ebreo crea un Ebreo, e questo è chiamato così: "proselito"; ma un proselito non crea un proselito. Coloro che sono nella Verità sono come quelli e ne creano altri; ai secondi invece è sufficiente entrare nell'esistenza.



2.) Lo schiavo aspira soltanto ad essere libero, ma non aspira alle ricchezze del padrone. Il figlio invece non è soltanto figlio, ma si attribuisce l'eredità del padre.



3.) Coloro che ereditano da chi è morto sono essi stessi morti ed ereditano cose morte. Coloro che ereditano da chi è vivo sono essi stessi vivi ed ereditano le cose vive e le cose morte. Coloro che sono morti non ereditano nulla. Come potrebbe, infatti, ereditare un morto? Ma se colui che è morto eredita da chi è vivo. egli non morirà; anzi, il morto vivrà di nuovo.



4.) Un pagano non muore, perché egli non è mai vissuto, per dover morire. Colui che ha creduto nella Verità ha trovato la vita, e quest'uomo può correre il pericolo di morire, poiché è vivo.



5.) Dal giorno che il Cristo è venuto, il mondo è creato, le città adornate, e ciò che è morto è gettato via.



6.) Quando noi eravamo Ebrei eravamo orfani e avevamo soltanto nostra madre. Ma da quando siamo divenuti Cristiani abbiamo acquistato un padre e una madre.



7.) Coloro che seminano d'inverno raccolgono d'estate: l'inverno è il mondo, l'estate è l'altro eone. Seminiamo nel mondo per poter poi raccogliere in estate. Per questo motivo non conviene che durante l'inverno noi preghiamo: subito dopo l'inverno viene l'estate, e chi raccoglierà d'inverno non raccoglierà, ma racimolerà.



8.) Come uno è di questa maniera, così produrrà frutto. E questo non soltanto non verrà fuori nei giorni comuni, ma anche il Sabato sarà senza frutto.



9.) Il Cristo è venuto a riscattare alcuni, a liberare altri, a salvare altri. Quelli che erano stranieri egli li ha riscattati e li ha fatti suoi. Ed ha separato i suoi, quelli che ha costituito come pegno, secondo la sua volontà.

Non solo quando si è manifestato egli ha deposto la sua anima quando ha voluto, ma da che esiste il mondo, egli ha deposto la sua anima. E quando ha voluto, allora è venuto a riprenderla, poiché essa era stata lasciata come pegno. Era in mezzo a ladroni ed era stata tenuta prigioniera: egli l'ha riscattata e ha salvato i buoni nel mondo, e anche i cattivi.



10.) La luce e le tenebre, la vita e la morte, ciò che è a destra e ciò che è a sinistra, sono fratelli fra di loro: non è possibile separarli. Per questo motivo né i buoni sono buoni, né i cattivi sono cattivi, né la vita è vita, né la morte è morte. Perciò ciascuna cosa sarà distinta secondo l'origine del suo essere. Ma quelli che sono innalzati sopra il mondo sono indissolubili ed eterni.



11.) I nomi che vengono dati alle cose terrestri racchiudono un grande inganno, perché distolgono i cuori da concetti che sono autentici verso concetti che non sono autentici. Chi sente la parola "Dio" non intende ciò che è autentico, ma intende ciò che non è autentico. Così pure per "Padre" e "Figlio" e "Spirito Santo" e "Vita" e "Luce" e "Resurrezione" e "Chiesa" e tutti gli altri nomi non s'intende ciò che è autentico, ma s'intende ciò che non è autentico. A meno che non si sia venuti a conoscenza di ciò che è autentico, questi nomi sono nel mondo per ingannare. Se essi fossero nell'eone, non sarebbero nominati ogni giorno nel mondo e non sarebbero mescolati tra le cose terrestri. Essi hanno la loro fine nell'eone.



12.) Un solo nome non è pronunciato nel mondo: il nome che il Padre ha dato al Figlio. Esso è al di sopra di tutto. È il nome di "Padre", perché il Figlio non diventerebbe Padre se non avesse rivestito se stesso del nome di "Padre". Questo nome. coloro che lo posseggono lo intendono in verità, ma non lo pronunciano. Invece coloro che non lo posseggono non lo intendono. Ma la Verità ha espresso dei nomi nel mondo a questo motivo: che non è possibile apprendere senza nomi. La Verità è unica e molteplice, e a nostro vantaggio, per insegnarci, per amore, quella Unica, attraverso molte.



13.) Gli arconti vollero ingannare l'uomo, perché essi videro che egli aveva la stessa origine di quelli che sono veramente buoni. Essi presero il nome delle cose che sono buone e lo diedero alle cose che non sono buone, per potere, per mezzo dei nomi, ingannare gli uomini e legarli alle cose che non sono buone. E poi, se essi fanno loro un favore, li allontanano da ciò che non è buono e li collocano in ciò che è buono, quello che essi conoscono. Perch'essi hanno deliberato di prendere l'uomo libero e fare di lui un loro schiavo, per sempre.



14.) Vi sono potenze che danno questo all'uomo non volendo che egli sia salvo, per poter diventare suoi dominatori. Perché se l'uomo è loro schiavo vengono fatti sacrifici e si offrono animali alle potenze. E ciò che essi hanno offerto è bensì vivo, ma dopo che l'hanno offerto muore. Quanto all'uomo, fu offerto morto a Dio, ed è vissuto.



15.) Prima della venuta del Cristo, non c'era pane nel mondo, così come nel paradiso, il luogo dov'era Adamo. C'erano molti alberi per il nutrimento degli animali, ma non c'era frumento per il nutrimento dell'uomo. L'uomo si nutriva come gli animali, ma quando venne Cristo, L'Uomo perfetto, portò il pane dal cielo affinché l'uomo potesse nutrirsi con un cibo da uomo.



16.) Gli arconti pensavano che fosse per la loro potenza e la loro volontà che gli uomini facevano tutto ciò che facevano, ma lo Spirito Santo preparava per essi ogni cosa in segreto, come egli voleva. Fu seminata dappertutto la Verità, quella che esiste fin da principio, e molti la videro mentre era seminata, ma pochi sono quelli che la vedono quando viene raccolta.



17.) Taluni hanno detto che Maria ha concepito dallo Spirito Santo. Essi sono in errore. Essi non sanno quello che dicono. Quando mai una donna ha concepito da una donna? Maria è la vergine che nessuna forza ha violato, e questo è un grande anatema per gli Ebrei, che sono gli apostoli e gli apostolici. Questa Vergine, che nessuna forza ha violato [...], e le Potenze si contaminano. E il Signore non avrebbe detto: "Mio Padre che è nei cieli," se non avesse avuto un altro padre, ma avrebbe semplicemente detto: "Mio Padre".



18.) Il Signore disse ai discepoli:"[....], entrate nella Casa del Padre, ma non prendete nulla nella Casa del Padre e non portate via nulla.



19.) "Gesù" è un nome segreto, "Cristo" è un nome manifesto. Infatti "Gesù" non esiste in nessuna lingua, tuttavia il suo nome è "Gesù", come lo hanno chiamato. Quanto a "Cristo" il suo significato è "Messia" in siriaco e xxxxxxx in greco. Ad ogni modo, tutti gli altri lo chiamano secondo la lingua di ciascuno di loro. "Nazareno" è l'unica cosa che è stata rivelata di ciò che è sconosciuto.



20.) Cristo ha in se stesso tutte le qualità: è sia uomo, sia angelo, sia mistero, sia Padre.



21.) Coloro che dicono che il Signore prima è morto e poi è risuscitato, si sbagliano, perché egli prima è risuscitato e poi è morto. Se uno non consegue prima la resurrezione non morirà, perché "come è vero che Dio vive" egli sarà già morto.



22.) Nessuno nasconde un oggetto prezioso in un recipiente di grande valore, ma spesso tesori incalcolabili sono posti in un recipiente del valore di un asse. Cosi è per l'anima: essa è un oggetto prezioso ed è venuta a trovarsi in un corpo spregevole.



23.) Vi sono certuni che hanno paura di risuscitare nudi. Per questo essi vogliono risuscitare nella carne, e non sanno che quelli che portano la carne, proprio essi sono nudi. Quelli che spogliano se stessi fino ad essere nudi, non sono nudi. Né carne né sangue possono ereditare il Regno di Dio. Qual'è quello che non erediterà? Il corpo che noi abbiamo. Qual'è invece quello che erediterà? Quello di Gesù e il suo sangue. È per questo che egli ha detto: "Chi non mangerà la mia carne (Logos) e non berrà il mio sangue non ha la vita in se stesso". E cosa sono queste cose? La sua carne è il Logos e il suo sangue è lo Spirito Santo (anima). Chi ha ricevuto queste cose ha cibo, bevanda e vestito. Io, poi, biasimo anche gli altri, quelli che dicono che non si risusciterà. Infatti ambedue sono in errore. Tu dici che la carne non risusciterà: dimmi allora che cosa risusciterà, affinché noi possiamo renderti onore. Tu dici che lo Spirito è dentro la carne, che c'è pure questa luce dentro la carne. Ma è il Logos, quest'altro che è nella carne! In questa carne (Logos) in cui Tutto esiste, bisogna dunque risuscitare.



24.) In questo mondo, quelli che indossano i vestiti (anime) sono superiori ai vestiti (corpo); nel Regno dei Cieli i vestiti (spirito) sono superiori a quelli che li indossano, per l'acqua ed il fuoco che purificano tutto il luogo.



25.) Ciò che è manifesto, lo è grazie a ciò che è manifesto; ciò che è nascosto, grazie a ciò che è nascosto. Ma vi sono certe cose nascoste che lo sono grazie a cose manifeste. C'è un'acqua nell'acqua ed un fuoco nel crisma.



26.) Gesù le ha portate tutte in segreto. Infatti non si era rivelato come era, ma si è rivelato come potevano vederlo. E cosi si è manifestato a tutti questi: si è manifestato come grande ai grandi, si è manifestato come piccolo ai piccoli, si è manifestato agli angeli come angelo e agli uomini come uomo. Per questo il suo Logos è rimasto nascosto a tutti. Taluni, invero, lo hanno visto, credendo di vedere se stessi. Ma quando è apparso, in gloria, ai suoi discepoli, sulla montagna, egli non era piccolo. È diventato grande, ma ha fatto grandi i suoi discepoli, perché fossero in grado di vederlo grande.

Egli ha detto quel giorno, nella preghiera di ringraziamento: "Tu che hai congiunto la Perfezione "la Luce "con lo Spirito Santo, congiungi gli angeli con noi, immagini.



27.) Non disprezzare l'Agnello, perché senza di lui non è possibile vedere la Porta del Regno. Nessuno potrà andare alla presenza del Re, se è nudo.



28.) L'Uomo celeste, molti sono i suoi figli, più che dell'Uomo terrestre. Se i figli di Adamo sono numerosi, per quanto ne muoiano, quanti di più sono i figli dell'Uomo perfetto che non muoiono mai, ma sono rigenerati in eterno!



29.) Il padre genera un figlio, ma il figlio non può generare un figlio, perché chi è stato generato non può generare. Il figlio acquista per sé soltanto fratelli, non figli.



30.) Tutti coloro che sono generati nel mondo sono generati dalla natura, gli altri dallo Spirito. Coloro che sono generati da questo gridano di là all'Uomo, perché si nutrono della promessa del Luogo in alto.



31.) Colui che si nutre dalla bocca, se di lì è uscito il Logos verbo di verità, dovrà essere nutrito dalla bocca, e diventare "perfetto". Perché il perfetto diventa fecondo per mezzo di un bacio, e genera. Per questo motivo anche noi ci baciamo l'un l'altro, e concepiamo l'uno dall'altro, per opera della grazia che è in noi.



32.) Erano tre (Maria), che andavano sempre con il Signore: sua madre Maria, sua sorella, e la Maddalena, che è detta sua consorte. Infatti era "Maria": sua sorella, sua madre e la sua consorte.



33.) "Padre" e "Figlio" sono nomi semplici, "Spirito Santo" è un nome duplice. Quelli sono in ogni luogo: essi sono in alto, essi sono in basso, essi sono nell'invisibile, essi sono in ciò che è manifesto. Lo Spirito Santo è in ciò che è manifesto, in basso, è nell'invisibile, in alto.



34.) I santi sono serviti dalle Potenze cattive. Infatti queste sono accecate dallo Spirito Santo, tanto che credono di servir l'uomo, mentre agiscono per i santi. Per questo motivo un giorno un discepolo domandò al Signore qualcosa riguardo al mondo ed egli rispose: "Domandalo a tua Madre ed ella ti darà qualcosa di diverso".



35.) Gli apostoli dissero ai discepoli: "Possa ogni nostra offerta avere sale! "Essi chiamavano Sofia: "sale". Senza di questo, nessuna offerta è accettabile.



36.) Ma Sofia è sterile, senza il Figlio. Per questo motivo essa è chiamata [...] sale. Il luogo in cui essi [...] alla loro maniera, è lo Spirito Santo. Perciò molti sono i suoi figli.



37.) Ciò che il padre ha, appartiene al figlio; e a questi "il figlio" per tutto il tempo è piccolo, non si affida quello che è suo. Ma quando diventa uomo, il padre gli dà tutto ciò che gli appartiene.



38.) Quelli che sono perduti, che lo Spirito genera, sono perduti anche per causa sua. Per questo, con il medesimo soffio, il fuoco si attizza e si spegne.



39.) Una cosa è Achamoth e un'altra cosa è Echmoth. Achamoth è semplicemente Sofia, mentre Echmoth è la Sofia della morte. È questa che conosce la morte, e che è chiamata piccola Sofia.



40.) Ci sono animali che sono soggetti all'uomo, come il vitello, l'asino, e altri di questo genere. Ce ne sono altri che non sono soggetti e vivono appartati in luoghi solitari. L'uomo lavora il campo con gli animali che gli sono soggetti, e con questo nutre se stesso e gli animali, tanto quelli che gli sono soggetti, quanto quelli che non gli sono soggetti. La stessa cosa è per l'Uomo perfetto. Egli lavora con le Potenze che gli sono soggette e prepara ogni cosa per l'Esistenza. Poiché in questo modo l'intero luogo è seminato, sia il buono che il cattivo, ciò che è destra e ciò che è a sinistra. Lo Spirito Santo raccoglie insieme e guida le Potenze soggette e non soggette, e quelle appartate. Perché, invero, esso [...] le riunisce, affinché [...].



41.) Adamo, se è stato formato, tu troverai che i suoi figli sono una eccellente fabbricazione. Se egli non è stato formato, ma generato, tu troverai che era eccellente il suo seme. Ora, ecco che egli è stato formato e generato. Che eccellenza è questa!



42.) Dapprima si è avuto l'adulterio, poi l'omicidio. Ed egli fu generato da adulterio, perché era figlio del serpente. Per questo divenne assassino, come era anche suo padre, e uccise il proprio fratello. Perché ogni associazione che si forma tra cose differenti l'una dall'altra è un adulterio.



43.) Dio è un tintore. Come le buone tinture, che si dicono genuine, muoiono con le cose che sono state tinte con esse, così è con le cose tinte da Dio: poiché le sue tinture sono immortali, esse diventano immortali grazie ai suoi colori. Ora Dio, ciò che immerge, lo immerge nell'acqua.



44.) Non è possibile che uno veda qualcuna delle realtà autentiche, a meno che non diventi come esse. La Verità non è come per l'uomo nel mondo: egli vede il sole, me non è il sole, e vede il cielo e la terra e tutte le altre cose, ma non sono per nulla quelli autentici.

Ma tu hai visto qualcuna delle cose del Luogo e sei divenuto di quelle. Tu hai visto lo Spirito e sei diventato Spirito. Tu hai visto Cristo e sei diventato Cristo. Tu hai visto il Padre e diventerai il Padre. Per questo, ora, tu vedi ogni cosa e non vedi te stesso. Ma ti vedrai nel Luogo, perché quello che tu vedi, lo diventerai.



45.) La Fede riceve, l'Amore dà. Nessuno può ricevere senza la fede, nessuno può dare senza l'amore. Per questo motivo, per poter ricevere, noi abbiamo la fede, ma anche allo scopo di poter dare con sincerità, poiché, se qualcuno non dà con amore, non ha alcun profitto da quello che ha dato.



46.) Colui che non ha ancora ricevuto il Signore è ancora un Ebreo.



47.) Gli apostoli che sono stati prima di noi l'hanno chiamato cosi: "Gesù Nazareno Cristo". L'ultimo nome è "Cristo", il primo è "Gesù", quello in mezzo è "Nazareno".

"Messia" ha due significati: tanto "Cristo" che "il limitato".

"Gesù" in ebraico è: "la Redenzione". "Nazara" è: "la Verità". perciò "Nazareno" è "quello della Verità".



48.) La perla, se è gettata nel fango, non diventa di minor pregio, né, se viene unta con olio di balsamo, diventa di maggior pregio, ma ha sempre valore agli occhi del suo proprietario. Cosi è per i figli di Dio: dovunque essi siano, essi hanno sempre valore agli occhi del loro Padre.



49.) Se tu dici: "Io sono un Giudeo, "nessuno si preoccuperà. Se tu dici: "Io sono Romano," nessuno si sentirà scosso. Se tu dici: "Io sono un Greco, un barbaro, uno schiavo, un libero, " nessuno si turberà. Se tu dici: "Io sono un Cristiano," tutti si agiteranno.

Possa io ricevere questa designazione, che [...] non possono sopportare: cioè questo nome.



50.) Dio è un divoratore di uomini. Per questo l'uomo gli è immolato. Prima di immolare l'uomo gli si immolavano gli animali, perché non erano dei, quelli a cui si facevano sacrifici.



51.) I vasi di vetro e i vasi di terracotta sono fabbricati per mezzo del fuoco. Ma i vasi di vetro, se si rompono, vengono modellati di nuovo, perché provengono da un soffio. I vasi di terracotta, se si rompono, vengono distrutti, perché essi sono prodotti senza soffio.



52.) Un asino che girava una macina fece cento miglia, camminando. Quando fu slegato, trovò che era ancora nello stesso posto. Ci sono uomini che camminano molto e non avanzano affatto. Quando è venuta per loro la sera, essi non hanno visto né città, né villaggio, né creatura, né natura, e potenza e angelo. Invano, i miseri, si sono travagliati.



53.) L'eucaristia è Gesù; infatti in siriaco è chiamato Pharisatha, cioè: "colui che è steso". Infatti Gesù è venuto a crocifiggere il mondo.



54.) Il Signore entrò nella tintoria di Levi. Prese settantadue colori e li versò nella tinozza. Li tirò fuori tutti bianchi e disse: "È cosi, invero, che il Figlio dell'uomo è venuto come tintore (lavaggio battesimale).



55.) La Sofia, che è chiamata sterile, è la madre degli angeli. La consorte di Cristo è Maria Maddalena. Il Signore amava Maria più di tutti i discepoli e la baciava spesso sulla bocca. Gli altri discepoli allora dissero: "Perché ami lei più di tutti noi? "Il Salvatore rispose e disse loro: "Perché, non amo voi tutti come lei?



56.) Un cieco e un uomo che vede, quando sono tutti e due nelle tenebre, non sono differenti l'uno dall'altro. Ma quando viene la luce, allora quello che vede vedrà la luce e quello che è cieco rimarrà nelle tenebre.



57) Il Signore ha detto: "Beato colui che era, prima di venire al mondo! Perché chi è, lo era e lo sarà.



58.) La superiorità dell'uomo non è manifesta, ma è nel segreto. Per questo egli è il signore degli animali che sono più forti di lui, che sono grandi secondo ciò che è manifesto e secondo ciò che è nascosto, ed è lui a dar loro il sostentamento. Infatti se l'uomo si separa da loro, essi si uccidono e si mordono tra di loro. Essi si sono divorati l'un l'altro finché non hanno trovato cibo. Ma ora hanno trovato cibo, perché l'uomo ha lavorato la terra.



59.) Se qualcuno scende nell'acqua e ne esce fuori senza aver ricevuto nulla e dice: "Io sono cristiano, "egli si è appropriato il nome; ma se egli riceve lo Spirito Santo, ha il dono del nome. Chi ha avuto il dono, non ne è più privato; ma chi se l'è appropriato, gli viene tolto.



60.) Questo è quanto succede per il matrimonio. Se qualcuno entra nell'esistenza per un mistero, il mistero del matrimonio e grande. Poiché senza di esso il mondo non sarebbe. Infatti la consistenza del mondo è l'uomo (emanazione divina), e la consistenza dell'uomo è il matrimonio(nel congiungimento spirituale). Abbiate presente l'accoppiamento immacolato, perché esso ha grande potenza. La sua immagine è nella congiunzione carnale.



61.) Tra gli spiriti impuri ve ne sono di maschili e di femminili. I maschili sono quelli che si congiungono alle anime che abitano in un corpo di femmina; i femminili sono quelli che si congiungono alle anime che sono in un corpo di uomo. Perché essi sono separati. E nessuno potrà loro sfuggire, quando essi lo posseggono, a meno che egli non riceva un potere maschile o femminile, cioè di sposo o di sposa. Ora, questo lo riceve in immagine dalla camera nuziale.

Quando le femmine sciocche vedono un maschio seduto da solo, balzano su di lui, scherzano con lui e lo seducono. Ugualmente gli uomini sciocchi, quando vedono una bella donna seduta da sola, la lusingano e le fanno pressione, perché desiderano possederla. Ma se essi vedono un uomo con la moglie, seduti vicino, le femmine non possono andare dall'uomo e gli uomini non possono andare dalla femmina. La stessa cosa è, se l'immagine e l'angelo si uniscono insieme 
(innalzamento spirituale): non c'è alcuna possibilità di andare verso l'uomo o verso la donna.

Colui che esce dal mondo non può più essere trattenuto, per essere stato nel mondo. È manifesto che egli si è elevato al di sopra dei desideri, della morte e della paura. Egli è il signore della natura, egli è superiore alla gelosia. Ma se queste cose ci sono, lo posseggono e lo soffocano. E come potrà essere in grado di sfuggire loro?

Spesso vengono di quelli che dicono: " Noi siamo credenti " per sfuggire agli spiriti impuri e ai demoni. Perché, se avessero ricevuto lo spirito santo, non ci sarebbero stati spiriti impuri che si congiungessero con loro.



62.) Non temere la carne e non amarla. Se la temi, essa ti dominerà. Se l'ami, essa ti divorerà e ti soffocherà.



63.) O si è nel mondo o nella resurrezione o nei luoghi intermedi. Purché non mi succeda di essere trovato in questi! In questo mondo c'è del buono e del cattivo. Quello che c'è di buono non è tutto buono, e quello che c'è di cattivo non è tutto cattivo. Ma oltre questo mondo c'è qualcosa di cattivo che è veramente cattivo, e cioè quello che si chiama l' "Intermedio". Esso è la morte. Mentre siamo in questo mondo, è necessario acquistare per noi la resurrezione, cosicché, quando ci spogliamo della carne, possiamo essere trovati nella Quiete (beatitudine celeste) e non andiamo errando nell'Intermedio. Vi sono molti, infatti, che si smarriscono durante il cammino. Ed è bene, pertanto, uscire dal mondo prima che l'uomo abbia peccato.



64.) Vi sono taluni che né vogliono né possono. Invece altri, se vogliono, non ne hanno alcun profitto, perché non hanno agito. Infatti il volere soltanto li rende peccatori come il non-volere e il non-agire.



65.) Un apostolico ebbe una visione alcune persone che erano rinchiuse in una casa in fiamme e legate con catene di fuoco e gettate in un mare di fuoco, che bruciava dinanzi a loro. E dicevano: " Gettate acqua sul fuoco! " Ma essi dicevano che non erano in grado di salvarle, secondo la loro volontà. Essi ricevettero la morte come punizione, quella che è chiamata "le tenebre esteriori", perché consiste in acqua e fuoco.



66.) L'anima e lo spirito sono entrati nell'esistenza dall'acqua, dal fuoco e dalla luce, che il figlio della camera nuziale […]. Il fuoco è il crisma, la luce è il fuoco. Io non parlo di questo fuoco, che non ha forma, ma dell'altro, la cui forma è bianca, che è fatto di luce e di bellezza, e che dà bellezza.



67.) La verità non è venuta nel mondo nuda, ma è venuta in simboli ed immagini. Esso non la riceverà in altra maniera. C'è una rigenerazione e un'immagine di rigenerazione. Ed è veramente necessario che si sia rigenerati attraverso l'immagine. Che cos'è la resurrezione? E la immagine è necessario che risorga attraverso l'immagine e la camera nuziale; l'immagine attraverso l'immagine, è necessario che si entri nella Verità, che è la restaurazione.

Questo è inevitabile per coloro che non soltanto ricevono il nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, ma che li hanno ottenuti proprio per sé. Se uno non li ottiene proprio per sé, anche il nome gli sarà tolto. Ora questi si ottengono con il crisma della pienezza della potenza della Croce, che gli apostoli hanno chiamato la destra e la sinistra. Infatti costui non è più un cristiano, ma un Cristo.



68.) Il Signore ha operato ogni cosa in un mistero: un battesimo e un crisma, un'eucaristia e una redenzione, e una camera nuziale.



69.) Egli ha detto: " Io sono venuto a rendere le cose di sotto come le cose di sopra e le cose esterne come quelle interne, e ad unirle tutte nel Luogo ". Egli si è manifestato qui attraverso simboli ed immagini. Coloro che dicono che c'è qualcuno al di sopra e qualcuno al di sotto, si sbagliano. Infatti, quello che si è manifestato è quello che è chiamato "quello che è di sotto", e quello a cui appartengono le cose nascoste è "quello che è al di sopra" di lui. Sarebbe bene, in verità, dire così: "l'interno" e "l'esterno" e "l'esterno dell'esterno". Per questo il Signore ha chiamato la corruzione "le tenebre esteriori", al di fuori delle quali non c'è nulla. Egli ha detto: " Mio Padre che è nel segreto ".

Egli ha detto: " Entra nella tua camera e chiudi la porta su di te e prega tuo Padre che è nel segreto, " cioè che è nell'interno di tutte le cose.

Ora, ciò che è nell'interno di tutte le cose è il pleroma. Fuori di esso non c'è nulla che gli sia interno. Questo è quello che è detto: "ciò che è al di sopra di esse".



70.) Prima del Cristo, molti erano usciti. Ma là, di dove erano usciti, non potevano più ritornare, e di là, dove erano entrati, non potevano più uscire. Ma è venuto il Cristo: quelli che erano entrati, egli li ha fatti uscire, e quelli che erano usciti, li ha fatti entrare.



71.) Quando Eva era in Adamo, non esisteva la morte. Ma dopo che essa si fu separata, la morte è sopravvenuta. Se essa entra di nuovo in lui, e se egli la riprende in se stesso, non esisterà più la morte.



72.) " Mio Dio, mio Dio! Perché, o Signore, mi hai abbandonato? " Egli ha detto queste parole sulla croce, perché essa [Egli] ha separato dal Luogo la sua anima, che era stata generata dallo Spirito Santo, per opera di Dio.

Il Signore si è levato dai morti ed è divenuto come era prima. Ma il suo corpo era perfetto: aveva bensì una carne, ma questa carne è una carne autentica, mentre la nostra carne non è autentica, ma noi possediamo un'immagine di quella autentica.



73.) La camera nuziale non è per le bestie (ilici), né per gli schiavi (psichici), né per le donne già possedute (impurità), ma è per gli uomini liberi (spirituali) e per le vergini (purezza).



74.) Noi siamo stati generati bensì dallo Spirito Santo, ma siamo stati di nuovo generati da Cristo, a due a due. Abbiamo avuto il crisma dello Spirito, e quando siamo stati rigenerati siamo stati uniti.



75.) Nessuno potrebbe vedere se stesso né nell'acqua né in uno specchio, senza la luce; né tu potrai rivedere te stesso nella Luce, senza acqua né specchio. Per questo occorre essere battezzati in ambedue: nella luce e nell'acqua. E invero la luce è il crisma.



76.) C'erano tre edifici, come luoghi per le offerte, in Gerusalemme: uno era aperto verso sud e si chiamava "il Santo del Santo", il terzo era aperto verso oriente e si chiamava il "Santo dei Santi", il luogo in cui il Sommo Sacerdote entrava egli solo. Il battesimo è l'edificio "Santo", la redenzione è il "Santo del Santo", e il "Santo dei Santi" è la camera nuziale. Il battesimo contiene la resurrezione e la redenzione. La redenzione è nella camera nuziale. Ma la camera nuziale è superiore a queste due. 

Tu non potrai trovare […] quelli che pregano […] Gerusalemme […] che si chiama "il Santo dei Santi" […], non la camera nuziale, ma solo l'immagine […]. La sua cortina si è strappata dall'alto in basso, perché occorreva che qualcuno dal basso salisse in alto.



77.) Coloro che si sono rivestiti della luce perfetta, le Potenze non li vedono e non possono trattenerli. Ora, ci si rivestirà di questa luce per un mistero, nella unione.



78.) Se la donna non si fosse separata dall'uomo, non sarebbe morta, con l'uomo. La sua separazione è stata l'origine della morte. Per questo motivo è venuto il Cristo: per annullare la separazione che esisteva fin dalle origini e unire di nuovo i due, e per dare la vita a quelli che erano morti nella separazione e unirli.



79.) Ora, la donna si unisce a suo marito nella camera nuziale, e quelli che si sono uniti nella camera nuziale non si separeranno più. È per questo che Eva si è separata da Adamo: perché essa non era unita a lui nella camera nuziale.



80.) L'anima di Adamo è venuta nell'esistenza per mezzo di un soffio. Suo consorte è lo spirito. Chi glielo ha dato è sua Madre; e con l'anima gli è stato dato uno spirito, al suo posto. Per questo, quando si è nascosto egli ha pronunciato parole superiori alle Potenze. Esse lo invidiarono perché erano separate dall'unione spirituale […].



81.) Gesù ha rivelato sulle rive del Giordano la pienezza del Regno dei Cieli che esisteva prima del Tutto. Poi egli fu rigenerato. Poi fu adottato come figlio. Poi fu unto. Poi fu redento. Poi ha redento.



82.) Se è possibile riferire un mistero: il Padre del Tutto si è unito alla Vergine che è discesa e quel giorno un fuoco lo ha illuminato. Esso ha rivelato la grande camera nuziale. Per questo il suo corpo, che è venuto nell'esistenza in quel giorno, è venuto dalla camera nuziale, come quello che è stato generato dallo Sposo e dalla Sposa. Così, grazie a questi, Gesù ha ristabilito il Tutto in essa. Ed è inevitabile che ogni discepolo entri nella sua Quiete.



83.) Adamo è stato fatto da due vergini: lo spirito e la terra vergine. Per questo motivo, Cristo è stato generato da una vergine: per riparare alla caduta che è avvenuta alle origini.



84.) Ci sono due alberi in mezzo al Paradiso: uno produce animali, l'altro produce uomini. Adamo ha mangiato dell'albero che produce animali ed è diventato animale ed ha generato animali. Per questo i figli di Adamo venerano dei che hanno forma di animali. L'albero di cui Adamo ha mangiato i frutti è l'albero della conoscenza. Per questo i peccati sono divenuti numerosi. Se egli avesse mangiato dell'altro albero, i frutti dell'albero della vita, che produce uomini, gli dei venererebbero l'uomo.



85.) Così è nel mondo: gli uomini creano dei e venerano le loro creazioni. Sarebbe conveniente che gli dei venerassero gli uomini.



86.) Per la verità, le opere dell'uomo provengono dalla sua potenza e per questo sono chiamate "potenze". Sue opere sono anche i suoi figli, che provengono dal Riposo. In conseguenza di questo, la sua potenza risiede nelle opere, mentre il Riposo si manifesta nei suoi figli. E tu troverai che questo procede fino all'immagine, che compie le sue opere secondo la propria potenza, ma nel riposo crea i suoi figli.



87.) In questo mondo gli schiavi sono al servizio degli uomini liberi, nel Regno dei cieli gli uomini liberi serviranno gli schiavi i figli della camera nuziale serviranno i figli del matrimonio. I figli della camera nuziale hanno un solo ed unico nome. La Quiete è per l'uno e per l'altro di essi. Essi non hanno bisogno di attività.



88.) La contemplazione ha grandi vantaggi. Essi sono di più che in una visione, per coloro che sono nel mondo. Ma le glorie delle glorie, gli uomini non possono vederle.



89.) […] Cristo è sceso nell'acqua, al fine di purificare e rendere perfetti coloro che egli ha reso perfetti nel Suo Nome. Infatti egli ha detto: " È necessario che noi compiamo ogni giustizia.



90.) Coloro che dicono che prima si muore e poi si risorge, si sbagliano. Se non si riceve prima la resurrezione, mentre si è vivi, quando si muore non si riceverà nulla. Così pure si parla riguardo al battesimo, dicendo che il battesimo è una grande cosa, perché se si riceve si vivrà.



91.) L'apostolo Filippo ha detto: " Giuseppe il falegname ha piantato un giardino, perché aveva bisogno di legna per il suo mestiere. È lui che ha costruito la Croce con gli alberi che ha piantato. Il suo seme è stato Gesù, la Croce la sua pianta.



92.) Ma l'albero della vita è in mezzo al Paradiso, e anche l'ulivo, da cui viene il crisma, grazie al quale la resurrezione.



93.) Questo mondo è un divoratore di cadaveri. Tutto ciò che è divorato da esso è morto. La Verità è una divoratrice di vita. Per questo, nessuno di quelli che si nutrono di Verità morirà. Gesù è uscito dal Luogo e di là ha portato il nutrimento, e a quelli che lo desideravano ha portato la Vita, affinché essi non morissero più.



94.) Dio ha piantato un Paradiso. L'uomo viveva nel Paradiso. C'era unità e non c'era separazione […] Beati gli uomini che in esso non desidereranno più separarsi. Questo Paradiso è il luogo in cui mi sarà detto: " Mangia di questo o non mangiare di questo, secondo il tuo desiderio ". È il luogo dove io mangerò di tutto, poiché lì c'è l'albero della conoscenza. Là esso ha ucciso Adamo, qui invece l'albero della conoscenza ha dato la vita all'uomo.

La Legge era l'albero. Esso aveva il potere di dare la conoscenza del bene e del male. Ma esso né lo allontanava dal male, né lo stabiliva nel bene, ma ha creato la morte per quelli che ne hanno mangiato. Perché quando ha detto: " Mangia di questo, non mangiare di quello, " è stata l'origine della sua morte.



95.) Il crisma è superiore al battesimo, perché per mezzo del crisma noi siamo stati chiamati cristiani, non per mezzo del battesimo. Infatti il Padre ha unto il Figlio, e il Figlio ha unto gli apostoli, e gli apostoli hanno unto noi. Colui che è stato unto possiede il Tutto. Egli possiede la Resurrezione, la Luce, la Croce, lo Spirito Santo. Il Padre gli ha dato queste cose nella camera nuziale, ed egli le ha ricevute.



96.) Il padre era nel figlio e il figlio nel padre. Questo è il Regno dei cieli.



97.) Giustamente il Signore ha detto: " Alcuni sono entrati nel Regno dei cieli ridendo e sono usciti ridendo da questo mondo ". Un cristiano […] e immediatamente è disceso nell'acqua e ne è uscito signore del Tutto. Perché il suo ridere non è per divertimento, ma egli disprezza questo mondo che non è degno del Regno dei cieli. Se egli lo disprezza e lo considera una sciocchezza, lo lascerà ridendo.



98.) È così anche per il pane e il calice e per l'olio, sebbene vi sia qualche altra cosa superiore a queste.



99.) Il mondo è stato creato in seguito ad una trasgressione. In effetti colui che l'ha creato voleva farlo incorruttibile ed immortale, ma egli ha commesso una trasgressione e non ha soddisfatto la sua speranza. Infatti l'incorruttibilità del mondo non c'è stata e non c'è stata l'incorruttibilità di colui che ha fatto il mondo. Veramente non c'è incorruttibilità nelle opere, ma nei figli, e nessuna opera potrà ricevere la incorruttibilità, a meno che diventi figlio. Ma colui che non ha la possibilità di ricevere, quanto maggiormente non potrà dare!



100.) Il calice della benedizione contiene del vino e contiene dell'acqua, poiché serve come simbolo del sangue per cui si fa il rendimento di grazie, ed è ripieno di Spirito Santo. Esso è dell'Uomo interamente perfetto, e quando lo beviamo riceviamo in noi stessi l'Uomo perfetto.



101.) L'acqua viva è una sostanza. È necessario che ci rivestiamo dell'Uomo Vivente. Per questo, quando uno viene per discendere nell'acqua si leva gli abiti per rivestirsi di quello.



102.) Un cavallo genera un cavallo, un uomo genera un uomo, un dio genera un dio. Così avviene per lo Sposo e la Sposa: i loro figli provengono dalla camera nuziale. Non c'era nessun Giudeo che provenisse dai Greci, finché la Legge fu in vigore. E noi stessi abbiamo avuto origine dai Giudei, prima di diventare Cristiani. Tu hai visto […]. Questi sono stati chiamati "il popolo eletto" dello Spirito Santo, e l'uomo autentico e il Figlio dell'uomo e la semenza del Figlio dell'uomo. Questa è chiamata nel mondo la razza autentica.



103.) Essi sono il luogo dove si trovano i figli della camera nuziale. L'unione in questo mondo, di uomo e donna, è il luogo della potenza e della debolezza. Nell'eone la forma dell'unione è differente, ma noi le chiamiamo con questi nomi.



104.) Ma ve ne sono altri, superiori a tutti i nomi con cui vengono chiamati, superiori alla violenza. Perché, là dove c'è violenza vi sono anche quelli che sono più forti della violenza.

Quelli che sono là non sono una cosa e un'altra, ma sono tutti due la stessa cosa; quello che è qui è quello che non sarà in grado di oltrepassare i limiti della carne.



105.) Di tutti coloro che posseggono il Tutto, non necessariamente tutti conoscono se stessi. E in verità, quelli che non conoscono se stessi non gioiranno di ció che essi posseggono, ma quelli che sono pervenuti alla conoscenza di se stessi ne gioiranno.



106.) Non solamente l'uomo perfetto non potrà essere colto, ma non potrà nemmeno essere visto. Perché se egli è visto sarà colto. In nessun'altra maniera qualcuno potrà ottenere per se stesso questa grazia, a meno che non si rivesta della Luce perfetta e non diventi egli stesso Luce perfetta. Quando l'avrà rivestita, egli andrà nella Luce. Tale è la Luce perfetta.



107.) È necessario che noi diveniamo uomini perfetti prima di uscire dal mondo. Colui che ha ricevuto il Tutto, senza dominare questi luoghi, non potrà dominare il Luogo. Ma egli andrà nell'Intermedio, in quanto imperfetto. Solo Gesú conosce la fine di costui.



108.) L'uomo santo è completamente santo, già fin nel corpo. Perché, se ha ricevuto il pane, egli lo farà santo, e cosí il calice o tutte le altre cose che egli riceve, egli le purificherà. E come non purificherà anche il corpo?



109.) Nello stesso modo in cui Gesú ha reso perfetta l'acqua del battesimo, cosí ha svuotato la morte. In conseguenza di questo, noi invero discendiamo nell'acqua, ma non discendiamo nella morte, affinché non siamo rigettati nello spirito del mondo. Questo, quando soffia, fa venire l'inverno; quando soffia lo Spirito Santo, viene l'estate.



110.) Colui che possiede la conoscenza della verità è un uomo libero; e l'uomo libero non pecca, perché chi commette il peccato è schiavo del peccato. La madre è la verità, ma la gnosi è il padre.

Coloro a cui non è permesso di peccare, il mondo li chiama liberi. A coloro a cui non è permesso di peccare, la conoscenza della verità eleva i cuori, cioè li rende liberi e li solleva al di sopra di tutto il luogo. Ma l'amore costruisce: colui che è diventato libero grazie alla gnosi, diventa schiavo di coloro che non si sono ancora potuti elevare fino alla libertà della gnosi; perché solo la gnosi li rende capaci di diventare liberi. L'amore non prende nulla. Infatti, come potrebbe prendere qualche cosa, dal momento che ogni cosa gli appartiene? Esso non dice: "Questo è mio" o "Quello è mio", ma dice: "Questo è tuo".



111.) L'amore spirituale è vino e balsamo. Ne godono tutti coloro che saranno unti con esso, e ne godono anche quelli che stanno vicino a loro, mentre quelli che ne sono unti sono presenti. Se quelli che sono unti col balsamo si allontanano da loro e se ne vanno, quelli che non sono unti, solamente quando si trovano lontano da loro, continuano a rimanere nel loro cattivo odore.

Il Samaritano ha dato niente altro all'uomo ferito che vino ed olio. Non c'è altra cosa che l'unzione. Ed egli ha guarito le ferite, perché l'amore copre moltitudine di peccati.



112.) A colui che la donna ama sono rassomiglianti quelli che essa mette al mondo. Se è suo marito, essi sono rassomiglianti a suo marito, se è un adultero, essi sono rassomiglianti all'adultero. Spesso, se una donna giace con suo marito per necessità, ma il suo cuore è presso l'adultero, con cui essa è solita unirsi, ciò che essa metterà al mondo, lo metterà al mondo rassomigliante all'adultero. Ma voi che siete con il Figlio di Dio, non amate il mondo, ma amate il Signore, affinché quelli che voi genererete non siano rassomiglianti al mondo, ma siano rassomiglianti al Signore.



113.) L'uomo si unisce con l'uomo, il cavallo si unisce con il cavallo, l'asino si unisce con l'asino. Ogni genere si unisce con cose dello stesso genere. Cosí lo spirito si unisce allo spirito, e il Logos si unisce al Logos e la Luce si unisce alla Luce. Se tu diventi uomo, l'uomo ti amerà, se tu diventi spirito, lo spirito si unirà a te, se tu diventi Luce, è la Luce che si unirà con te, se tu diventi uno di quelli che sono in alto, quelli che sono in alto troveranno il loro riposo in te. Se tu diventi cavallo o asino o bue o cane o montone o qualunque altro animale di quelli che si trovano al di fuori e in basso, tu non potrai essere amato né dall'uomo, né dallo spirito, né dal Logos, né dalla Luce, né da quello che è in alto, né da quello che è nell'interno. Essi non potranno trovare riposo in te, e tu non farai parte di loro.



114.) Chi è schiavo contro la propria volontà potrà divenire libero. Ma chi è divenuto libero per concessione del suo signore e si è legato egli stesso ad una schiavitú non potrà piú essere libero.



115.) La coltivazione dei campi è costituita da quattro elementi: si porta nel granaio ció che proviene dall'acqua e dalla terra e dall'aria e dalla luce. Il culto di Dio è pure costituito da quattro elementi: la fede e la speranza e l'amore e la gnosi. La nostra terra è la fede, in cui abbiamo radice, l'acqua è la speranza, da cui siamo nutriti, l'aria è l'amore, da cui siamo fatti crescere, e la luce è la gnosi, da cui veniamo maturati.



116.) La grazia è il contadino; la semenza del contadino sono gli uomini che salgono verso le altezze del cielo, e benedetto il servitore che non ha ingannato le loro anime! Questi è Gesú Cristo. Egli ha ingannato l'intero luogo e non ha gravato su nessuno. Per questo motivo, benedetto chi è cosí, perché è l'Uomo perfetto. Infatti egli è il Logos.



117.) Fateci delle domande a suo riguardo, perché è difficile raddrizzarla. Come potremo raddrizzare questa grande cosa? Come darà essa il riposo a ciascuno?



118.) Prima di tutto è necessario non affliggere nessuno, sia grande sia piccolo, sia credente sia non credente; inoltre dare il riposo a coloro che riposano nel bene.

Vi sono di quelli a cui giova dare il riposo a chi è nel bene. Ma chi fa il bene non può dare il riposo a costoro, perché esso non viene secondo la sua volontà. Ma gli è impossibile affliggere, facendo sí che essi siano oppressi. Invece chi è nel bene talvolta li affligge. Non è cosí, ma li affligge la loro debolezza.

Chi possiede la natura, dà gioia al buono. Ma a causa di questo, alcuni si affliggono gravemente.



119.) Un padrone di casa si è procurato ogni genere di cose: sia figli, sia schiavi, sia bestiame, sia cani, sia maiali, sia frumento, sia orzo, sia paglia, sia erba, sia ossa, sia carne e ghiande. Ma egli era un uomo saggio e conosceva il nutrimento di ciascuno. Davanti ai figli egli ha messo pane, olio d'olive e carne; davanti agli schiavi egli ha messo olio di ricino e frumento; al bestiame ha dato orzo, paglia ed erba; ai cani ha gettato le ossa e ai maiali ha gettato le ghiande e gli avanzi del pane. Cosí è per il discepolo di Dio. Se è un uomo saggio, egli conosce la condizione dei discepoli. Le forme del corpo non l'inganneranno, me egli terrà conto della disposizione dell'animo di ciascuno, e parlerà con lui. Vi sono molti animali nel mondo che rivestono una forma umana. Quando egli li riconoscerà, ai maiali getterà ghiande, al bestiame getterà orzo, paglia ed erba, ai cani getterà ossa. Agli schiavi darà le primizie, ai figli darà ciò che è perfetto.



120.) C'è il Figlio dell'uomo e c'è il figlio del Figlio dell'uomo. Il Signore è il Figlio dell'uomo, e il figlio del Figlio dell'uomo è colui che è creato dal Figlio dell'uomo. Il Figlio dell'uomo ha ottenuto da Dio il potere di creare. Egli può generare.



121.) Chi ha ricevuto la creazione è una creatura, chi ha ricevuto la generazione è un generato. Chi crea non può generare. Chi genera ha il potere di creare. In verità si dice: «Chi crea, genera». Ma il suo prodotto è una creatura. Per questo motivo le opere non sono figli, ma loro immagini. Chi crea, lavora visibilmente ed è egli stesso visibile. Chi genera, lavora nel segreto, ed è egli stesso nascosto. Il generato non è come l'immagine. Chi crea, crea apertamente, ma chi genera, genera figli nel segreto.



122.) Nessuno può sapere qual'è il giorno in cui l'uomo e la donna si congiungono, salvo essi stessi. Perché il matrimonio nel mondo è un mistero, per coloro che hanno preso moglie. Ma, se il matrimonio di impurità è segreto, quanto maggiormente il matrimonio immacolato è un autentico mistero! Esso non è qualche cosa di carnale, ma è puro, non appartiene al desiderio, ma alla volontà. Non appartiene alle tenebre della notte, ma appartiene al giorno e alla luce. Se un matrimonio è allo scoperto, diventa impudicizia, e la sposa, non solamente quando riceve il seme di un altro uomo, ma anche quando lascia la sua camera da letto ed è veduta, si comporta impudicamente. Ella può soltanto rivelarsi a suo padre e a sua madre e all'amico dello sposo e ai figli della camera nuziale. A costoro è permesso entrare tutti i giorni nella camera nuziale, ma gli altri non possono desiderare che di udire la sua voce e godere del suo profumo e possono desiderare di nutrirsi delle briciole che cadono dalla mensa, come i cani. Gli sposi e le spose appartengono alla camera nuziale. Nessuno può vedere lo sposo con la sposa, a meno che non lo divenga.



123.) Quando Abramo si rallegrò di vedere ciò che stava per vedere, circoncise la carne del suo prepuzio, mostrandoci come sia necessario distruggere la carne e il resto di questo mondo. Finché le loro passioni sono nascoste, rimangono e sono vive; se vengono manifestate, muoiono, secondo l'esempio dell'uomo che è manifesto: finché le viscere dell'uomo sono nascoste, l'uomo vive; se le viscere appaiono e vengono fuori di lui, l'uomo morirà. Cosí pure è l'albero: finché la sua radice è nascosta, esso fiorisce e cresce; se la radice appare, l'albero secca. Cosí è per ogni prodotto che è nel mondo, non soltanto per quello che è manifesto, ma anche per quello che è nascosto. Infatti, fintanto che la radice dell'errore è nascosta, esso è forte, ma quando è riconosciuta, esso si dissolve. Questo è il motivo per cui il Logos ha detto: " Già la scure è posta alla radice degli alberi ". Essa non sfronderà soltanto " ciò che è sfrondato germoglia di nuovo " ma la scure taglia profondamente finché svelle la radice. E Gesú ha divelto la radice di tutto il luogo; gli altri invece solo in parte. Quanto a noi, ciascuno scavi profondamente fino alla radice dell'errore, che è dentro di lui e lo divelga dal suo cuore fino alla radice. Ed esso invero sarà divelto, quando noi lo riconosceremo. Che se noi siamo ignoranti a suo riguardo, esso affonda in noi le radici e produce i suoi frutti nei nostri cuori. Esso domina su di noi, e noi siamo suoi schiavi. Ci tiene prigionieri, cosicché noi facciamo ció che non vogliamo, e ciò che vogliamo non lo facciamo. Esso è potente perché noi non lo conosciamo, e finché esiste, esso lavora. L'ignoranza è per noi la madre dell'errore. L'ignoranza è al servizio della morte: ciò che viene dall'ignoranza né è esistita, né esiste, né esisterà. Invece coloro che sono nella verità saranno perfetti quando tutta la verità si manifesterà. Perché la verità è come l'ignoranza: quand'è nascosta, riposa in se stessa, ma quando si rivela ed è riconosciuta, viene glorificata, in quanto è piú potente dell'ignoranza e dell'errore. Essa dà la libertà.

Il Logos ha detto: " Se voi conoscerete la verità, la verità vi farà liberi ". L'ignoranza è uno schiavo, la conoscenza è libertà. Se noi riconosceremo la verità, troveremo i frutti della verità in noi stessi. Se ci uniremo con essa, essa produrrà il nostro perfezionamento.



124.) Ora noi abbiamo ciò che è manifesto, nella creazione. Noi diciamo che sono le cose potenti, che sono onorate, e che le cose nascoste sono deboli e spregevoli. È cosí anche per le cose rivelate dalla verità: esse sono deboli e spregevoli, mentre quelle nascoste sono forti e onorate. Ora, i misteri della Verità si rivelano sotto forma di modelli ed immagini.



125.) Ma la camera nuziale è nascosta. Essa è il Santo dei Santi. Adesso la cortina tiene celato in che modo Dio governa la creazione, ma quando la cortina si strapperà e ciò che è all'interno verrà rivelato, allora quest'edificio sarà lasciato deserto, o piuttosto, sarà distrutto. Ma la divinità non fuggirà interamente da questi luoghi dentro il Santo dei Santi, perché essa non potrà unirsi alla Luce senza mescolanze e al Pleroma senza difetti, ma starà sotto le ali della Croce e sotto le sue braccia. Questa sarà per essi l'arca di salvezza, quando il diluvio delle acque li investirà. Se vi saranno di quelli della tribù del sacerdozio, essi potranno entrare all'interno della cortina con il Sommo Sacerdote. Per questo motivo la cortina non si è strappata soltanto in alto, altrimenti sarebbe stata aperta soltanto per quelli in alto, né si è strappata soltanto in basso, altrimenti sarebbe stata aperta soltanto a quelli in basso. Ma si è strappata dall'alto in basso. Le cose in alto si sono manifestate a noi che siamo in basso, affinché potessimo entrare nel segreto della Verità. Questa è veramente quella che è onorata, che è potente. Ma noi penetreremo là attraverso modelli spregevoli e cose deboli. E sono davvero spregevoli, in confronto alla gloria perfetta. C'è una gloria che è piú alta della gloria, c'è una potenza che è al di sopra della potenza. Per questo motivo, la perfezione si è manifestata a noi con i segreti della Verità e il Santo dei Santi si è rivelato e la camera nuziale ci ha invitati dentro di essa. Invero, fino a quando queste cose sono nascoste, il male rende incapaci e non si allontana di mezzo al seme dello Spirito Santo " infatti si è schiavi del peccato " ma appena esse si manifesteranno, allora la luce perfetta si diffonderà su ciascuno, e tutti quelli che si troveranno in essa avranno il crisma. Allora gli schiavi saranno liberi e i prigionieri saranno sciolti.



126.) Ogni pianta che è nei cieli è piantata da mio Padre, che è nei cieli, e non si sradica piú. Coloro che sono separati verranno uniti e verranno resi perfetti. Tutti quelli che entreranno nella camera nuziale genereranno nella luce. Infatti essi non genereranno come i matrimoni che noi vediamo, perché avvengono nella notte: infatti se la luce risplende nella notte, si spegne. Invece i misteri di questo matrimonio si compiono di giorno e alla luce. Quel Giorno e quella Luce non tramontano mai.



127.) Se qualcuno diventa figlio della camera nuziale, riceverà la Luce. Se qualcuno non la riceve finché è in questo luogo, non potrà riceverla nell'altro Luogo. Colui che avrà ricevuto quella Luce non potrà essere visto né trattenuto; e nessuno potrà affliggere un simile uomo, anche se egli dimora ancora nel mondo o quando lascia il mondo. Egli ha già ricevuto la Verità attraverso le immagini: il mondo è divenuto come un eone, perché l'eone è per lui il Pleroma, ed è cosí fatto: si è manifestato a lui solo, non nascosto nelle tenebre o nella notte, ma celato in un Giorno perfetto e in una Luce santa.