Questo è l'avviso diffuso dagli Enti statali:
"E' stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale - 11 dicembre 2014 ,il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministrodell'economia e delle finanze e il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione concernente il contributo sperimentale per l'acquisto dei servizi per l'infanzia previsto dall'articolo 4, comma 24, lettera b) della legge 28 giugno 2012, n. 92. Il decreto stabilisce i criteri di accesso al beneficio e le modalità di utilizzo delle misure previste e determina il numero e l'importo dei voucher."
CHI PUO' USUFRUIRNE? E' proprio il sito Inps a spiegarlo: "La madre lavoratrice dipendente di amministrazioni pubbliche, di privati datori di lavoro, nonché la madre lavoratrice iscritta alla gestione separata di cui all'articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, al termine del periodo di congedo di maternità e negli undici mesi successivi, ha la facoltà di richiedere, in luogo del congedo parentale, un contributo utilizzabile alternativamente per il servizio di baby sitting o per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati. La richiesta - spiega l'Istituto nazionale di previdenza sociale - può essere presentata anche dalla lavoratrice che abbia usufruito in parte del congedo parentale".
MASSIMO 600 EURO MENSILI "Il beneficio - chiarisce il sito dell'Inps - consiste in un contributo, pari ad un importo massimo di 600 euro mensili, per un periodo complessivo non superiore a sei mesi". Quindi, 3600 euro in sei mesi per - queste le finalità del bando - “promuovere una cultura di maggiore condivisione dei compiti genitoriali e favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.
La domanda va presentata tramite i canali telematicidell'Inps.