Mafia - Citazioni - Aforismario
Categoria : AFORISMI
Pubblicato da Giuseppe Piccolo in 20/5/2013
gifocchiopescePolitica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d'accordo - È la vostra mafiosità spicciola, o italiani, lo zoccolo duro su cui giostra l'intero cavallo di Troia della mafia nazionale - La mafia è l'organizzazione più agile, duttile e pragmatica che si possa immaginare rispetto alle istituzioni e alla società nel suo insieme - La mafia uccide, il silenzio pure.


Vittime della mafiaPolitica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d'accordo.

Paolo Borsellino, in Lirio Abbate e Peter Gomez, I complici, 2007



È la vostra mafiosità spicciola, o italiani, lo zoccolo duro su cui giostra l'intero cavallo di Troia della mafia nazionale.

Aldo Busi, Grazie del pensiero, 1995



I mafiosi sono intelligentissimi. Gli manca solo la parola.

Pino Caruso, Ho dei pensieri che non condivido, 2009



Incentrare la strategia di contrasto della criminalità mafiosa esclusivamente sul terreno tecnico investigativo, e non anche su quello politico culturale, è alla lunga inesorabilmente perdente.

Gian Carlo Caselli, su Corriere della sera, 1994



Finché una tessera di partito conterà più dello Stato, non riusciremo mai a battere la mafia.

Carlo Alberto Dalla Chiesa, in Nando Dalla Chiesa, Delitto imperfetto, 2007



La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.

Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra, 1991



Per lungo tempo si sono confuse la mafia e la mentalità mafiosa, la mafia come organizzazione illegale e la mafia come semplice modo di essere. Quale errore! Si può benissimo avere una mentalità mafiosa senza essere un criminale.

Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra, 1991



Il dialogo Stato/mafia, con gli alti e bassi tra i due ordinamenti, dimostra chiaramente che Cosa Nostra non è un anti-Stato, ma piuttosto una organizzazione parallela

Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra, 1991



La mafia è l'organizzazione più agile, duttile e pragmatica che si possa immaginare rispetto alle istituzioni e alla società nel suo insieme.

Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra, 1991



Come evitare di parlare di Stato quando si parla di mafia?

Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra, 1991



Se vogliamo combattere efficacemente la mafia, non dobbiamo trasformarla in un mostro né pensare che sia una piovra o un cancro. Dobbiamo riconoscere che ci rassomiglia.

Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra, 1991



La mafia non è una società di servizi che opera a favore della collettività, bensì un'associazione di mutuo soccorso che agisce a spese della società civile e a vantaggio solo dei suoi membri.

Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra, 1991



Entrare a far parte della mafia equivale a convertirsi a una religione. Non si cessa mai di essere preti. Né mafiosi.

Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra, 1991



La mafia si caratterizza per la sua rapidità nell'adeguare valori arcaici alle esigenze del presente, per la sua abilità nel confondersi con la società civile, per l'uso dell'intimidazione e della violenza, per il numero e la statura criminale dei suoi adepti, per la sua capacità ad essere sempre diversa e sempre uguale a se stessa.

Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra, 1991



Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno. In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere.

Giovanni Falcone, Cose di Cosa Nostra, 1991 gifmani



In Italia la lotta alla mafia non sarà mai vinta, perché la mafia non è altro che la versione truculenta del costume diffuso, dove la parentela, la conoscenza, lo scambio di favori, in una parola, la rete "familistica" ha il sopravvento sul riconoscimento dei valori personali e sui diritti di cittadinanza.

Umberto Galimberti, su D la Repubblica delle Donne, 2003



Omertà: per paura del piombo, il silenzio diventa d'oro.

Roberto Gervaso, Il grillo parlante, 1983



I mafiosi non hanno paura del carcere; i mafiosi hanno paura che noi mettiamo loro le mani nelle tasche.

Piero Grasso, a Che tempo che fa, 2009



La mafia è una montagna di merda.

Peppino Impastato, su L'idea socialista, 1966



Abbiamo oggi una mafia più civile e una società più mafiosa. Una mafia sempre più in giacca e cravatta e una società che cambiandosi abito troppe volte al giorno sceglie il travestimento.

Antonio Ingroia, su l'Unità, 2006



Abbiamo interi pezzi di società che hanno ormai introiettato i modelli comportamentali dei mafiosi. E lo si vede in tutti i campi.

Antonio Ingroia, su l'Unità, 2006



Lo Stato c'è, esiste! E si è insinuato come un cancro nella mafia!

Paolo Rossi, Questa sera si recita Moliére, 2002



Camorra è una parola inesistente, da sbirro. Usata dai magistrati e dai giornalisti, dagli sceneggiatori. È una parola che fa sorridere gli affiliati, è un'indicazione generica, un termine da studiosi, relegato alla dimensione storica. Il termine con cui si definiscono gli appartenenti a un clan è Sistema.

Roberto Saviano, Gomorra, 2006



I clan di camorra non hanno bisogno dei politici come i gruppi mafiosi siciliani, sono i politici che hanno necessità estrema del Sistema.

Roberto Saviano, Gomorra, 2006



Non sono gli affari che i camorristi inseguono, sono gli affari che inseguono i camorristi.

Roberto Saviano, Gomorra, 2006



Porsi contro i clan diviene una guerra per la sopravvivenza, come se l'esistenza stessa, il cibo che mangi, le labbra che baci, la musica che ascolti, le pagine che leggi non riuscissero a concederti il senso della vita, ma solo quello della sopravvivenza. E così conoscere non è più una traccia di impegno morale. Sapere, capire diviene una necessità. L'unica possibile per considerarsi ancora uomini degni di respirare.

Roberto Saviano, Gomorra, 2006



La mafia uccide, il silenzio pure.

Peppino Impastato (Giornalista vittima della mafia)