Ci sono giornalisti venduti e cronisti stupidi...
Articolo di Giuseppe Piccolo pubblicato il 8/1/2014 (2335 Letture)
Spero sempre che i mass media italiani si sciolgano dai legami di una informazione di potere. C’è il potere del ricco che si serve di schiavetti per mantenere il proprio predominio. C’è il potere di partito che impone le sue regole di ferro. C’è il potere del padrone che paga perché si dica ciò che gli fa comodo. L'inganno si fa bestemmia. Molti giornalisti sono dei venduti. Alcuni giornalisti sono scrittori, come gl'imbianchini sono pittori.
Beh, c’è anche tanto analfabetismo nel campo dell’informazione, c’è approssimazione presuntuosa, c’è superficialità spudorata, c’è disonestà professionale. Ci si improvvisa giornalisti, e l’uno copia dall’altro, senza un minimo sforzo di andare alle fonti. Una telefonata, due notizie in croce, e l’articolo è buttato giù, anche con gli apostrofi e gli accenti sbagliati, con le date inesatte, con i nomi e cognomi storpiati, e tutto il resto.
Talora con una virgola fuori posto si può tradire il senso di una frase. Ma che importa? Non parliamo poi delle virgolette che si aprono e si chiudono a piacere per confermare ciò che si presume sia stato detto o scritto dal tizio, caio o sempronio (anche interpretando maldestramente le parole per fare più colpo sui lettori). Basterebbero certe virgolette usate a sproposito per introdurre una querela. Ma come si potrebbe querelare tutti i giornali ecc. ecc.?
E così si lascia perdere, e così i mass media peggiorano di giorno in giorno, e così la disonestà professionale diventa prassi quotidiana con l’avvallo del nostro silenzio, questo vale anche nei piccoli paesi.
Mafia: Gruppo di persone che usano illecitamente il potere anche a danno di qlcu. o qlco. per conseguire i loro interessi particolari.
Combriccola: mafia di partito.
Più che i cronisti, dobbiamo temere l’informazione al servizio del potere, che possiede una tale capacità professionale da farci credere una cosa per un’altra, da trovare tutti i sotterfugi di questo mondo per imbrogliare la gente.
La gente alla fine ci crede, perché, come dice un detto latino, «Audacter calumniare, semper aliquid haeret» (“calunnia senza timore: qualcosa rimane sempre attaccato”). Le calunnie ripetute con arte alla fine producono degli effetti soprattutto sulla massa, che rimane perciò convinta, e di conseguenza vota anche i più corrotti. Da anni in Italia succede così. Da anni l’informazione ha fatto credere a milioni di italiani che le cose stanno diversamente dalla realtà dei fatti.
Anche qui, entra in gioco quel buonismo di carattere religioso o umanitario secondo cui la persona andrebbe sempre, in ogni caso, rispettata. La persona! Dio mio, che significa persona? Già dire “personaggio” è diverso. Il personaggio mette la persona in secondo ordine, o addirittura la mette fuori causa, per imporre la propria ideologia, il proprio potere, la propria tracotanza, alla faccia di tutte le persone di questo mondo. Vogliamo o no capire che in gioco ci sono invece milioni di innocenti, c’è in gioco il futuro dei piccoli? E la preoccupazione sarebbe quella di tappare la bocca a chi vuole combattere un regime di distruzione totale? Che m’importa della distinzione teorica tra persona e sistema, tra errante e errore, quando di mezzo c’è la libertà, c’è la democrazia, c’è il progresso umano-sociale di un Paese intero?
Già i giornalisti sono quelli che sono, pochissimi sono leali e corretti.
Alcuni giornalisti sono scrittori, come gl'imbianchini sono pittori.
Beh, c’è anche tanto analfabetismo nel campo dell’informazione, c’è approssimazione presuntuosa, c’è superficialità spudorata, c’è disonestà professionale. Ci si improvvisa giornalisti, e l’uno copia dall’altro, senza un minimo sforzo di andare alle fonti. Una telefonata, due notizie in croce, e l’articolo è buttato giù, anche con gli apostrofi e gli accenti sbagliati, con le date inesatte, con i nomi e cognomi storpiati, e tutto il resto.
Talora con una virgola fuori posto si può tradire il senso di una frase. Ma che importa? Non parliamo poi delle virgolette che si aprono e si chiudono a piacere per confermare ciò che si presume sia stato detto o scritto dal tizio, caio o sempronio (anche interpretando maldestramente le parole per fare più colpo sui lettori). Basterebbero certe virgolette usate a sproposito per introdurre una querela. Ma come si potrebbe querelare tutti i giornali ecc. ecc.?
E così si lascia perdere, e così i mass media peggiorano di giorno in giorno, e così la disonestà professionale diventa prassi quotidiana con l’avvallo del nostro silenzio, questo vale anche nei piccoli paesi.
Mafia: Gruppo di persone che usano illecitamente il potere anche a danno di qlcu. o qlco. per conseguire i loro interessi particolari.
Combriccola: mafia di partito.
Più che i cronisti, dobbiamo temere l’informazione al servizio del potere, che possiede una tale capacità professionale da farci credere una cosa per un’altra, da trovare tutti i sotterfugi di questo mondo per imbrogliare la gente.
La gente alla fine ci crede, perché, come dice un detto latino, «Audacter calumniare, semper aliquid haeret» (“calunnia senza timore: qualcosa rimane sempre attaccato”). Le calunnie ripetute con arte alla fine producono degli effetti soprattutto sulla massa, che rimane perciò convinta, e di conseguenza vota anche i più corrotti. Da anni in Italia succede così. Da anni l’informazione ha fatto credere a milioni di italiani che le cose stanno diversamente dalla realtà dei fatti.
Anche qui, entra in gioco quel buonismo di carattere religioso o umanitario secondo cui la persona andrebbe sempre, in ogni caso, rispettata. La persona! Dio mio, che significa persona? Già dire “personaggio” è diverso. Il personaggio mette la persona in secondo ordine, o addirittura la mette fuori causa, per imporre la propria ideologia, il proprio potere, la propria tracotanza, alla faccia di tutte le persone di questo mondo. Vogliamo o no capire che in gioco ci sono invece milioni di innocenti, c’è in gioco il futuro dei piccoli? E la preoccupazione sarebbe quella di tappare la bocca a chi vuole combattere un regime di distruzione totale? Che m’importa della distinzione teorica tra persona e sistema, tra errante e errore, quando di mezzo c’è la libertà, c’è la democrazia, c’è il progresso umano-sociale di un Paese intero?
Già i giornalisti sono quelli che sono, pochissimi sono leali e corretti.
Alcuni giornalisti sono scrittori, come gl'imbianchini sono pittori.
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