Maria Maddalena o di Magdala č stata, secondo il Nuovo Testamento, una donna discepola di Gesų

Data 22/11/2023 8:50:00 | Categoria: News

maria_maddalena_con_gesuMaria Maddalena o di Magdala è stata, secondo il Nuovo Testamento, una donna discepola di Gesù; è venerata come santa dalla Chiesa cattolica. Figura: La sua figura viene descritta sia nel Nuovo testamento che nei Vangeli apocrifi, e non è citata in altre fonti. Il nome Maddalena deriva da "Magdala", una piccola cittadina sulla sponda occidentale del Lago di Tiberiade, detto anche di Genezaret.



maria_maddalena_con_gesuLe narrazioni evangeliche ne delineano la figura attraverso pochi versi, facendoci constatare quanto ella fosse una delle più importanti e devote discepole di Gesù.

Fu tra le poche a poter assistere alla crocifissione e, secondo i vangeli, divenne la prima testimone oculare dell'avvenuta resurrezione.

 Maria Maddalena nei vangeli canonici

Maria Maddalena è menzionata nel Vangelo secondo Luca (8:2-3) come una delle donne che «assistevano Gesù con i loro beni». Secondo tale vangelo, esse erano spinte dalla gratitudine: proprio da Maria di Magdala «erano usciti sette demòni».




Era una della tre Marie che accompagnarono Gesù anche nel suo ultimo viaggio a Gerusalemme (Matteo 27:55; Marco 15:40-41; Luca 23:55-56), dove furono testimoni della crocifissione. Maria rimase presente anche alla morte e alla deposizione di Gesù nella tomba ad opera di Giuseppe di Arimatea.




 « Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. »   (Giovanni 19,25)  




Fu ancora lei, di primo mattino nel primo giorno della settimana, assieme a Salomè e Maria la madre di Giacomo Maggiore, (Matteo 28:1 e Marco 16:1-2, oltre che nell'apocrifo Vangelo di Pietro 12), ad andare al sepolcro, portando unguenti per ungere il corpo di Gesù. Le donne trovarono il sepolcro vuoto ed ebbero una "visione di angeli" che annunciavano la risurrezione di Gesù (Mt 28:5).




 « Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.... Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto. »   (Giovanni 20,1,18)  




Maria Maddalena, divenuta così prima testimone della resurrezione, corse a raccontare quanto accaduto a Pietro e agli altri apostoli, (Giovanni 20:1-2), guadagnandosi l'appellativo di "apostolo agli apostoli". Ritornata immediatamente al sepolcro, si soffermò piangendo davanti alla porta della tomba. Qui il "Signore risorto" le apparve, ma in un primo momento non lo riconobbe. Solo quando venne chiamata per nome fu consapevole di trovarsi davanti al Signore, e la sua risposta fu nel grido di gioia e devozione, "Rabboni", cioè "maestro buono". Avrebbe voluto trattenerlo, ma lui glielo proibì: Gesù le disse:




 « Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va dai miei fratelli e dì loro: Sto ascendendo al Padre mio e al Padre vostro, al Mio Dio e al vostro Dio »   (Giovanni 20:17)  





 Identificazione di Maria Maddalena con la peccatrice penitente

 Maddalena di Filippino Lippi, Galleria dell'Accademia, FirenzeLa figura di Maria di Magdala è stata identificata per lungo tempo con altre figure di donna presenti nei vangeli:




alcune tradizioni accostano la figura di Maria Maddalena a Maria di Betania, la sorella di Marta e del risorto Lazzaro (Lc 10:38-42 e Gv 11:1-45) e alla peccatrice che unge i piedi a Gesù a casa di Simone il Fariseo, probabilmente a Nain:

 « E, ecco, una donna in città, che era una peccatrice, quando lei seppe che Gesù sedeva nella casa dei Farisei, portò una scatola di unguento, e si levò in piedi ai suoi piedi dietro lui piangendo, e iniziò a lavare i suoi piedi, e li pulì con i capelli della sua testa, e baciò i suoi piedi, e li unse con l'unguento. »   (Luca 7:36-50)  




L'accostamento avviene poiché entrambe le donne lavano i piedi al Cristo, ma nel caso di Maria di Betania, il fatto avviene a casa di Simone il lebbroso, a Betania (Gv 12:1-11 - Mt 26:6-13).

L'ipotesi che si tratti di due distinte figure è sostenuta dai seguenti particolari:

nel caso di Maria, Gesù è il festeggiato di una cena, nel caso della peccatrice Gesù è invitato dai farisei;

l'unzione dei piedi di Maria appare verso la fine della vita pubblica di Gesù, quella della peccatrice all'inizio;

da un punto di vista teologico, nell'episodio di Maria, Gesù annuncia la sua morte e la sua regalità, con la peccatrice dichiara il suo amore verso i peccatori e l'amore dei peccatori verso lui.

A sostegno dell'ipotesi che si tratti invece della stessa figura si può invece ricordare che:

è molto improbabile che per due volte in due luoghi differenti Gesù sia stato unto con una quantità di olio di nardo avente esattamente lo stesso valore (Mc 14:5 e Gv 12:5) e che per due volte questo abbia dato luogo alle stesse pesanti critiche da parte dei presenti.

in altri casi gli evangelisti sono in disaccordo su tempi e luoghi di eventi (es. i due racconti della natività in Matteo e Luca, le differenze nel giorno della crocifissione tra Giovanni e i sinottici e altri ancora).

più di una volta il Nuovo Testamento mostra imbarazzo e reticenza nei confronti delle persone che hanno stretti legami con Gesù (es. l'improvvisa menzione della leadership di Giacomo, "il fratello del Signore" (Ga 1:19), negli Atti (At 12:17, At 15:13), non preceduta da alcuna spiegazione o introduzione pur essendo essa ampiamente attestata dai più importanti scrittori cristiani antichi, Origene, Eusebio, San Girolamo, Pseudo-Clemente ed anche da non cristiani come Giuseppe Flavio.

il comprensibile imbarazzo degli evangelisti di fronte agli elementi che indichino l'accoglimento da parte di Gesù delle aspettative di regalità terrena su di lui appuntate dalla popolazione ebrea. L'unzione è, in tal senso, il più caratteristico di essi.

se anche il senso teologico dei due episodi è diverso in Giovanni rispetto ai sinottici, si deve ricordare che l'autore del quarto Vangelo mostra non di rado la tendenza a subordinare il racconto degli eventi ad esigenze teologiche. Nel situare, p.es., a differenza dei sinottici, la morte di Gesù al momento del sacrificio pasquale, Giovanni tende ad asserire l'identificazione tra Gesù e la vittima del sacrificio. Ancora, nel fornire il particolare, unico rispetto ai sinottici, della ferita al costato da cui esce sangue e acqua, Giovanni allude alla natura kosher della vittima. In entrambi i casi le implicazioni teologiche dei particolari sono così evidenti da non poter essere ignorate nell'analisi delle discordanze tra Giovanni e i sinottici.

Maria viene inoltre scambiata per l'adultera salvata da Gesù dalla lapidazione (come raccontato nella Pericope Adulterae) in Gv 8:1-11. In questo caso non ci viene tramandato nemmeno il nome della donna e l'identificazione probabilmente avviene solo per analogia con il caso precedente. L'accostamento tra Maria Maddalena e la prostituta redenta risale in realtà al 591, quando il papa Gregorio Magno, basandosi su alcune tradizioni orientali, in un suo sermone identificò le due figure.

 La Maddalena di Donatello, Museo dell'Opera del Duomo, FirenzeL'identificazione di Maria Maddalena con Maria di Betania o con la peccatrice è stata infine esplicitamente rigettata dalla Chiesa cattolica nel 1969 durante il concilio Vaticano II. Tuttavia, era comune nell'esegesi medievale tanto che la figura della Maddalena peccatrice fu inserita accanto a quella del Buon Ladrone nella sequenza del Dies irae:



 « Qui Mariam absolvisti et latronem exaudisti mihi quoque spem dedisti »









. A seguito della revisione il testo della sequenza è stato ritoccato:








 « Peccatricem qui solvisti et latronem exaudisti mihi quoque spem dedisti »





La stessa identificazione è rifiutata anche dai protestanti. Invece, nel cosiddetto Vangelo di Maria Valtorta, di poco anteriore al Concilio Vaticano II, la figura di Maria Maddalena è chiaramente identificata con quella di Maria di Betania e la peccatrice pentita.




A causa di queste sovrapposizioni tra le varie figure dei Vangeli, Maria Maddalena divenne un simbolo di pentimento e divenne patrona di varie istituzioni che si occupavano della gioventù femminile, come il Magdalene College, Cambridge. Il suo nome fu anche usato per i Magdalen Asylum in Irlanda, conventi che ospitavano ragazze inviate dalle famiglie o dagli orfanotrofi: l'ultimo convento delle Maddalene in Irlanda è stato chiuso nel 1996.




Tuttavia l'identificazione di Maria Maddalena con la prostituta rimane ancora viva nella tradizione popolare. Come già accennato, ad esempio, in vari film che narrano di Gesù Maria Maddalena viene effettivamente identificata con una prostituta, come in Mel Gibson, La passione di Cristo e nel film ispirato al romanzo di Nikos Kazantzakis L'ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese.





 Venerazione di Maria Maddalena

 Icona di Maria Maddalena della Chiesa OrtodossaIl culto più antico rivolto a Maria Maddalena, risalente alla fine del IV secolo, è quello che si svolgeva nei riti della Chiesa Orientale la seconda domenica dopo Pasqua, chiamata "delle mirofore". In quel giorno si commemoravano le donne che il giorno dopo la crocifissione e la morte di Gesù si recarono al sepolcro con gli unguenti per imbalsamarlo. Tra le mirofore un ruolo importante l'aveva Maria Maddalena, l'unica che è sempre citata in tutti e quattro i vangeli canonici. Il primo centro della venerazione della Maddalena fu Efeso, dove si diceva fosse pure la sua tomba, nell'ingresso della grotta dei Sette Dormienti; si sposta poi a Costantinopoli, dove all'epoca di Leone il Filosofo (nel 886) sarebbe stato trasferito il corpo, e si diffonde poi nella Chiesa Occidentale soprattutto dal XI secolo. Questo avvenne soprattutto grazie all'Ordine dei Frati Predicatori, secondo la testimonianza di Umberto de Romans: "Dopo che la Maddalena si è data alla penitenza, è stata resa dal Signore così grande per grazia, che dopo la Beata Vergine non si trova donna alla quale nel mondo non si renda maggior riverenza e non si dia maggior gloria in cielo". L'Ordine dei Predicatori l'annoverò nel numero dei suoi patroni. Frati e suore la onorarono col titolo di "Apostola degli Apostoli", come viene celebrata nella liturgia bizantina, e paragonarono la missione della Maddalena, di annunciare la risurrezione, col loro uffizio apostolico.




Il culto di Maddalena si diffuse in Europa ed i suoi devoti costruirono numerose chiese in suo onore: la più nota è quella gotica di Saint-Maximin-la-Sainte-Baume (1295) dove è conservato quello che si dice sia il teschio della santa, ma la prima in cui si formò il culto di Maria Maddalena è l'abbazia di Vezelay dove già nel 1050 si diceva fosse conservato il corpo. Di recente, soprattutto in seguito al successo del libro Il santo Graal di Baigent, Leigh e Lincoln, è diventata famosa la chiesa di Santa Maria Maddalena di Rennes-le-Château nella regione dell'Aude.




In Francia si racconta che le tre Marie, scampate dalle prime persecuzioni, approdarono nelle paludi della Camargue, dove un paese porta il loro nome: Saintes-Maries-de-la-Mer. Il culto della Maddalena, peraltro, non è una prerogativa esclusiva della Francia, come dimostra l'esistenza di molti edifici a lei dedicati ad esempio in Italia, quali la chiesa parrocchiale dell'isola della Maddalena, la Chiesa arcipretale di Longare, la Chiesa parrochiale di Bordighera, il Duomo di Desenzano, e molti altri.




Come santa cattolica, le reliquie di Maria Maddalena furono venerate a Saint-Maximin-la-Sainte-Baume, Provenza, attraendo una tale folla di pellegrini che venne eretta una grande basilica verso la metà del tredicesimo secolo, una delle più famose chiese Gotiche del sud della Francia. Benché le sue ossa siano state disperse durante Rivoluzione Francese, si disse che la sua testa fosse rimasta nel suo sacrario in una caverna a La Sainte-Baume vicino a Marsiglia. La Chiesa cattolica celebra la sua festa il 22 luglio.





 Il Vangelo di Maria

 Per approfondire, vedi la voce Vangelo di Maria.

 Dettaglio di Maria Maddalena in un dipinto della crocifissione.Un'ulteriore attestazione di Maria di Magdala e del suo ruolo tra i primi cristiani è fornito dal Vangelo di Maria, un vangelo non incluso nel canone ortodosso e che sopravvive oggi in due frammenti in greco del III secolo e in una lunga traduzione in lingua copta del V secolo. Anche se questi manoscritti furono scoperti e pubblicati tra la metà del XIX secolo e il 1947, ci sono riferimenti in opere anteriori (anche del III secolo) e dei Padri della Chiesa al Vangelo di Maria, le quali rivelano il grado in cui il Vangelo fu disprezzato e osteggiato. Nel testo frammentario, i discepoli fanno domande al Signore risorto e ricevono risposta.




 « Ma essi rimasero tristi e piangevano forte. Dissero:"Come possiamo andare dai gentili e predicare loro il vangelo del regno del figlio dell'uomo? Là non è mai stato dispensato, dobbiamo dispensarlo (proprio) noi? »

 

 « S'alzò allora Maria, li salutò tutti, e disse loro: "Non piangete, fratelli, non siate malinconici, e neppure indecisi. La sua grazia sarà con voi tutti e vi proteggerà. Lodiamo piuttosto la sua grandezza, avendoci egli preparati e mandati agli uomini. »

 




Pietro disse a Maria Maddalena:




 « Sorella, noi sappiamo che il Salvatore ti amava più delle altre donne. Comunicaci le parole del Salvatore che tu ricordi, quelle che tu conosci, (ma) non noi; (quelle) che noi non abbiamo neppure udito »

 




Allora racconta - alla richiesta di Pietro - di aver avuto una visione del Salvatore, e riporta il suo discorso con lui, che mostra influenze gnostiche.



 « Quello che a voi è nascosto io ve lo comunicherò. »

 




La sua visione non fu creduta: « Ma Andrea replicò e disse ai fratelli: - Che cosa pensate di quanto lei ha detto? Io, almeno, non credo che il Salvatore abbia detto questo. Queste dottrine, infatti, sono sicuramente delle opinioni diverse. »

 

 « Riguardo a queste stesse cose, anche Pietro replicò interrogandoli a proposito del Salvatore: - Ha forse egli parlato in segreto a una donna prima che a noi e non invece apertamente? Ci dobbiamo ricredere tutti e ascoltare lei? Forse egli l'ha anteposta a noi? » 

 Karen King ha osservato che «il confronto di Maria con Pietro, uno scenario trovato anche nel Vangelo apocrifo di Tommaso, Pistis Sophia, e nel Vangelo apocrifo degli Egiziani, riflette alcune delle tensioni nella Cristianità del secondo secolo. Pietro e Andrea rappresentano ortodosse posizioni che negano la validità della rivelazione esoterica e rigettano l'autorità delle donne a insegnare».

Tradizione delle uova di pasqua

 Santa Maria Maddalena mentre tiene in mano un uovo di Pasqua con su scritto le parole Cristo è risorto.Da secoli, è costume di molti Cristiani ortodossi orientali terminare la celebrazione Pasquale dipingendo uova e proclamando "Cristo è risorto!". Le uova simboleggiano la nuova vita, e Cristo che risorge dalla morte. Da questo nacque la tradizione di colorare le uova di Pasqua.




Una tradizione riguardante Maria Maddalena dice che dopo la morte e resurrezione di Gesù Cristo, usò la sua posizione per ottenere un invito a un banchetto dato dall'imperatore Tiberio. Quando lei lo incontrò, teneva un uovo puro nelle sue mani e esclamò "Cristo è risorto!" Tiberio rise, e disse che la resurrezione di Gesù Cristo dalla morte era probabile quanto l'uovo nella sua mano diventasse rosso mentre lo teneva. Prima che finisse di parlare, l'uovo nella sua mano diventò rosso, e lei continuò a proclamare il Vangelo in tutta la casa imperiale.





 Ipotesi su Maria Maddalena



 Autrice del Quarto Vangelo, il Vangelo di Giovanni?

Un gruppo di eruditi revisionisti, pur dando per scontato le realtà storiche di Maria, Pietro e gli altri, hanno suggerito che Maria Maddalena era al vertice di una delle prime comunità cristiane e forse anche il non identificato "Amato Discepolo", al quale è stato attribuito il Quarto Vangelo comunemente chiamato Vangelo di Giovanni[6]. Il piu noto degli eruditi è Elaine Pagels. Ramon K. Jusino offre una spiegazione di questa visione non ortodossa, basata sulle ricerche di Raymond E. Brown, un erudito biblico cattolico tradizionale, in "Maria Maddalena, autrice del Quarto Vangelo?', 1998, disponibile on-line. Secondo Ramon K Jusino Maria Maddalena sarebbe stata la fondatrice di una delle prime comunità cristiane (quella giovannina) e sarebbe stata l'Amato Discepolo che avrebbe scritto il Vangelo di Giovanni.




Conferme che Maria Maddalena sarebbe stata "l'amato discepolo" si trovano nei vangeli gnostici, per esempio in quelli di Nag Hammadi. La contradizione tra il quarto vangelo (che sostiene che l'amato discepolo era un maschio) e i vangeli gnostici (secondo cui l'"amato discepolo era una donna, Maria Maddalena) si possono spiegare, secondo Brown, in questo modo: gli autori dei vangeli gnostici vennero influenzati dalla figura di Maria Maddalena in quanto annunciatrice della resurrezione di Cristo; ciò portò gli autori gnostici a renderla il discepolo che Gesù amava di più; in altre parole, gli autori gnostici chiamarono Maria Maddalena l'Amato Discepolo in risposta a quanto avevano letto nel Quarto Vangelo.




Secondo Jusino invece nella prima stesura del Vangelo di Giovanni l'"amato discepolo" e il fondatore della Comunità giovannina era Maria Maddalena; dopo la morte di quest'ultima però ci fu uno scisma nella comunità: i secessionisti avrebbero dato molta importanza alla figura di Maria Maddalena (ciò portò alla redazione di numerosi vangeli gnostici, come il Vangelo di Maria Maddalena) mentre gli "Apostolici" per essere accettati dalla Chiesa allora emergente avrebbero sminuito l'importanza di Maria Maddalena in quanto era inaccettabile per la Chiesa che una donna fosse a capo di una comunità; gli Apostolici avrebbero quindi modificato il Vangelo originario facendo diventare l'"Amato discepolo" un uomo e rendendolo quindi una figura distinta da Maria Maddalena.




I vangeli apocrifi e alcuni racconti moderni ad essi ispirati, sostengono che Gesù, o si sposò, o comunque ebbe relazioni amorose. In tali ipotesi la sposa risulta essere sempre Maria Maddalena.




L'apocrifo Vangelo di Filippo, per esempio, racconta: "la compagna del Salvatore è Maria Maddalena, Cristo la amava più di tutti gli altri discepoli e soleva spesso baciarla sulla bocca". Ma in quello stesso vangelo, che secondo gli studiosi non risale a prima della seconda metà del II secolo[7], il bacio sulla bocca è un segno rituale comune anche agli altri personaggi perché «il Logos viene da quel luogo, egli nutre dalla sua bocca e sarà perfetto. Il perfetto, infatti, concepisce e genera per mezzo di un bacio. È per questo che noi ci baciamo l'un l'altro. Noi siamo fecondi della grazia che è in ognuno di noi»[8]




Maria Maddalena è rappresentata nei Vangeli canonici come un personaggio importante: la sua presenza alla Crocifissione e nella successiva visita alla tomba hanno fatto ipotizzare che il suo ruolo particolare derivasse dall'essere la vedova, mentre potrebbe semplicemente trattarsi di una seguace che gli era stata molto vicina e che si era assunta il compito di occuparsene insieme alla madre Maria.




Secondo una recente ipotesi Gesù sarebbe stato sposato con Maria Maddalena e da loro sarebbe nata la dinastia dei Merovingi che regnò in Francia tra il V e l' VIII secolo. La Maddalena, assieme al figlio avuto da Gesù e ad altre donne citate nei vangeli, dopo la crocifissione sarebbe fuggita dalla Palestina su una barca per approdare in Provenza. Avrebbe poi risalito il Rodano raggiungendo la tribù dei Franchi, che non sarebbero stati altro che la tribù ebraica di Beniamino nella diaspora. Il santo Graal secondo questa teoria rappresenterebbe simbolicamente il sang real ovvero il sangue regale di questa stirpe dalle origini nobilissime.




 Gregor Erhart (?): Maria Maddalena, LouvreQuesta tesi si trova esposta nel best seller Il santo Graal di Baigent, Leigh e Lincoln, un libro del 1982 che ha dato lo spunto a moltissimi altri testi sulla "linea di sangue del Graal", ma non è suffragata da alcuna fonte storica a parte l'ovvia citazione della famosa leggenda medievale dello sbarco della Maddalena in Francia, resa popolare da Jacopo da Varazze nella Legenda Aurea. Le uniche fonti citate dai tre autori per sostenere che i Merovingi avrebbero avuto origine dalla discendenza di Gesù e Maria Maddalena sono infatti Les dossiers secrets del Priorato di Sion, una serie di documenti dattiloscritti depositati presso la Bibliotheque National di Parigi negli anni '60. Questi testi contengono complicate linee di discendenza ed elenchi di presunti Gran Maestri del Priorato (descritti come i custodi del vero segreto del Graal), ma le ultime ricerche hanno confermato essere stati inventati da Pierre Plantard per millantare una propria discendenza nobiliare dai Merovingi.





 Leggende medievali

Un racconto provenzale vuole che diversi seguaci di Gesù approdassero nel 48 d.C. a Saintes-Maries-de-la-Mer, in Provenza, dopo le prime persecuzioni in patria, e qui portassero il credo cristiano. I personaggi variano a seconda delle fonti, ma quelli più spesso citati sono Maria Maddalena, Marta, Maria Salomè, Maria Jacobé (sorella di Maria madre di Gesù), Lazzaro, Massimino e una serva di nome Marcella o Sara. Questa storia è stata diffusa soprattutto da Jacopo da Varazze nella Legenda Aurea, un repertorio di vite di santi ed episodi evangelici scritto alla fine del XIII secolo.





 Moglie di Paolo?

 Philippe de Champaigne, Santa Maria Maddalena, TokyoSecondo Daniel Meurois-Givaudan Maria Maddalena sarebbe stata moglie di Saul di Tarso, almeno fino a quando non decise di abbandonarlo per divenire discepola di suo cugino Gesù. Il metodo di studio seguito da questo autore è a dir poco bizzarro, ecco infatti cosa si legge nella pagina di presentazione del suo libro Il vangelo di Maria Maddalena: «Alla fine dell'ottocento venne scoperto un manoscritto, da allora noto come il Vangelo di Maria Maddalena; esso si presenta come un vangelo incompleto. Daniel Meurois-Givaudan, però, ha deciso di risalire alla fonte servendosi di un'antica tecnica essena che gli permette di trasferire la coscienza nella dimensione akashica. Si immerge nel libro del tempo e riporta a galla i frammenti perduti e il testo originale. Maria Maddalena è ben altro che la peccatrice pentita dei testi ufficiali…»




 




 






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