IN BREVE: 'Grilletto' molecolare contro infezioni - Dal cibo spazzatura dipendenti come dal fumo - Tumori: Toscana adotta test Hpv - Con nanoparticelle tessuti autopulenti

Data 21/2/2024 8:50:00 | Categoria: Salute e Benessere

gif67Scoperta italiana, verso nuove vie cura malattie autoimmuni - Il cibo-spazzatura ricco di calorie e zuccheri può creare dipendenza - Tumori: Toscana adotta test Hpv. Anziche' il Pap, a partire dal 2012. E' la prima Regione - Con nanoparticelle tessuti autopulenti. Sistema realizzato da ricercatori dell'universita' di shanghai - Istat: salute buona per 71% italiani. Il 38,4% ha almeno una patologia cronica - Anche virus hanno difese immunitarie.


gifstella5La ricerca è americana e dimostra come il consumo eccessivo di cibi supercalorici può scatenare nel cervello meccanismi analoghi a quelli attivati da altre forme di dipendenza. Gli autori della ricerca, Paul Johnson e Paul Kenny, dell'Istituto Scripps a Jupiter (Florida), lo hanno dimostrato trasformando ratti di laboratorio in consumatori compulsivi di cibi-spazzatura. Hanno osservato così che, come nella dipendenza da fumo e droga, anche in quella dal cibo-spazzatura si indebolisce l'attivazione dei circuiti cerebrali della ricompensa, che in condizioni normali scattano immediatamente quando si vive un'esperienza piacevole.




Oltre alla loro dieta usuale, a base di cibi leggeri e sani, ai ratti sono stati offerti stuzzichini appetitosi a base di bacon, salsicce, dolci e cioccolato. Gli animali hanno più che gradito l'integrazione, cominciando ad assumere molte calorie e a prendere peso. In poco tempo è precipitata la loro sensibilità alla ricompensa, proprio come avviene in chi è dipendente da droghe. E come in questi casi, il ritorno alla normalità non è stato semplice né rapido: solo dopo due settimane dalla scomparsa degli stuzzichini dalla loro dieta nel cervello dei ratti si è ripristinato il meccanismo della ricompensa.




I ricercatori hanno poi voluto capire che cosa accade quando, nei ratti come nell'uomo, la dipendenza impedisce di interrompere l'assunzione di una sostanza anche quando è chiaro che questa è pericolosa per la salute. Hanno così associato il consumo dei cibi ipercalorici alla comparsa di un segnale luminoso e a un dolore ad una zampa: non appena si accendeva la luce i ratti normali rinunciavano volentieri allo stuzzichino pur di non provare dolore, mentre i ratti obesi e dipendenti continuavano a mangiare.





La Toscana sara' la prima regione italiana che dal 2012 adottera' in maniera progressiva e graduale, il test Hpv in sostituzione dell'attuale pap test per gli screening contro il tumore al collo dell'utero per le donne dai 35 anni in piu'. E' quanto annunciato oggi dall'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia. Il test Hpv, e' stato spiegato, ha il vantaggio di essere piu' efficace, sicuro, e di avere validita' quinquennale, anziche' triennale come il pap test. gif115





Oltre ad essere considerate il futuro in molti campi 'seri', dalla medicina all'elettronica, le nanoparticelle potrebbero risolvere un problema 'minore' ma molto sentito: quello del bucato. Due ricercatori dell'universita' di Shanghai hanno infatti realizzato con questa tecnologia un tessuto in grado di pulirsi e disinfettarsi da solo se esposto alla luce solare. L'ingrediente di base del tessuto, descritto su Applied Materials and Interfaces, e' l'ossido di titanio.





Il 71,1% della popolazione residente in Italia ritiene 'buono' il proprio stato di salute. E' quanto emerge dal Rapporto Istat 2011. La percentuale di persone che dichiarano di godere di un buono stato di salute e' piu' elevata tra gli uomini (75,1%) che tra le donne (67,2%). All'aumentare dell'eta' le prevalenze decrescono: scende al 39,4% tra i 65-74 anni, fino a raggiungere il 22,7% tra gli over 75. Il 38,4% dei residenti in Italia ha dichiarato di avere almeno una patologia cronica.






Scoperto un nuovo meccanismo 'di attacco' messo in atto dall'organismo in risposta a un'infezione: e' come un 'grilletto' molecolare, che spara i linfociti contro gli agenti infettivi che hanno invaso il nostro corpo. La scoperta - pubblicata sulla rivista scientifica PlosOne - e' dei ricercatori dell'Universita' Cattolica di Roma-Policlinico A.Gemelli, e potrebbe aprire nuove vie di cura contro le malattie autoimmuni e contro alcune infezioni che possono cronicizzare, come la tubercolosi.






Anche i virus possono avere un sistema immunitario: lo rubano ai batteri che infettano. La scoperta, pubblicata su Nature, si deve allo studio coordinato da Andrew Camilli, dell'americana Tufts University. La scoperta potrebbe aiutare a mettere a punto nuove terapie per la cura di molte infezioni causate da superbatteri resistenti agli antibiotici. A fornire il nuovo 'ritratto' dei virus e' stata l'analisi del materiale genetico prelevato da pazienti affetti da colera in Bangladesh.







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