Antonino Zichichi: Dio esiste e la prova è l'universo. L'ateismo è la fede nel nulla"

Data 10/1/2024 10:30:00 | Categoria: News

Antonino Zichichi: Dio esiste e la prova è l'universo. L'ateismo è la fede nel nulla.




"La scienza non ha mai scoperto nulla che sia in contrasto con l'esistenza di Dio. L'ateismo, quindi, non è un atto di rigore logico teorico, ma un atto di fede nel nulla". Il fisico Antonino Zichichi, non è d'accordo con l'oncologo Umberto Veronesi e la sua tesi contro l'esistenza di un Potere divino e lo scrive sulle pagine del Giornale: "La speranza all'uomo del terzo millennio, solo la scienza e la fede possono darla. Questa speranza ha due colonne. Nella sfera trascendentale della nostra esistenza la colonna portante è la fede. Nella sfera immanentistica della nostra esistenza la colonna portante è la scienza. Noi siamo l'unica forma di materia vivente dotata della straordinaria proprietà detta ragione. La scienza ci dice che non è possibile derivare dal caos la logica che regge il mondo, dall'universo sub-nucleareall'universo fatto con stelle e galassie. Se c'è una logica deve esserci un Autore". Ancora: "La memoria collettiva permanente, meglio nota come scrittura, nata solo grazie alla ragione. È così che possiamo sapere cosa pensava Voltaire. Ed è sempre grazie alla scrittura che i nostri posteri potranno sapere cosa stiamo facendo noi avendo a disposizione la logica rigorosa teorica (meglio nota come matematica) e la logica rigorosa sperimentale (meglio nota come scienza)".



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Ancora Zichichi: "Se la nostra esistenza si esaurisse nell'immanente, il discorso sarebbe chiuso qui. Immanente vuol dire tutto ciò che i nostri cinque sensi riescono a percepire. Questi nostri cinque sensi sono il risultato dell'evoluzione biologica. C'è però un'altra forma di evoluzione che batte quella biologica: l'evoluzione culturale. L'evoluzione biologica della specie umana non avrebbe mai portato l'uomo a scoprire se esiste o no il supermondo, come facciamo al Cern. Né a viaggiare con velocità supersoniche. Né a vincere su tante forme di malattia che affliggevano i nostri antenati. La nostra vita media ha superato gli 80 anni e le previsioni vanno oltre i cento anni, grazie alla scoperta che il mondo in cui viviamo è retto da leggi universali e immutabili.  Nel «libro della natura», aperto poco meno di quattro secoli fa da Galileo Galilei, mai una virgola è stata trovata fuori posto".



 






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