Mi chiamo Silvia e mi prostituisco perchè non trovo uno straccio di lavoro

Data 9/8/2022 7:00:00 | Categoria: Stili di vita

Silvia, come Vincent, ha iniziato a prostituirsi durante il dottorato di ricerca, per pagarsi gli studi. Dopo il dottorato, però... Ho iniziato così per gioco, mettendo l'annuncio su internet pensando che non mi chiamasse  nessuno, in realtà ho ricevuto nell'arco di un'ora una ventina di chiamate, la maggior parte uomini ma anche donne.




Silvia, come Vincent, ha iniziato a prostituirsi durante il dottorato di ricerca, per pagarsi gli studi. Dopo il dottorato, però..




…il lavoro non è arrivato e nonostante le collaborazioni con l'università la prostituzione è l'unica attività che le consente di pagare l'affitto. A chi dice che ci sono 1.000 altri modi per guadagnare Silvia dice che non è così, non per lei, non per questa generazione. Ecco la sua storia.



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"Leggendo la testimonianza di Vincent mi è parso di avere uno schermo dove veniva riprodotto il film della mia vita.

Non c'è nulla di diverso nella mia storia rispetto alla sua, se non che io un Dottorato di ricerca l'ho già preso, ed ora non trovo uno straccio di lavoro.






Lavoro nel centro Italia, preparo mille concorsi, mando curricula per qualsiasi annuncio (ho fatto di tutto,e non mi spaventa o "sdegna" nessun tipo di lavoro... come potrebbe!). 




 




A me basterebbe poter continuare a studiare, collaborare all'università dove continuo ad oggi a collaborare, un lavoro che mi consenta di pagare l'affitto e mangiare (magari anche pagare l'assicurazione auto...finchè camminerà!). Il problema è che quando invio un c.v. anche per "donna delle pulizie", non viene preso in considerazione, il più delle volte viene scartato nel momento in cui arrivano alla voce:  "Titoli di studio acquisiti".




Soprattutto un lavoro che non mi obblighi a vivere questa doppia vita che ho iniziato proprio quando facevo il dottorato di ricerca e che (pur provandoci, facendo anche 4 lavori insieme) ha ripreso piede nella mia vita. Detesto chi dice che ci sono mille altri modi per poter lavorare e studiare... non è così, non per noi, non per questa generazione. E così... ecco che anche io sono partita da un semplice annunci su internet ed un paio di foto... e con il tempo il giro della clientela si è formato. 







Come Vincent non "esagero", di solito non incontro più di due persone al giorno.








Ma sono stanca. Talmente stanca che l'anno scorso ho tentato il suicidio... ed evidentemente ci sono quasi riuscita, considerando che sono rimasta in coma per dieci giorni. Ero davvero stanca di vivere...ora sono solo stanca di vivere così. Una vita finta,la mia famiglia che non merita tutte queste bugie, e tante volte l'ansia che ricominci una nuova giornata, perchè già so come andrà.




 



Tutti quelli che hanno una storia come la nostra dovrebbero avere il coraggio di raccontarla pubblicamente, non siamo noi a doverci vergognare, ma chi ci obbliga a far questo, chi non ci permette di avere un sogno da realizzare o che ce lo lascia, ma ce lo fa pagar caro. A quel 37% che nel sondaggio "non giustifica" perche ci sono "1.000 alternative", beh... abbiano il buon cuore di salvare dei poveri diavoli come noi e rivelarci almeno una di queste 1000 alternative!



Non sono fiera di quello che faccio, mi sento in colpa ogni singolo  giorno di più e fortunatamente, non ho un fidanzato a cui nascondere o con cui condividere questo segreto. Per scelta ovviamente, sarebbe troppo complicato e sono sicura che se una donna possa compredere, sarebbe impossibile per un uomo farlo.

Ad ogni buon conto, le motivazioni che spingono giovani come noi a prostituirsi per vivere non sono segno di poca voglia di lavorare o voglia di soldi facili... se così fosse, io come il mio collega, sicuramente accetteremmo più incontri.

Ed invece esercitiamo la regola del "q.b." (quanto basta) e nulla di più.

Non si indignino per le nostre parole i ben pensanti..piuttosto si indigni chi legge queste testimonianze e ci rifletta. Ho paura del futuro, anzi non ne vedo affatto, possibile che non esiste chi possa dare una chance a persone come noi?"









  











Ecco la storia di Vincenzo.














"Sono un Dottorando senza borsa di studio, e tra 10 anni mi vedo molto male. La mia generazione è senza molte chances, la crisi che attanaglia il mondo e soprattutto il nostro paese ci taglia fuori da tutto.







Ci manca il know-how per lavorare, ci tolgono il diritto di vivere la nostra vita.







Ci tolgono il diritto di avere dei figli, ne ho discusso spesso con la mia ragazza - lei sa' della mia doppia vita -  ma mi chiede "Che certezze gli daremo? Continuerai a prostituirti per dare loro un'esistenza? Se è così meglio di no."







Già meglio di no. 



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 Ho iniziato così per gioco, mettendo l'annuncio su internet pensando che non mi chiamasse  nessuno, in realtà ho ricevuto nell'arco di un'ora una ventina di chiamate, la maggior parte uomini ma anche donne.




In famiglia non sanno che mi prostituisco, cosa accadrebbe se sapessero che il loro perfetto figlio maschio si prostituisce con uomini, donne, coppie? Uno scandalo, anche perchè abito in un piccolo centro del Nord anche se mi prostituisco soprattutto nelle zone di Torino/Costa Azzurra/Milano/Valle D'Aosta.




Nel mio giro di amicizie lo sa solo la mia ragazza, ma lei è estranea a tutto questo. Non le piace, non le interessa, però non mi giudica. E' una dottoranda come me e delusa come me da questo paese.




Con questo lavoro, guadagno abbastanza per avere una vita decente: 100€ a incontro, di solito faccio solo due incontri al giorno - ma potrebbero essere anche molti di più -  e settimanalmente arrivo a guadagnare più o meno 1000€. Alcune settimane di più altre meno, ma i clienti con crisi o senza crisi ce ne sono sempre e tutti sempre della stessa categoria sociale: avvocati, commercialisti, imprenditori, broker e... anche giornalisti. Questo è il mio target di persone, non ne incontro altre. Ho il mio giro e dopo essermi fatto una reputazione si va avanti con il passaparola. Lo faccio per due motivi, conoscere queste persone e cercare di collocarmi attraverso di loro. 




Uno dei mali principali della società è l'essere diventata "schiava" di falsi valori, di essersi... cristallizzata in un buco nero affettivo dove il contatto sociale e la crescita inter-personale dovuta ad uno scambio emotivo... genuinamente sincero.... è ormai prossima allo zero assoluto. 




Io mi colloco qui, io vendo amore, vendo sesso, vendo il mio corpo ai capricci di questa gente.




Mi prostituisco perchè il lavoro scarseggia. Spero che la mia storia susciti scalpore e faccia indignare e riflettere l'opinione pubblica perchè se si va avanti così, perderemo per sempre quello che abbiamo conquistato."




 




 




 




 







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