FRIGIDITĀ - La donna frigida esiste?

Data 19/10/2023 7:50:00 | Categoria: Stili di vita

gifdivQuali sono gli strumenti e le azioni per stimolare il (o la) clitoride? Come si fa a provare un piacere completo? Ebbene, bisogna conoscere, abbandonare, superare, volere, immaginare, guardare e comunicare. Il clitoride è, secondo gli ultimi studi, un organo sconosciuto ma prezioso, coperto solo da tanta vergogna e tabù, anche nell'epoca della libertà sessuale.



coppia45Si può fare l’amore per anni senza mai provare un orgasmo? Sì e la causa principale di ciò è l’ignoranza dilagante riguardo uno degli organi più belli e sconosciuti di cui le donne dispongono: il clitoride.




Gli studi dimostrano, infatti, che pur avendo fatto passi da gigante nell’esplorazione di “questo sconosciuto”, una grande confusione regna ancora sovrana, circa la vera stimolazione clitoridea e la sua attivazione. Se è vero che molte donne (e molti uomini) hanno imparato via via a riconoscere la posizione e il funzionamento del clitoride, è altrettanto vero che l’orgasmo femminile di cui tanto si parla come un fatto strepitoso, è difficilmente accessibile al rapporto di coppia.




Molte donne stanno apprendendo dall’autoerotismo a utilizzare clitoride e vagina, ma la stimolazione di entrambi, tale da raggiungere l’orgasmo, è un fatto di difficile utilizzo! Anzi, la letteratura di genere continua a fare una distinzione tra orgasmo clitorideo e orgasmo vaginale sottintendendo quasi che uno escluda l’altro.




Gli studi più recenti e precisamente il libro degli studiosi Elise Brune e Yves Ferroul Il segreto delle donne, parlano di un clitoride molto più grande di ciò che immaginiamo e anche intelligentemente collegato alla vagina.




Diciamo “intelligentemente” perchè necessita di soggetti intelligenti e comunicativi, quanto l’essere umano, per poterlo attivare. D’altra parte, non è un mistero come nel rapporto tra due donne, la stimolazione vaginale e clitoridea sia molto più immediata, proprio perchè due donne sanno com’è fatto questo interruttore di piacere.




Allora, il problema è dirlo all’uomo! Il punto è farglielo capire, trasmettergli una conoscenza che da secoli si perde o che, spesso, cerca irrimediabilmente di scoprire da solo; magari sbagliando, magari facendo qualche figuraccia e magari rinunciando! Ebbene per poterglielo trasmettere (e conviene a tutte!) ci si deve armare davvero di tanto amore per se stesse e lanciarsi in questa nuova avventura.




Secondo il libro citato, il clitoride, peraltro, non è nè piccolo nè introvabile e non coincide, come qualcuno pensa, col punto G. Quest’organo è grande e fatto soprattutto di terminazioni nervose, ma il motivo per cui non lo vediamo è che sta dentro il nostro corpo. Per darci un’idea di quanto è grande, dovremmo immaginarlo di circa 8-10 cm e di forma quasi stellata. Collegato alla vagina, meno innervata ed eccitabile, il clitoride s’innesca durante il rapporto, proprio dalla stimolazione della vagina stessa con movimenti diversi da quelli cui siamo abituati nel classico amplesso.




E’ per questo che le tante posizioni cui via via ci stiamo “risvegliando”, provocano sempre più lo scatenarsi del piacere reciproco. Perchè il piacere sessuale è reciproco! In questo senso, è inutile continuare a nascondere ciò che è necessario sapere e vedere.




E’ importante guardare tanto quanto toccare, urlare ecc ecc. Nel rapporto sessuale tutto è necessario e niente è superfluo, tranne le nostre idee sbagliate e preconcette. D’altra parte dovremmo renderci conto che questa è l’epoca dell’immagine e che tanta stimolazione avviene proprio attraverso quella degli occhi. Guardare insieme video, libri e immagini non è pornografia, ma il sano tentativo di soddisfare una pulsione che c’è e che, per quanto riguarda la donna, sta proprio concentrata nel clitoride. Ecco perchè, quando si trova la strada, l’orgasmo femminile è come un’esplosione o come una cascata: si tratta di una sensazione di felicità che si realizza anche autonomamente, ma ancora meglio in due.




Un reale blocco a tale grande godimento è rappresentato proprio dalle aspettative sentimentali o procreative. Se è, infatti, sicuramente vero che siamo naturalmente stimolabili e eccitabili per poterci accoppiare e procreare, dobbiamo ammettere che l’essere umano, a differenza degli animali, fa molto di più di questo e sa amare e godere anche separatamente. Mettere insieme le due cose non sempre giova al piacere, anzi favorisce i blocchi e ciò che noi chiamiamo frigidità.


FRIGIDITÀ




Termine che definisce l’incapacità della donna ad avere un rapporto sessuale pienamente soddisfacente e gratificato dalla presenza dell’orgasmo. L’argomento della f. è alquanto complesso e la sua trattazione difficile e delicata.




È un disturbo non raro, certamente più frequente di quanto descritto dalle statistiche mediche ufficiali, che a questo proposito non sono molto concordi, ma ciò si spiega in gran parte con il diverso modo di intendere il termine. Innanzi tutto ci sembra importante delimitare il campo precisando il significato dei termini di anafrodisia, impotenza sessuale femminile, dispareunia e vaginismo. L’anafrodisia è la mancanza dell’istinto sessuale che si manifesta con l’assenza dell’interesse verso i rapporti amorosi, pur esistendo tutte le condizioni per realizzarli.




Questa condizione, che avviene in genere in soggetti nevropatici, va tenuta distinta dalla f., per quanto intervenga spesso a complicarla. L’impotenza sessuale femminile è l’impossibilità di abbandonarsi al coito a causa di malformazioni degli organi genitali, spesso correggibili chirurgicamente  essa è rara. Ovviamente in questi casi non si pone il problema della f. Nella dispareunia, il coito è possibile, ma doloroso. Il vaginismo è la contrazione dolorosa dell’apparato muscolare vulvo-vaginale e spesso è d’intensità tale da rendere il coito almeno momentaneamente impossibile. Può trattarsi di uno spasmo riflesso, il cui punto di partenza risiede in una lesione anche modesta dei genitali esterni, come può verificarsi durante i primi rapporti sessuali  in altri casi invece riconosce cause psichiche, che in parte coincidono con quelle della f.




Per concludere questa premessa, quindi affermeremo che una donna frigida può presentare anche anafrodisia o dispareunia o vaginismo, ma queste condizioni non s’identificano assolutamente con la f., pur presentando dei punti di contatto.




Nella vita sessuale femminile si possono distinguere diverse modalità di comportamento. Alcune donne raggiungono l’orgasmo contemporaneamente al loro partner, soluzione ideale, ma non molto frequente, almeno all’inizio della vita sessuale  in altre l’orgasmo, anche se non contemporaneo, è tuttavia provocato dall’atto stesso del possesso.




Altre donne invece raggiungono l’orgasmo al di fuori del coito vero e proprio, ma pur sempre per intervento del partner, nel corso degli svariati corollari del coito medesimo: in quest’eventualità si ravvisa già una situazione di f. parziale  altrettanto può dirsi per quelle donne che non raggiungono l’orgasmo vero e proprio, ma ricevono dal rapporto sessuale una soddisfazione dei sensi tale da mantenere desto l’interesse sessuale.




In altri casi la donna riceve nel corso del rapporto un’eccitazione, che però rimane priva di qualsiasi soddisfacimento, sempre che la donna stessa non intervenga a procurarsi l’orgasmo con manovre masturbatorie personali: in quest’eventualità si parla propriamente di f. incompleta. Si ha infine una f. completa, quando non solo manca un soddisfacimento qualsiasi, ma anche il desiderio sessuale fa difetto  in altre parole, quando alla f. si associa l’anafrodisia.




La distinzione operata è indubbiamente schematica e forse un poco artificiale, specie se si tiene conto che spesso la f. è transitoria e che nel corso della vita sessuale la donna può passare dallo stato di f. assoluta, a quello della più completa soddisfazione orgasmica. Talvolta, inoltre, la f. è elettiva, vale a dire la donna raggiunge l’orgasmo con un partner e non con un altro.




La f. può essere primaria, cioè manifestarsi fin dai primi rapporti sessuali, oppure secondaria, quando insorge dopo un periodo di rapporti sessuali normali. Le cause della f. primaria e di quella secondaria sono in buona parte differenti: possono riscontrarsi squilibri ormonali o alterazioni di natura anatomica. Anche l’età gioca un ruolo fondamentale nella comparsa della f.: questa può manifestarsi anche in età non particolarmente avanzata con mutazioni fisiologiche. Caratteristica comune è invece la natura psicogena, il che significa che la causa principale è di ordine psichico. Le teorie psicoanalitiche permettono di spiegare in gran parte le cause della f. In questo senso deve essere considerata come il sintomo di una grande difficoltà ad accettare il ruolo di donna, con conseguente inconscio rifiuto di stabilire con il partner maschile una relazione sessuale gratificante per entrambi.




In taluni casi la f. può essere letta come una sorta di rivincita-punizione della donna nei confronti del maschio. In queste occasioni la donna non partecipa all’attività sessuale, evitando qualsiasi coinvolgimento: piuttosto la subisce, non mancando di farlo notare direttamente o indirettamente. In altri casi la f. è puramente occasionale, e si manifesta in occasioni particolarmente cariche di tensioni emotive. Episodi di apparente f. possono verificarsi quando le attese nutrite nei confronti del rapporto sessuale sono molto elevate, e in esse si confonde anche una certa paura per il rapporto stesso.




 




 






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