Infiniti orgasmi al giorno, la PSAS, che fare?

Data 22/11/2023 7:50:00 | Categoria: Stili di vita

gif56INFIAMMAZIONE PELVICA - Cos’è la PSAS? Spiega la dottoressa Hilary Jones al News of the World: «Le donne che soffrono diPermanent Sexual Arousal Syndrome sentono costantemente la contrazione muscolare che scatena l’orgasmo. Una condizione così rara che gli stessi esperti non riescono a trovare una spiegazione scientifica. Potrebbe essere scatenata da un’infiammazione o da un’infezione nell’area pelvica che stimola il clitoride, mentre qualche psicologo sostiene che la PSAS sia il segnale di una crisi emotiva. In entrambi i casi, comunque, una donna affetta da tale sindrome può soffrire sia nel corpo che nella mente e necessita di assistenza medica e comprensione». La mia vita da 200 orgasmi al giorno.



Duecento orgasmi al giorno, scatenati da qualunque tipo di vibrazione percepita: dal passaggio di un treno al soffio dell’asciugacapelli, fino al monotono


gif34


 ronzio della fotocopiatrice. Questo il destino di Sarah Carmen, una bella 24enne londinese affetta da “Permanent Sexual Arousal Syndrome” (PSAS) - un disagio che aumenta il flusso sanguigno agli organi sessuali - e che ha deciso di raccontare la sua storia al News of the World.



DOPO GLI ANTI-DEPRESSIVI - «A volte faccio così tanto sesso che mi annoio – ha raccontato la ragazza in un’intervista di 40 minuti, durante la quale ha avuto cinque orgasmi – ma direi che gli uomini con i quali dormo non devono fare grandi sforzi con me, perché raggiungo il piacere molto facilmente». Sarah ha cominciato a soffrire di questa sindrome a 19 anni, dopo che le sono stati prescritti degli antidepressivi. Ed è convinta che quelle pastiglie abbiano in qualche modo contribuito a scatenarle il problema: «Nel giro di un paio di settimane dopo averle prese ho iniziato a sentirmi sempre più eccitata e ad avere orgasmi senza fine. Ricordo che ero a letto con il mio fidanzato, stavamo facendo sesso da ore e lui rimase sconvolto quando si rese conto di quante volte raggiungevo l’orgasmo. Poi, però, successe anche dopo il sesso. Stavo pensando a quello che avevamo fatto a letto e ho cominciato a sentirmi sempre più eccitata, fino a quando sono arrivata al culmine. Per sei mesi ho avuto 150 orgasmi al giorno e adesso sono almeno 200».



VIBRAZIONI E FUGA - La ragazza lavora come estetista in un salone dove le vibrazioni degli asciugacapelli e di altri apparecchi simili acutizzano i suoi sintomi. «Ogni cosa mi può scatenare delle pulsioni incontrollate, visto soprattutto gli strumenti che adopero per la mia attività. Alcune delle mie clienti abituali sono a conoscenza del mio problema, ma spiegarlo a quelle nuove non è affatto semplice. Magari sono nel bel mezzo di un trattamento e mi sento arrivare l’orgasmo e, credetemi, è davvero imbarazzante. Ricordo che una volta stavo facendo una ceretta inguinale e non potevo andarmene, così ho fatto finta di avere un crampo al piede per soffocare i sospiri, fino a quando il momento è passato. Ormai le mie colleghe lo sanno: se faccio un colpo di tosse e corro in bagno, portano alla cliente una rivista e una tazza di tè…».



IMBARAZZO - Per le sue amiche, Sarah è fortunatissima («pensano che sia una gran cosa e probabilmente ho più orgasmi io in un solo giorno che loro in un anno»), ma con la sua famiglia la ragazza non ha avuto il coraggio di affrontare la questione. «Mamma e papà pensano che certi miei comportamenti siano un po’ strambi, ma credono che io sia iperattiva». La storia con il ragazzo con cui stava quando scoprì di soffrire di questa sindrome finì dopo qualche mese, ma i successivi partner di Sarah hanno faticato molto a stare dietro alle sue voglie sessuali. «A volte vorrei avere una vita normale, come tutti. La cosa più imbarazzante che mi è successa è stato avere un orgasmo mentre rispondevo a una ricerca di marketing: mi sono dovuta alzare e scappare via». Una volta la ragazza ha partecipato anche a una riunione dei «Sex Addicts’ Anonymous», perché convinta di essere diventata una «sesso dipendente»: «Ma quando sono entrata in quella stanza, ho visto quella gente e ascoltato le loro storie, ho capito che non era davvero il mio caso. Ora sono arrivata alla conclusione che si possa convivere con questa sindrome e sono fortunata, perché tutte le persone sono molto gentili con me e si rendono conto che del mio problema».



INFIAMMAZIONE PELVICA - Cos’è la PSAS? Spiega la dottoressa Hilary Jones al News of the World: «Le donne che soffrono diPermanent Sexual Arousal Syndrome sentono costantemente la contrazione muscolare che scatena l’orgasmo. Una condizione così rara che gli stessi esperti non riescono a trovare una spiegazione scientifica. Potrebbe essere scatenata da un’infiammazione o da un’infezione nell’area pelvica che stimola il clitoride, mentre qualche psicologo sostiene che la PSAS sia il segnale di una crisi emotiva. In entrambi i casi, comunque, una donna affetta da tale sindrome può soffrire sia nel corpo che nella mente e necessita di assistenza medica e comprensione».





La PSAS, "Persistent Sexual Arousal Syndrome", è la “sindrome da eccitamento sessuale permanente”, è un fenomeno molto complesso ed altrettanto raro, che colpisce esclusivamente la popolazione femminile , sgradevole e dolente e, va  assolutamente differenziata, per caratteristiche  e vissuto della donna, dalla  “sindrome da ipersessualità femminile”. La sessualità femminile, per notevoli difficoltà di definizione e di percezione soggettiva, non ha ancora ricevuto un inquadramento diagnostico adeguato.La PSAS, è caratterizzata da un corteo di sintomi disturbanti, spesso invalidanti, che rendono la vita di chi ne soffre scadente dal punto di vista dell’integrazione e della qualità.

La sintomatologia è  caratterizzata da un’eccitazione genitale persistente, che viene percepita come autonoma, non conseguente ad una normale fase del desiderio sessuale, né conseguente ad una stimolazione visiva, tattile, uditiva o immaginativa.

Lo stato eccitatatorio, viene percepito come intrusivo , non gradito e, soprattutto non  risolutivo in fase post-orgasmica, né a seguito di uno, due o  orgasmi multipli.

 Tale eccitazione genitale persistente  causa spesso alla donne che ne soffrono, notevole stress , disagio, imbarazzo e difficoltà nel celare durante la vita di coppia, professionale e ludica, questa sintomatologia. 

La maggioranza dei casi presenta una eziologia sconosciuta, anche se talvolta vi è una correlazione con  un’infiammazione o  un’infezione nell’area pelvica che stimola reiteratamente la zona clitoridea o, spesso viene causata dall’utilizzo pregresso ed in itinere di alcuni antidepressivi oppure ancora essere espressione di un disagio emozionale ed esistenziale della  donna in cui abita.

 La PSAS, va distinta dall’ipersessualità femminile, per caratteristiche e vissuto della donna e, soprattutto per l’assenza dell’appagante e risolutiva risposta orgasmica successiva.

Ai fini di una “diagnosi differenziale” tra le due condizioni cliniche, è opportuno valutare le seguenti definizioni diagnostiche:



        1-Il disturbo da eccitazione sessuale persistente (“Persistent Sexual Arousal Syndrome”) ha le seguenti caratteristiche:



“Persistente eccitazione sessuale genitale (congestione, pulsazione, lubrificazione vaginale)percepita  come spontanea, intrusiva e non gradita, in assenza di desiderio e di interesse sessuale.L’eccitazione non è ridotta o estinta da uno o più orgasmi. La sensazione di eccitazione fisica genitale può persistere per ore, giorni o più.”Lo stato di eccitazione può essere causato anche  in presenza di stimoli neutri o comunque privi di connotazioni sessuali, sia soggettivi, che oggettivi, come per esempio le vibrazioni anche minime dell’auto, del motorino, dell’asciuga capelli……, sensazioni ad alto impatto genitale, che obbligano la donna alla masturbazione ai fini di poter trovare un po’ di sollievo.

 Lo stato di eccitazione però, non si riduce od esaurisce completamente, né con l’autoerotismo né con il rapporto, lasciando la donna nervosa ed irritabile.



              2-L’ipersessualità femminile, anche se raradiversamente dalla PSAS, è caratterizzata da:



“ desiderio elevato, con frequenti fantasie sessuali, volontarie e involontarie , detti sexual day dreams, o sogni sessuali ad occhi aperti, che si affacciano alla coscienza costantemente e spontaneamente, spesso con modalità intrusive, quando la donna è impegnata altrove; alta frequenza di masturbazione, in genere riferita come piacevole, e che comporta piena risoluzione dell’eccitazione, con successivo appagamento , quiete e  serenità post-orgasmica; ricerca di  rapporti sessuali  frequenti e, ricerca di frequente autoerotismo”

L’ipersessualità femminile, è spesso “ ego- sintonica”, cioè in sintonia con l’Io della donna, quindi percepita come gradita , mentre nella PSAS, viene percepita coma assolutamente “ego -distonica”, ossia sgradevole, intrusiva ed invalidante.

Un suggerimento che sento di dare alle donne che ne soffrono, è evitare che un velo di imbarazzo e censura ammanti la loro vita, percependosi come inadeguate o ninfomani, atteggiamento mentale punitivo, che paralizza e danneggia la qualità di vita delle donne e della coppia in cui abitano.

Obbligatoria diventa una diagnosi clinica, sia ginecologica , che sessuologica, ai fini di un contenimento dell’ansia e di una possibile strategia terapeutica



 






La fonte di questa news è :::: DIMENSIONE NOTIZIA :::: News Agency e annunci gratuiti dal 1990
http://www.dimensionenotizia.com

L'indirizzo di questa news è:
http://www.dimensionenotizia.com/modules/news/article.php?storyid=1581