Sesso: l’uomo italiano vira verso la famiglia. E a letto ricorre all’aiutino

Data 10/1/2024 7:40:00 | Categoria: Stili di vita

gifcadentel mito del macho italiano vacilla? Dipende dai punti di vista! Perché secondo un sondaggio realizzato per la Giornata della salute sessuale del 10 settembre e promosso dall'Istituto di sessuologia clinica, la realtà dei maschi italiani un po’ è cambiata. Ma non troppo.



Uomo1La novità è che gli uomini hanno dichiarato di essere più casalinghi e attenti alla vita familiare (almeno 8 maschi italiani su 10 aiutano la compagna nei lavori di casa), ma in camera da letto è sempre la solita storia. 

Gli uomini del Bel Paese tengono tantissimo alla propria virilità, vogliono essere sempre all'altezza delle aspettative della partner e scongiurare qualsiasi brutta figura sotto le lenzuola.

In base ai dati raccolti dall’indagine i disturbi sessuali più diffusi sono: disfunzione erettile(34%), eiaculazione precoce (29%), calo del desiderio (28%), ansia da prestazione(24%) e incapacità di raggiungere l’orgasmo (22%).

Per questo, sempre più uomini italiani scelgono di ricorrere ad un “aiutino”, purché rimanga un segreto. Uno su 3 ha sofferto di disfunzioni sessuali e il 38% ha fatto ricorso almeno una volta ad aiuti farmacologici, ma solo il 4% delle partner è a conoscenza di questo pratica. Bugiardi, questi maschi!

Per il 51% degli intervistati, praticità e discrezione sono le principali caratteristiche richieste a questi prodotti.

 “Il 24% di chi ha risposto non chiede una visita per vergogna" – aggiunge il prof. Vincenzo Gentile, direttore del Dipartimento di Urologia della “Sapienza” di Roma. E se il 55% ne ha parlato con la partner, in genere la scelta di assumere una medicina rimane personale. 

 La casa, la famiglia, il lavoro, il sesso, le ansie da prestazione, gli “aiutini” da tenere segreti. E il maschio italiano mi si stressa: “Lo stress incide meno sulla sessualità femminile rispetto a quella maschile – commenta il prof. Salvatore Caruso, presidente della FISS – solo il 31% ne soffre, proprio perché le donne hanno una maggiore capacità di gestirlo e un minore legame con la prestazione. Cercano un partner intraprendente (69%) mentre lui vuole una compagna rassicurante (69%). Credono inoltre di capire abbastanza bene l’universo maschile (87%) mentre per gli uomini ciò non vale (il 52% dice di comprenderle poco)”.

Il mito del latin lover italiano è, insomma, un po’ in difficoltà.



Ma anche se è stanco, stressato eun po’ bugiardo, il maschio nazionale pensa sempre a una cosa: alla sua virilità. E resta comunque un “cacciatore”.




 






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